Concetti Chiave
- Dignitatis Humanae afferma che la norma suprema della vita umana è la legge divina, che guida l'uomo verso l'immutabile verità.
- Nell'Antico Testamento, la coscienza è rappresentata dall'immagine del cuore, simbolo di relazione tra Dio e l'uomo.
- Il cuore è visto come uno spazio di contatto essenziale per la realizzazione umana, sia individuale che collettiva.
- Dio è interpretato come un padre misericordioso che offre grazia e perdono, liberando l'uomo dai peccati.
- La coscienza può essere diligente, cercando la verità con spirito critico, o negligente, ignorando questa ricerca.
Indice
Confusione sul concetto di coscienza
Riguardo al tema della coscienza, si tende spesso a fare confusione e a non focalizzare il vero significato di questo concetto, diverse persone credono infatti che coscienza significhi rispondere ad una sorta di obbedienza cieca in maniera passiva e magari immotivata, altri invece la vedono come un sinonimo di azione senza dover rispondere ad alcuno se non a se stessi.
Dignitatis Humanae e la legge divina
Ma esiste un documento in particolare che tratta di questa tematica, ovvero Dignitatis Humanae, che afferma “norma suprema della vita umana è la legge divina, eterna, oggettiva e universale…Dio rende partecipe l’uomo della sua legge, cosicché l’uomo, per soave disposizione della provvidenza divina, possa sempre più conoscere l’immutabile verità”.
Coscienza nell'Antico Testamento
Nell’Antico Testamento non esiste un vero e proprio termine che possa tradursi nell’italiano “coscienza” soprattutto perché nella lingua ebraica spesso non esistono parole associate a concetti astratti, quindi la coscienza viene presentata con un’immagine specifica, ossia quella di un cuore, che sicuramente rappresenta il centro intimo di contatto e relazione tra Dio e il fedele.
Dimensioni del cuore biblico
La realtà cuore nell’Antico Testamento viene caratterizzata da alcune particolari dimensioni:
• Spazio per la relazione tra Dio e l’uomo, interesse biblico per il cuore è dipendente dal fatto che i due siano vicini e tale relazione costituisce la condizione essenziale di realizzazione per l’uomo stesso, inteso come uomo ma anche come popolo.
• Interpretazione della figura di Dio come un vero e proprio padre, ovvero una divinità misericordiosa e buona nei confronti dei suoi figli e che, proprio per questo, concede grazia e perdono e questo comporta all’uomo di non rimanere prigioniero dall’esperienza del suo peccato
• Interpretazione dell’uomo come una figura che appare completamente disinteressato rispetto a un’istanza che si trovi nel proprio intimo, è Dio che lo istruisce sul comportamento migliore da attuare nella propria vita
Interpretazioni della coscienza
Per quanto riguarda la coscienza, il concetto può essere interpretato come diligente oppure come negligente, nel primo caso appare più importante per un giudizio morale sulla responsabilità personale non tanto l’oggettiva verità dell’atto in sé quanto invece la cura e la diligenza di coscienza con la quale l’uomo si è approcciato alla vita, in maniera sempre più approfondita con spirito critico e curiosità, nel secondo caso invece l’uomo non sembra minimamente preoccuparsi di trovare quella verità che spinge invece l’uomo nella coscienza diligente.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della coscienza secondo il documento Dignitatis Humanae?
- Come viene rappresentata la coscienza nell'Antico Testamento?
- Qual è la differenza tra coscienza diligente e coscienza negligente?
Dignitatis Humanae afferma che la coscienza è guidata dalla "legge divina, eterna, oggettiva e universale", permettendo all'uomo di conoscere l'immutabile verità attraverso la provvidenza divina.
Nell'Antico Testamento, la coscienza è rappresentata dall'immagine del cuore, che simboleggia il centro intimo di contatto e relazione tra Dio e il fedele.
La coscienza diligente si caratterizza per la cura e la diligenza con cui l'uomo si approccia alla vita, cercando la verità con spirito critico e curiosità, mentre la coscienza negligente non si preoccupa di trovare la verità.