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Habilis
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Concetti Chiave

  • La religione ebraica, monoteista, spesso entrava in conflitto con Roma per il rifiuto del politeismo e l'aspirazione a uno stato indipendente.
  • Le prime comunità cristiane emersero nel I secolo tra i Giudei, professando la fede in Gesù di Nazareth.
  • Gesù, nato in Palestina, predicava come rabbino e non rinnegava la fede ebraica, ma proponeva la trasformazione spirituale dell'anima.
  • Il suo messaggio fu visto come una critica all'autorità religiosa ebraica, portando alla sua condanna per blasfemia.
  • La risurrezione di Gesù, dopo la crocifissione, divenne il fondamento centrale della fede cristiana.

Indice

  1. Conflitti tra Giudei e Romani
  2. Diffusione del cristianesimo
  3. Arresto e condanna di Gesù
  4. Crocifissione e risurrezione di Gesù

Conflitti tra Giudei e Romani

La religione ebraica era stata sempre monoteista, e il rifiuto del politeismo da parte loro era causa di ripetuti conflitti tra Giudei e Romani. Roma era tollerante nei confronti delle diverse religioni ma a condizione che ponessero in discussione il suo primato politico. Per molti ebrei invece il regno di Dio coincideva con la creazione di uno stato giudaico indipendente che li avrebbe resi liberi.

Diffusione del cristianesimo

Nel corso del I secolo all’interno delle numerose comunità dei Giudei, e inizialmente confusi con essi, cominciarono a diffondersi le prime comunità di cristiani. Essi professavano la propria fede in Gesù di Nazareth.
Le notizie sulla vita di Gesù provengono in gran parte da fonti cristiane della metà del I secolo. Gesù nacque sul finire del I secolo a.C in Palestina e visse a Nazareth fino ai trenta anni. Quando iniziò la sua predicazione si presentò al popolo come un rabbino della legge mosaica. Egli raccolse attorno a sé un piccolo gruppo di seguaci, affascinati dalla sua predicazione. Il suo messaggio non rinnegava la fede ebraica. Il regno di Dio era inteso come la trasformazione dell’anima. La salvezza consisteva nel liberarsi dal male e dal peccato per scegliere dio.

Arresto e condanna di Gesù

La predicazione di Gesù costituiva una vera critica alla religione ebraica e all’autorità del sinedrio e del sommo sacerdote che non compresero il messaggio spirituale del nuovo profeta e si sentirono minacciati. La diffusione della credenza che Gesù fosse il Messia, il salvatore inviato da Dio preoccupò il sinedrio che decise di intervenire. Gesù venne arrestato per ordine del sommo sacerdote, processato dal sinedrio e condannato con l’accusa di aver bestemmiato in nome di Dio proclamandosi suo figlio.

Crocifissione e risurrezione di Gesù

Il sinedrio non era autorizzato a eseguire sentenze capitali, perciò presentò Gesù al tribunale dove Ponzio Pilato confermò la pena capitale, che fu fatta eseguire nella forma della crocifissione. I Vangeli raccontano che Gesù fu sepolto in una tomba presso le mura di Gerusalemme. Tre giorni dopo il sepolcro venne trovato aperto e vuoto; la risurrezione da quel momento divenne per i cristiani il fondamento della fede in Gesù.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la visione del regno di Dio secondo Gesù?
  2. Secondo Gesù, il regno di Dio era inteso come la trasformazione dell’anima, e la salvezza consisteva nel liberarsi dal male e dal peccato per scegliere Dio.

  3. Perché il sinedrio si sentì minacciato dalla predicazione di Gesù?
  4. Il sinedrio si sentì minacciato perché la predicazione di Gesù costituiva una critica alla religione ebraica e all’autorità del sinedrio e del sommo sacerdote, e la diffusione della credenza che Gesù fosse il Messia preoccupò ulteriormente il sinedrio.

  5. Qual è l'importanza della risurrezione di Gesù per i cristiani?
  6. La risurrezione di Gesù, avvenuta tre giorni dopo la sua sepoltura, divenne il fondamento della fede cristiana in Gesù, confermando la sua identità come Messia e salvatore inviato da Dio.

Domande e risposte