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degli elementi più critici e radicali presenti nel suo stesso
partito e nelle SA. In breve tempo l’economia, i mezzi di
comunicazione e tutte le attività culturali passarono sotto
l’autorità nazista attraverso il controllo della lealtà politica
di ogni cittadino esercitato dalla Gestapo, la famigerata
polizia segreta.
Il riarmo tedesco e la politica di espansione territoriale
Hitler si riservò come settore di sua esclusiva competenza
la politica estera. Nel 1935 denunciò il trattato di Versailles
del 1919, proclamando la sua ferma intenzione di riportare
la Germania al rango di grande potenza militare e navale, e
per cominciare, attraverso un plebiscito, riprese la regione
della Saar, alla frontiera occidentale.
Nel 1936 ritenne che i tempi fossero maturi per dare inizio
alla sua politica d’espansione: inviò truppe nella Renania
smilitarizzata, firmò con l’Italia fascista di Mussolini
un’alleanza che prese il nome di Asse Roma-Berlino, e
sottoscrisse con il Giappone il patto Anticomintern in
funzione anticomunista e antisovietica. Nel 1938 decise di
invadere e di annettere l’Austria (Anschluss), senza trovare
(vedi
alcuna resistenza militare. All’incontro di Monaco
Patto di Monaco) ottenne che fosse ratificato lo (vedi
smembramento di una parte della Cecoslovacchia
Questione dei Sudeti), premessa della sua dissoluzione,
avvenuta nel marzo 1939. Da questi eventi scaturì la
seconda guerra mondiale.
La guerra e il genocidio degli ebrei
La guerra scoppiò nel settembre del 1939 con l’invasione
della Polonia, che aveva stretto un’alleanza con la Gran
Bretagna. Nel 1940 l’esercito tedesco occupò Danimarca,
Norvegia, Olanda, Belgio e Francia; nel giugno del 1941
ebbe inizio l’attacco all’Unione Sovietica. Nel luglio
successivo Hitler incaricò il capo delle SS, Reinhard
Heydrich, di elaborare e pianificare la “soluzione finale 6
della questione ebraica” che avrebbe portato al genocidio
di sei milioni di ebrei
Nel dicembre del 1941 l’andamento della guerra cambiò
direzione: la controffensiva russa respinse l’esercito
tedesco, infliggendo gravissime perdite alla Germania;
Hitler rifiutò di autorizzare la ritirata. In quegli stessi giorni
gli Stati Uniti entrarono in guerra. Davanti all’avanzata
degli eserciti nemici sia sui fronti europei sia su quelli
africani, Hitler, sopravvissuto a vari complotti orditi da
ufficiali tedeschi che volevano porre fine ai combattimenti e
all’annientamento della Germania e convinto fino all’ultimo
che la disfatta fosse colpa degli ebrei .
Primo levi
Uno dei maggiori poeti italiani rinchiusi nei campi di
concentramento e primo levi. Primo levi nacque il 31 luglio
del 1919 a Torino, da genitori di religione ebraica, Primo
Levi si diploma nel 1937 al liceo classico Massimo D’Azeglio
e si iscrive al corso di laurea in chimica presso la facoltà di
scienze dell’Università di Torino. Nel '38, con le leggi
razziali, si istituzionalizza la discriminazione contro gli
ebrei, cui è vietato l’accesso alla scuola pubblica. Levi, in
regola con gli esami, ha notevoli difficoltà nella ricerca di
un relatore per la sua tesi: si laurea nel 1941, a pieni voti e
con lode, ma con una tesi in Fisica. Sul diploma di laurea
figura la precisazione: «di razza ebraica».. Comincia così la
sua carriera di chimico, che lo porta a vivere a Milano, fino
all’occupazione tedesca: il 13 dicembre del '43 viene
catturato a Brusson e successivamente trasferito al campo
di raccolta di Fossoli, dove comincia la sua odissea. Nel giro
di poco tempo, infatti, il campo viene preso in gestione dai
tedeschi, che convogliano tutti i prigionieri ad Auschwitz.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri 7
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi. 8
L’energia Nucleare
In questo periodo viene fatta una scoperta molto
importante : L’energia Nucleare. Con energia nucleare si
intendono tutti quei fenomeni in cui si ha la produzione di
energia in seguito a trasformazioni nei nuclei atomici .
L'energia nucleare, insieme alle fonti rinnovabili e le fonti
fossili, è una fonte di energia primaria, ovvero è presente in
natura e non deriva dalla trasformazione di altra forma di
energia.
Le reazioni che coinvolgono l'energia nucleare sono
principalmente quelle di fissione nucleare, di fusione
nucleare e quelle legate alla radioattività (decadimento
radioattivo).
Nelle reazioni di fissione (sia spontanea, sia indotta),
nuclei di atomi con alto numero atomico (pesanti) come, ad
esempio, l'uranio, il plutonio e il torio si spezzano
producendo nuclei con numero atomico minore, 9
diminuendo la propria massa totale e liberando una grande
quantità di energia. Il processo di fissione indotta viene
usato per produrre energia nelle centrali nucleari. Le prime
bombe atomiche, del tipo di quelle sganciate su Hiroshima
e Nagasaki, erano basate sul principio della fissione. Si
deve notare che in questo contesto il termine atomico è
assolutamente inesatto o almeno inappropriato in quanto i
processi coinvolti sono viceversa di tipo nucleare,
coinvolgendo i nuclei degli atomi e non gli atomi stessi.
Nelle reazioni di fusione, i nuclei di atomi con basso
numero atomico, come l'idrogeno, il deuterio o il trizio, si
fondono dando origine a nuclei più pesanti e rilasciando
una notevole quantità di energia (molto superiore a quella
rilasciata nella fissione, a parità di numero di reazioni
nucleari coinvolte).
In natura le reazioni di fusione sono quelle che producono
l'energia proveniente dalle stelle. Finora, malgrado decenni
di sforzi da parte dei ricercatori di tutto il mondo, non è
ancora stato possibile realizzare, in modo stabile, reazioni
di fusione controllata sul nostro pianeta, anche se è in
sviluppo il progetto ITER, un progetto che con il successore
DEMO darà vita alla prima centrale nucleare a fusione del
mondo. È invece attualmente possibile ottenere grandi
quantità di energia attraverso reazioni di fusione
incontrollate, come ad esempio nella bomba all'idrogeno.
Le reazioni di decadimento radioattivo coinvolgono i
nuclei di atomi instabili, che tramite processi di
emissione/cattura di particelle subatomiche (radioattività)
tendono a raggiungere uno stato di maggior equilibrio, in
conseguenza della diminuzione della massa totale del
sistema. Quelle in cui si ha la maggiore quantità di energia
liberata sono i processi di diseccitazione gamma: le
particelle interessate sono fotoni generalmente ad alta
energia, ovvero radiazioni elettromagnetiche alle frequenze
più alte (anche se più precisamente si ha sovrapposizione 1
0
fra le frequenze delle emissioni X di origine atomica e
gamma di origine nucleare).
La fonte dell'energia nucleare
L'energia nucleare è data dalla fissione o dalla fusione del
nucleo di un atomo. La prima persona che intuì la
possibilità di ricavare energia dal nucleo dell'atomo fu lo
scienziato Albert Einstein nel 1905. Per ricavare energia dal
nucleo dell'atomo esistono due procedimenti opposti:
la fissione (rottura) di un nucleo pesante
la fusione (unione) di nuclei leggeri
La fissione
La fissione consiste nel rompere il nucleo dell'atomo per
farne scaturire notevoli quantità di energia: quando un
fissile
neutrone colpisce un nucleo (ad esempio di uranio-
235), questo si spacca in due frammenti e lascia liberi altri
due o tre neutroni (mediamente 2.5). La somma delle
masse dei due frammenti e dei neutroni emessi è
leggermente minore di quella del nucleo originario e di
quelle del neutrone che lo ha fissionato: la massa
mancante si è trasformata in energia. La percentuale di
massa trasformata in energia si aggira attorno allo 0.1%,
cioè per ogni kg di materiale fissile, 1 g viene trasformato
in energia. Se accanto al nucleo fissionato se ne trovano
altri in quantità sufficiente e in configurazione geometrica
adatta (massa critica), si svilupperà una reazione a catena
in grado di auto sostenersi per effetto delle successive
fissioni dei nuclei causate dai neutroni secondari emessi
dalla prima fissione.
La fissione nucleare dell'uranio e del plutonio è
ampiamente sperimentata ed ingegnerizzata da circa 50
anni. Nell'agosto 2007, 439 reattori nucleari di potenza
commerciali, producono il 16% dell'intera energia elettrica
[2]
mondiale. Nei 30 Paesi dell'OCSE l'energia elettronucleare 1
costituisce il 30% del totale dell'energia elettrica prodotta. 1
A parte il rischio di incidenti, il maggiore problema ancora
insoluto è costituito dalle scorie radioattive, che rimangono
pericolose per migliaia se non milioni di anni.
La fusione
L'altro metodo per ottenere energia dall'atomo è la fusione
nucleare. Essa è esattamente opposta alla fissione: invece
di spezzare nuclei pesanti in piccoli frammenti, si uniscono
nuclei leggeri (a partire dall'idrogeno, composto da un solo
protone) in nuclei più pesanti: la massa di questi ultimi è
minore della somma di quelli originari, e la differenza viene
emessa come energia sotto forma di raggi gamma ad alta
frequenza e di energia cinetica dei neutroni emessi. La
percentuale di massa trasformata in energia si aggira
attorno all'1%, un quantitativo enorme.
Perché la fusione avvenga, i nuclei degli atomi devono
essere fatti avvicinare nonostante la forza di repulsione
elettrica che tende a respingerli gli uni dagli altri, e sono
quindi necessarie temperature elevatissime, milioni di gradi
centigradi. La fusione nucleare avviene normalmente nel
nucleo delle stelle, compreso il Sole, dove tali condizioni
sono normali. A causa di queste difficoltà, al giorno d'oggi
l'uomo non è finora riuscito a far avvenire la fusione in
modo controllato e affidabile se non per qualche decina di
secondi (quello incontrollato esiste: la bomba
termonucleare). Gli esperimenti odierni si concentrano sulla
fusione di alcuni isotopi dell'idrogeno, il deuterio e il trizio,
che fondono con maggiore facilità rispetto all'idrogeno
comune prozio.
La fusione nucleare per ora è in fase di ricerca e - a
differenza della fissione nucleare - è stata realizzata in
impianti realizzati dall'uomo solo per pochi secondi. Dopo
oltre 50 anni di sperimentazione, gli addetti ai lavori
prevedono che la realizzazione di un reattore a fusione
operativo richiederà ancora alcuni decenni. 1
2
La Bomba Atomica
L’energia nucleare però è stata utilizzata anche per scopi
distruttivi come nel caso della bomba atomica. La bomba
atomica o bomba A è il nome comune della bomba a
fissione nucleare. È un ordigno esplosivo, appartenente
al gruppo delle armi nucleari, la cui energia è prodotta dal
fenomeno della fissione nucleare cioè la divisione,
spontanea o indotta, del nucleo atomico di un elemento
pesante in due o più frammenti. La reazione a catena
avviene in forma "incontrollata" e rapidissima in una massa
di uranio 235 o di plutonio 239 altamente concentrati,
nell'istante in cui la massa viene resa "super-critica".
Nell'uso comune talvolta il nome "bomba atomica" è esteso
ad altre armi nucleari di potenza simile o superiore,
includendo così anche le bombe che utilizzano l'altro tipo di
reazione nucleare, la fusione dei nuclei di elementi leggeri.
bomba atomica
Il termine nella classificazione originaria di
bomba A indicava propriamente solo le bombe a fissione.
Quelle che invece utilizzano la fusione sono chiamate
bombe H o bombe all'idrogeno, o anche raggruppate nella
termonucleari.
definizione di armi
bomba Atomica o bomba A reazione a
Il principio della è la
catena di fissione nucleare, il fenomeno fisico per cui il
nucleo atomico di certi elementi con massa atomica
(fissione)
superiore a 230 si può dividere in due o più nuclei