Concetti Chiave
- Il Nuovo Testamento comprende ventisette libri, tra cui quattro Vangeli che non sono biografie complete di Cristo ma evidenziano eventi significativi e insegnamenti.
- Gli Atti degli Apostoli narrano i primi anni della Chiesa e la sua diffusione iniziale.
- Le tredici lettere di Paolo sono indirizzate a specifiche Chiese o pastori, incluso il dibattuto inserimento della Lettera agli Ebrei.
- Le sette lettere "cattoliche" sono destinate alla Chiesa universale e non a una comunità specifica, scritte da vari apostoli.
- La suddivisione del Nuovo Testamento in capitoli e versetti, iniziata nel Medioevo, facilita l'identificazione e la lettura dei testi sacri.
Divisioni Del Nuovo Testamento
Il Nuovo Testamento, dopo secoli di formazioni è composto da ventisette libri, che sono ordinati in questa maniera:-
• Quattro Vangeli: Matteo (Mt), Marco (Mc), Luca (Lc), Giovanni (Gv), a differenza come si potrebbe credere questi testi non si cristallizzano come una vera biografia di Cristo. Contengono infatti solo alcuni eventi significativi che sintetizzano al meglio il suo messaggio e dei suoi insegnamenti. Giovanni è l'evangelista che solitamente si distanzia, e infatti i sinottici sono solo Luca, Matteo e Marco. I primi tre vangeli mostrano infatti spesso diverse somiglianze che appaiono tra loro quando vengono mesi in sinossi, quindi a confronto in colonne parallele;
• Atti degli Apostoli (At) qui viene raccontata in generale la genesi della Chiesa nei suoi primi anni di diffusione;
• Tredici lettere di Paolo, che lui scrive o a Chiese specifiche: ai Romani (Rm), I e II ai Corinzi (1 e 2 Cor), ai Galati (Gal), agli Efesini (Ef), ai Filippesi (Fil), ai Colossesi (Col), I e II ai Tessalonicesi (1 e 2 Ts); oppure ai pastori delle Chiese: I e II a Timoteo (1 e 2 Tm), a Tito (Tt). In questa sezione è anche inserita la Lettera agli Ebrei (Eb), anche se non è stata accertata come di Paolo;
• Sette lettere dette «cattoliche»: Giacomo, I e II di Pietro, I, II e III di Giovanni, di Giuda (Gd). Queste sono lettere scritte da alcuni degli apostoli e vengono conosciute come “cattoliche”, perché, a differenza di quelle paoline, non sono indirizzate a una comunità specifica: «cattoliche» perché non sono rivolte a una chiesa particolare, ma alla Chiesa in generale, del presente e del futuro;
Questa suddivisione dei documenti neotestamentari risale all’età medievale, in particolare grazie alla figura del teologo inglese Stephen Langton che nell'anno 1228 attuò questa suddivisione in capitoli.
L'introduzione dei versetti nei capitoli invece cominciò a diffondersi a partire dal XVI° secolo, per merito della figura di Robert Estienne e serviva per identificare con precisione i singoli passi, in modo da facilitare la lettura del libro sacro biblico. Da qui infatti nasce il sistema delle sigle, che viene utilizzato come di seguente indicato: nomi dei libri uniti ai numeri in grande dei capitoli e in piccolo dei versetti. Se ci sono più versetti e vanno letti tutti, si uniscono i numeri con un trattini, se ci sono più versetti e non vanno letti tutti, si collegano invece con un punto, infine, se ci sono versetti che riguardano diversi capitoli.Domande da interrogazione
- Qual è la struttura del Nuovo Testamento?
- Qual è la particolarità dei Vangeli sinottici?
- Chi ha contribuito alla suddivisione del Nuovo Testamento in capitoli e versetti?
- Perché le lettere di Giacomo, Pietro, Giovanni e Giuda sono chiamate «cattoliche»?
Il Nuovo Testamento è composto da ventisette libri, suddivisi in quattro Vangeli, gli Atti degli Apostoli, tredici lettere di Paolo, e sette lettere dette «cattoliche».
I Vangeli di Matteo, Marco e Luca sono detti sinottici perché mostrano somiglianze significative quando vengono confrontati in colonne parallele.
Stephen Langton ha suddiviso il Nuovo Testamento in capitoli nel 1228, mentre Robert Estienne ha introdotto i versetti nel XVI secolo.
Sono chiamate «cattoliche» perché non sono indirizzate a una comunità specifica, ma alla Chiesa in generale, del presente e del futuro.