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Concetti Chiave

  • L'atto umano non è solo un'azione fisica, ma include pensieri e opere che riflettono la complessità dell'essere psicosomatico.
  • La distinzione tra actus hominis e actus humanus evidenzia la differenza tra atti compiuti senza partecipazione consapevole e atti voluti consapevolmente.
  • Condizionamenti come ignoranza e passioni possono influenzare la conoscenza e la moralità degli atti umani, limitandoli o annullandoli.
  • Un atto morale deve essere orientato al bene e ispirato dall'amore, risultante dalla libera scelta tra bene e male.
  • La moralità di un atto è valutata attraverso tre fonti: oggetto, circostanze e intenzione del soggetto, che definiscono l'azione umana.

Atto umano

Il termine atto nella tradizione teologico morale intende le azioni ma anche tutto ciò che rientra nei pensieri, le opere e quindi gli atti umani compiuti da una persona ed è necessario quindi soffermarsi ad esaminare il rapporto tra la persona e i suoi atti, che valore hanno questi atti? Se è vero che ogni atto è opera della persona, è vero anche che gli atti manifestano ciò che la persona è, ognuno di noi riconosce infatti di non essere puro spirito ma essere psicosomatico e in quanto tale le nostre scelte non rimangono puramente interiori ma devono tradursi e manifestarsi in modo corporeo.
Attraverso gli atti la persona manifesta qualcosa di sé e attua se stessa, gli atti sono non soltanto dei segni ma anche dei segni efficaci della persona ma non è riducibile alla somma dei suoi atti, è qualcosa infatti di più complesso e ricco. Sono segni efficaci della persona, che non rappresentano una sua risposta personale positiva o negativa, questa dottrina era già conosciuta dalla riflessione della teologia morale tradizionale che ha distinto tra due atti:
    • Actus hominis come atto compiuto materialmente da un essere umano ma non in modo umano, quindi senza che in esso la personalità umana sia realmente attiva e si esprima [atti compiuti sotto l’effetto di sostanze]
    • Actus humanus come atto compiuto non solo materialmente dall’uomo ma anche in modo umano, nel quale cioè la persona è veramente soggetto dell’atto stesso, affinché l’atto sia di questo tipo sono necessarie due condizioni: che il soggetto sia cosciente e che sia libero

I condizionamenti circa la conoscenza umana [ignoranza, errore e inavvertenza] non sono gli unici fattori o influssi che possono impedirla o limitarla fino al punto di annullarla totalmente, ve ne sono anche altri e fra questi è importante ricordare le passioni, per cui si intende tutti quei moti che provengono dalle facoltà sensitive dell’uomo e lo spingono all’azione. Affinché un atto sia morale occorre che sia umano, occorre che sia ben orientato al bene e all’amore come nel suo libero arbitrio può conoscere e volere tanto il bene quanto il male e quindi le sue azioni possono essere orientate verso il bene o il male, un’azione buona deve ispirarsi dall’amore e dalla volontà di procurare il bene. La tradizione morale ha individuato alcuni principi in base ai quelli valutare la moralità o meno di un atto, queste fonti sono gli elementi che compongono ogni azione umana nella sua fenomenicità:
    1. Oggetto, finalità intrinseca verso cui l’azione è diretta nella sua esteriorità fenomenico indipendentemente dai motivi che inducono a compierla
    2. Circostanze, che accompagnano l’atto e al decisione di compierlo
    3. Intenzione del soggetto agente, persona spinta a compiere quell’azione in quel determinato momento

Domande da interrogazione

  1. Qual è la distinzione tra "actus hominis" e "actus humanus"?
  2. "Actus hominis" si riferisce a un atto compiuto materialmente da un essere umano senza l'attiva espressione della personalità umana, mentre "actus humanus" è un atto in cui la persona è veramente soggetto, richiedendo coscienza e libertà.

  3. Quali sono i fattori che possono influenzare la moralità di un atto umano?
  4. La moralità di un atto umano può essere influenzata da ignoranza, errore, inavvertenza, passioni e altri condizionamenti che possono limitare o annullare la conoscenza e la libertà necessarie per un atto morale.

  5. Quali sono le fonti per valutare la moralità di un atto secondo la tradizione morale?
  6. Le fonti per valutare la moralità di un atto includono l'oggetto dell'azione, le circostanze che accompagnano l'atto e l'intenzione del soggetto agente.

  7. Come si manifesta la complessità della persona attraverso i suoi atti?
  8. Gli atti umani manifestano qualcosa della persona e attuano se stessa, essendo segni efficaci della persona, ma la persona non è riducibile alla somma dei suoi atti, essendo più complessa e ricca.

Domande e risposte