Concetti Chiave
- La confessione ai laici nella chiesa occidentale era una pratica sussidiaria per ottenere il perdono divino quando un sacerdote non era disponibile.
- Tommaso d'Aquino considerava la confessione laica "in un certo senso sacramentale", ma non un sacramento completo, mancando l'assoluzione sacerdotale.
- In situazioni di necessità, il penitente deve pentirsi e confessarsi a qualsiasi cristiano disponibile, affidandosi a Cristo per l'assoluzione.
- Il Concilio Lateranense IV ha reso obbligatorio per i fedeli confessare i peccati mortali al proprio parroco almeno una volta all'anno.
- L'obbligo di confessione annuale è inteso per i peccati mortali, sottolineando il dovere di penitenza per chi è consapevole di tali peccati.
nella chiesa occidentale la confessione fatta a laici nacque con una funzione più sussidiaria: si confessavano i propri peccati a un altro cristiano nel caso non fosse possibile adire un sacerdote con la convinzione che anche in questo modo si ottenesse il perdono divino.
Scolastica e sacramentalità
Nella scolastica del periodo d’oro non si contestava l’utilità, quanto piuttosto la sacramentalità, Tommaso d’Acquini infatti lo definisce “in un certo senso sacramentale, anche se il sacramento non è perfetto” dato che per essere completo esige sia gli atti del penitente che quelli del sacerdote. In caso di necessità il penitente deve però pentirsi e confessarsi a chi può confessarsi, anche se il laico non può impartire l’assoluzione, il sommo sacerdote, ovvero Cristo provvede a colmare questa lacuna.
Obblighi del concilio lateranense
Il concilio lateranense iv obbligò ogni fedele a confessare tutti i peccati al proprio parroco almeno una volta all’anno ed eseguire la penitenza, due cose vanno rilevate:
1. Questa prescrizione testimonia come la chiesa abbia pienamente accolto la nuova prassi penitenziale della confessione ripetuta;
2. Bisogna spiegare la portata del contenuto, d’importanza decisiva è il fatto che la parola peccati vada intesa nel senso di peccati mortali, e l’obbligo di confessarsi non vige perciò indipendentemente dal fatto che il fedele abbia peccato gravemente, bensì ricorda a chi è consapevole di aver commesso un peccato grave il dovere di accedere alla penitenza;