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Concetti Chiave

  • La risurrezione di Gesù è considerata salvifica per l'umanità nella religione cristiana, simboleggiando la redenzione dal peccato.
  • Il termine "sacrificio" indica l'offerta a Dio per ottenere un posto in paradiso, con varie tipologie presenti nel contesto biblico.
  • "Soddisfazione Vicaria" rappresenta l'intervento divino necessario per sanare la rottura causata dal peccato originale.
  • La "Redenzione" è vista come il riscatto dell'umanità, simile al ruolo del goel nell'Antico Testamento.
  • Il concetto di "Riscatto" descrive il sacrificio di Gesù per liberare l'uomo dalla schiavitù del peccato.

Funzione salvifica della risurrezione

Per la religione cristiana, la morte e la risurrezione di Gesù hanno una valenza salvifica per tutta l'umanità, esistono in particolare alcune parole chiave che servono ad esprimere questa considerazione teologica:
    • Sacrificio, parola che deriva dalla lingua latina nella sua forma di sacrum facere, ovvero rendere sacro, e veniva utilizzata in ambito sacro-religioso per indicare l'azione di offerta rivolta a Dio in cambio di un posto riservato in paradiso. In particolare, nel contesto veterotestamentario venivano presi in considerazione diverse tipologie di sacrifici, ad esempio l'olocausto (soggetto veniva bruciato in segno di offerta totale), oblazione (si concretizza nell'offerta di prodotti vegetali, bevande e incenso), sacrificio di comunione (animale ucciso in parte sull'altare offerto a Dio e in parte mangiata dai fedeli) e infine il sacrificio di espiazione per la purificazione del peccato (offerta del sangue che veniva anche sparso sui fedeli).
    • Soddisfazione Vicaria, parola che deriva dal latino nella sua formula satis facere, ovvero fare abbastanza, utilizzata prima in ambito giuridico e poi applicata anche al contesto cristiano. Anselmo d'Aosta lo applicò infatti alla risurrezione credendo che il peccato originario rompa la perfezione della creazione divina, causando quindi un dissenso nei confronti del Dio, di se stesso e con gli altri. Questo peccato però, nel corso dei secoli, sembra ingigantirsi e diventare sempre più gravoso, quindi diventa sempre più impossibile redimersi da questo peso. Apparve quindi come necessario ed essenziale per la salvezza dell'uomo, che intervenisse una forza superiore che si scindesse in una natura divina, per farsi perdonare definitivamente, e di natura umana, affinché l’uomo peccatore fosse il soggetto della salvezza.
    • Redenzione, parola che deriva sempre dalla lingua latina nella sua forma di redemere, ovvero riscattare. Questa formulazione viene contemplata nella bibbia, in particolare nell'antico testamento tramite la figura del goel, ovvero quel familiare che andava a riscattare la proprietà di famiglia oppure la sorte di un parente divenuto schiavo.
    • Riscatto, parola che deriva dalla lingua latina nella sua forma di lytron, ovvero riscatto. Questa formulazione si applica perfettamente alla condizione dell'uomo dopo la risurrezione di Gesù, in quanto lui va a donarsi per redimere gli uomini da tutti i loro peccati, liberandoli quindi dalla condizione di prigione interna in cui si trovano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del termine "sacrificio" nel contesto cristiano?
  2. Nel contesto cristiano, "sacrificio" deriva dal latino "sacrum facere" e indica un'offerta a Dio per ottenere un posto in paradiso, con diverse tipologie come l'olocausto e il sacrificio di espiazione.

  3. Come si applica il concetto di "soddisfazione vicaria" alla risurrezione di Gesù?
  4. La "soddisfazione vicaria" implica che una forza superiore, con natura divina e umana, interviene per redimere l'umanità dal peccato originale, rompendo il dissenso con Dio e gli altri.

  5. In che modo la risurrezione di Gesù rappresenta un "riscatto" per l'umanità?
  6. La risurrezione di Gesù è vista come un "riscatto" perché si dona per liberare l'umanità dai peccati, liberandola dalla condizione di prigione interna.

Domande e risposte