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Il termine, più spesso abbreviato in “nazismo”, designa la
dottrina politica che dava contenuto ideologico al Partito
Nazionalsocialista tedesco dei lavoratori,improntando la sua
azione e tutta la politica interna e esterna di Adolf Hitler e
del suo governo dal 1933 al 1945. I principi centrali della
dottrina nazista erano ispirati alle teorie che sostenevano la
superiorità biologica e culturale della razza ariana.
Hitler si proponeva di risolvere tre problemi che affliggevano
la Germania:
L’eliminazione della disoccupazione
• L’eliminazione dell’iperinflazione
• L’espansione della produzione di beni di consumo per migliorare il tenore di
• vita delle classi medio-basse.
Il primo dopoguerra.
L’ascesa del movimento nazionalsocialista trasse forte impulso dallo scontento fra i
tedeschi alla fine della prima guerra mondiale. Ritenuta la principale causa del conflitto, la
Germania dovette infatti accettare le pesantissime condizioni del trattato di Versailles.La
formazione politica guidata da Adolf Hitler nacque nel 1920 in un paese prostrato dalla
guerra e attraversato da violenti conflitti politici e sociali.Parte dei militanti furono
organizzati in una specie di braccio destro armato, le SA (“sezioni d’assalto”), le quali
avevano il compito di intimidire con la violenza gli avversari politici e i sindacalisti. Hitler
formulò un programma d’azione antidemocratico e come simbolo ufficiale del
nazionalsocialismo, una croce uncinata, iscritta in un cerchio bianco su un campo rosso: la
svastica.
Ideologia nazista.
Il tentativo fallì e Hitler fu condannato a cinque anni di carcere.Durante la detenzione
scrisse la prima parte di Mein Kampf, l’opera in cui riassume l’ideologia nazista.Hitler
propose un piano di ampliamento del territorio nazionale, giustificandolo con la necessità
di allargare lo “spazio vitale” per il popolo tedesco.Le altre nazioni erano destinate a
sottomettersi alla razza ariana.Nemici degli ariani erano in primo luogo gli ebrei,
responsabili del disastro economico e della diffusione delle ideologie marxiste e liberali.
Il NSDAP al Parlamento.
Una volta rilasciato, Hitler riorganizzò il partito, creò il corpo armato delle SS e l’ufficio di
propaganda.Nel 1929, l’anno della crisi seguita al crollo di Wall Street, gli imprenditori
tedeschi cominciarono a guardare con favore Hitler.Il partito nazista conquistò la
maggioranza relativa alle elezioni del 1932. Un anno dopo Hitler ottenne il cancellierato e
fece in modo che il presidente della Repubblica decretasse lo stato si emergenza,
affidandogli poteri straordinari. Alle sucessive elezioni politiche il Partito nazionalsocialista
ottenne una schiacciante vittoria; a Hitler furono quindi assicurati i pieni poteri.
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Il Partito nazionalsocialista divenne l’unica organizzazione politica legale.Nel 1933 venne
istituita la “Gestapo” cioè la polizia segreta di stato.
La Germania veniva privata di ogni libertà di pensiero, tutti i mezzi di comunicazione di
massa venivano asserviti al partito.
Il nuovo ordine.
Il regime affrontò la crisi occupazionale, pianificando una ristrutturazione industriale e
agricola dell’intero paese, eludendo le restrizioni del trattato di Versailles, abolendo le
cooperative.Grazie al “nuovo ordine” la Germania hitleriana uscì dalla crisi.Si formò l’Asse
Roma-Berlino con la quale Hitler formò un alleanza con Benito Mussolini e l’Italia
Fascista.Questa aòòeanza venne in seguito allargata a Giappone, Ungheria, Romania e
Bulgaria.Queste nazioni sono collettivamente conosciute come potenze dell’Asse.E l’Austria
venne annessa con uno spregiudicato colpo di mano. Infine l’invasione della Polonia fu la
scintilla che fece scoppiare la seconda guerra mondiale.
L’inizio delle deportazioni degli ebrei si fa risalire alla notte dei cristalli(novembre 1938)
quando furono incendiate molte sinagoghe e uccisi moltissimi ebrei, mentre prendeva
forma nella mente di Hitler la soluzione finale, cioè lo sterminio sistematico di tutti gli
ebrei, messo in atto durante la seconda guerra mondiale.
Il secondo conflitto mondiale fu infatti generato dalla follia di Hitler e dei suoi seguaci ed
alla fine di questa sanguinosa guerra agli alleati si pose di fronte l’orrido spettacolo dei
compi di concentramento e di sterminio degli ebrei( Auschwitz, Mauthausen, Buchenwald,
Treblinka, Dachau) dove trovarono la morte 6 millioni di persone.
Il nazismo dopo la seconda querra mondiale.
Al termine della guerra, un tribunale miltiare internazionale processò a Norimberga i capi
nazisti sopravvissuti, mentre gli Alleati organizzarono il cosidetto “processo di
denazificazione” del paese. La nuova costituzione democratica sanciva la proibizione di
ricostruire il Partito nazionalsocialista; ma a partire dagli anni Sessanta , il nazismo è
tornato alla ribalta. Nasce il 24 aprile 1889 in un piccolo paese
dell’Austria.Finita la scuola, non ha lavorato, ma non
lo cercava nemmeno perchè sognava di diventare un
artista. A 18 anni, dopo la morte della madre, si
trasferisce a Vienna dove spera di trovare fortuna.Li
vuole iscriversi all’accademia d’arte ma viene respinto
due volte. All’inizio del secolo la politica diventa il
vero senso della sua vita.Fin dall’inizio l’interesse per
la politica domina e non lascia spazio ad altro.Il suo
paese invece, l’Austria non gli piaceva affatto, il
ventenne sentiva che il grande impero austro-
ungarico era ormai arrivato alla fine, invece è molto
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attirato dalla Germania.E già comincia a formarsi un ideologia nazionalista e antisemita,
due tendenze molto di moda in quel momento. La prima decisione importante fu quella di
emigrare il Germania nel 1913 e lo fa per sottrarsi al servizio militare austriaco ma appena
incomincia la guerra si arruola nell’esercito tedesco come volontario.
Quando finisce la guerra in Germania scoppia una rivoluzione, la quale è alimentata dalla
fame,dalla delusione di una guerra perduta,dalla volontà molto diffusa di cacciare quelli
che ne avevano la responsabilità.
Hitler entra in politica.
La Germania è diventata finalmente una repubblica e una democrazia, il re è fuggito e la
Socialdemocrazia arrivata al governo.Hitler è profondamente impressionato dalla
rivoluzione perchè lo stato democratico è proprio il contrario di quello che sognava e da
qui nasce la sua importante decisione, cioè quella di entrare attivamente nella vita politica.
Tra il 1924 e il 1929 il Paese è ancora diviso,ma molta gente è stanca delle risse politiche
e delle insicurezze.Nei ciunque anni sucessivi la Germania vive un fortissimo rilancio
economico, sono i cosidetti “anni d’oro” della Repubblica di Weimar. La Germania dimostra
una straordinaria vivacità in campo culturale. Cominciano a fiorire il cinema,il teatro,la
letteratura,la pittura,la musica,i cabaret. Berlino diventa così la capitale europea della
cultura.Si diffonde un clima allegro e spensierato. Nel frattempo Hitler ha passatp l’anno in
prigione scrivendo il libro “Mein Kampf” in cui getta la base teorica del suo pensiero e del
movimento, che adesso vuole costruire con più metodo e organizzazione.Riesce a
trasformare il suo partito,in un sempre piccolo,ma adesso efficientissimo partito nazionale
che dispone delle SA cioè dei “reparti ‘assalto”. Ma nonostante la sua vivacissima
propaganda, il partito di Hitler rimane ancora piccolo.
La teoria razziale.
Al centro della teoria di Hitler sta l’idea della razza.Tutta la storia, dice Hitler, è solo un
espressione dell’eterna lotta tra le razze per la supremazia. La guerra è l’espressione
naturale e necessaria di questa lotta in cui il vincitore ha il diritto di dominare.L’unico
scopo dello stato è mantenere la razza pura e sana.Di tutte le razza quella cosidetta
“ariana” è, secondo Hitler, la più creativa e valorosa, l’unica a cui spetta il diritto di
dominare il mondo.
L’antisemitismo.
Il secondo elemento fondamentale è l’antisemitismo. Gli ebrei non sono una comunità
religiosa, ma una razza, e cioè la razza che vuole rovinare tutte le altre. L’antisemitismo di
Hitler non era solo uno strumento politico e gli eventi degli anni 1940-1945 lo
dimostrarono. Nella lotta contro gli ebrei, Hitler si vede come pioniere di tutta l’umanità.
La Germania precipita nella crisi.
Nel 1929, dopo 5 anni finalmente felici per la Germania con il famoso “Venerdì nero” a
New York crolla la borsa e inizia una lunga e profonda crisi economica mondiale.La
Germania il cui boom era basato io gran parte sulla collaborazione e su soldi americani è
colpita più di ogni altra nazione. Il boom è stato forte ma superficiale e gonfiato e non ha
risanato a fondo l’economia tedesca. Adesso il crollo è molto amaro. La Germania
precipita in una grave crise che sembra inarrestabile e che vede alla fine il provvidenziale
arrivo di Hitler al potere.
Hitler arriva al potere.
Il caos politico e il dramma dell'economia con più di 6 milioni di disoccupati fanno
aumentare il desiderio di un uomo forte che possa mettere fine a tutto questo. Alla fine
nel 1933 Hitler si presenta per molti come l'unica speranza che può salvare il paese dalla
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confusione totale. Nel 1932, un anno prima di diventare Cancelliere del Reich, Hitler fa
centinaia di discorsi in tutte le parti della Germania. Basta un annuncio anche solo 2 giorni
prima e Hitler riempie qualsiasi sala.
La disoccupazione.
Quando, nel gennaio del 1933 Hitler diventa Cancelliere, in Germania c'erano 6 milioni di
disoccupati. Hitler ha conquistato molti con la sua promessa di mettere fine alla
disoccupazione e alla crisi economica e psicologica del paese. Dopo solo 4 anni, i
disoccupati sono quasi del tutto spariti, si è raggiunta la piena occupazione. E la cosa
ancora più sorprendente è che prezzi e salari sono rimasti stabili, senza un'ombra di
inflazione e tutto questo mentre negli altri paesi la crisi continua. É successo quello che
nessuno aveva creduto.
La repressione.
Dopo essere arrivato legalmente al governo nel gennaio del ’33, Hilter entro pochissimo
tempo provvede ad instaurare un regime dittatoriale: abolisce tutti gli altri partiti. Dopo
pochissimo tempo la stampa parla solo una voce: quella di Hilter. Chi cerca di opporsi
finisce nei campi di concentramento, i primi vengono allestiti già nel ’33. Per tutti i 12 anni
del “Terzo Reich” esiste anche una resistenza contro lo stato di Hitler, da parte dei
comunisti, dei socialdemocratici, cattolici, protestanti e conservatori.
La lotta contro gli ebrei.
Anche la lotta contro gli ebrei inizia fin dal 1933, e quasi subito cominciano a fuggire
decine di migliaia di ebrei. Quelli che spudoratamente tendono a rimanere subiscono ciò
che prevede la legge: perecuzioni da parte delle SS* e della GESTAPO, cioè la polizia
politica e dello stato.
Perdono il lavoro e i diritti civili, e devono conformarsi alle leggi razziali.La bande dei
nazisti spaccano i vetri dei negozi degli ebrei e bruciano le siagoghe, la gente non agisce
come dovrebbe, piuttosto è imbarazzata, alcuni non capiscono bene di cosa si tratti.
*Che cosa significa SS.
La guerra ha portato la SS fuori dalla Germania, in tutti i paesi e su tutti i fronti.
Ora essa è nota a tutti, amata dagli amici e odiata dai nemici, è da tutti temuta. Ed in
tutto il mondo sono noti i simboli che la distinguono: la testa di morto su berretto, l’acquila
germanica sul braccio sinistro, l’argentea SS a caratteri runici sulla mostrina nera.
Essa è l’abbreviazione si squadra di protezione. Questo nome per la prima volta fu dato ad
una squadra destinata alla protezione del Fuhrer.
*Che cos’è la SS
Esso è un ordine politico-militare di uomini e di famiglie, che hanno volontariamente
giurato fede ad una idea, e propagandisti dell’idea alla quale si sono votati.
Difendono in pace la sicurezza interna del paese da ogni attacco o deviazione politica;
sono in guerra i più arditi soldati.
La svolta della guerra.
Hitler decise di attaccare l’Unione Sovietica, e pensava di conquistare la Russia come la