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Negli stessi anni Hitler incominciò a perseguitare gli ebrei Tedeschi. Nel 1935 Hitler emanò le leggi
di Norimberga che privarono gli ebrei tedeschi di tutti i diritti civili e politici. I ragazzi ebrei
dovevano frequentare scuole diverse dai ragazzi tedeschi, lo stesso avveniva anche per i ragazzi
universitari che talvolta erano espulsi dalle università con i professori.
Gli ebrei subivano discriminazione nei cinema, nei negozi e in tutti i luoghi pubblici.
Nel novembre 1938 il governo nazista incita la folla a distruggere negozi appartenenti a
commercianti ebrei e sinagoghe. A causa dei vetri andati in frantumi questo giorno è ricordato come
la “notte dei cristalli”. Gli ebrei inoltre sono costretti a vivere nei ghetti isolati dal resto della
popolazione, ma ben presto il governo nazista si accorge che ciò non va per nulla bene poiché le
persone muoiono di fame, sfinimento e malattia. Hitler decise di passare alla soluzione finale.
Gli ebrei venivano catturati e condotti in campi di concentramento che presto divennero veri e
propri campi di sterminio. Appena arrivati al campo vi si facevano le selezioni. Le persone anziane
e i bambini malati venivano condotti nelle camere a gas mentre i bambini che rimanevano venivano
usati da cavia per esperimenti scientifici. Le persone adulte invece venivano condotte al lavoro
forzato. Essi venivano costretti a dormire in baracche dove pativano fame e freddo. Il campo di
sterminio più grande al mondo è quello di Auschwitz-Birkenau. Anche nella nostra provincia di
Cosenza è presente un campo di concentramento nominato “Campo di concentramento Ferramonti
di Tarsia”. In questo campo però a differenza degli altri le persone venivano trattate in modo più
umano. Il campo disponeva di biblioteche, cinema e piccoli campi da tennis o da calcio. Io sono del
parere che le persone non debbano dimenticare gli orrori della Shoah perché potrebbero sempre e
nuovamente accadere.
La seconda guerra mondiale
La prima guerra mondiale portò a tutti i Paesi d’Europa crisi e miseria, tra i vincitori come tra i
vinti. Cessò così il predominio mondiale dell’Europa, mentre si affermava quello di due nuove
potenze: Stati Uniti e Unione Sovietica. Specialmente gli Stati Uniti, grazie all’enorme apparato
industriale, commerciale e finanziario, si imposero come potenza dominante, anche sul modo di
vivere. Un fenomeno tipico dell’epoca fu la crescita dei movimenti popolari che, in tutti i Paesi,
posero nuovi problemi ai vari Governi. Si svilupparono anche i movimenti per l’emancipazione
femminile che portarono, in Gran Bretagna per la prima volta le donne al voto (1922).
Particolarmente drammatico fu il crollo della Germania, dove esplosero forti conflitti sociali. Solo
l’appoggio finanziario degli Stati Uniti, consentì a Germania, Francia, Gran Bretagna e agli altri
paesi europei di avviare l’opera di ricostruzione.
L’Europa precipitava così verso la guerra. Hitler poteva procedere all’annessione dell’Austria. Dopo
l’unione con Mussolini, passò al secondo punto del suo programma: la Cecoslovacchia, ma il
Furher mirava prima di tutto all’annessione della regione dei Sudeti, abitata in prevalenza da
tedeschi. La minaccia sembrava imminente. Frattanto Mussolini andava perdendo importanza nella
politica europea, e mentre cercava di tenere il passo con le iniziative del suo più potente alleato se
ne faceva in realtà dominare. Con il patto d’acciaio il Duce impegnò l’Italia a sostenere con tutte le
sue forze militari la Germania in caso di guerra. Già una nuova tappa della marcia hitleriana si
profilava verso est: la conquista della Danzica e dei territori polacchi abitati da Tedeschi. Alla nuova
minaccia Francia e Inghilterra risposero dando garanzie alla Polonia. Hitler così procedette
stringendo con l’URSS il patto di non aggressione.
Il 1° settembre 1939 la Germania invase la Polonia e la costrinse ad arrendersi in meno di tre
settimane. Con questo fatto Francia e Gran Bretagna dichiararono l’inizio della seconda guerra
mondiale. L’Unione Sovietica occupò la Polonia Orientale per poi proseguire verso altri stati
( Lituania, Lettonia, Estonia e Finlandia). Nel 1940 anche la Germania riprese l’iniziativa e occupò
altri paesi (Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda e Francia). In questi stati i nazisti imposero
governi collaborazionisti cioè fatti da persone disposte a collaborare con gli invasori. Il 10 giugno
1940, l’ Italia dichiarò guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. La prima ormai stava crollando e
l’iniziativa dell’Italia fu per lei un colpo molto duro. Mussolini aveva paura che la guerra stesse per
finire e temeva di rimanere a mani vuote, ma aveva sottovalutato la forza della Gran Bretagna e non
tenne conto che gli Stati Uniti potessero entrare in guerra, e questo fu un grave errore. L’esercito
italiano disponeva di armamenti limitati e oltretutto arretrati. Le prime iniziative dell’Italia
rivelarono subito l’insufficienza delle sue forze armate. Il tentativo di strappare Malta agli inglesi
fallì. Dopo iniziali successi, anche l’ attacco contro i possedimenti inglesi dell’Africa settentrionale
fu fermato. Ma il fallimento più grave fu il tentativo di invasione della Grecia. Sia in Africa che in
Grecia solo l’intervento dei tedeschi consentì di riprendere la conquista. Con la sconfitta della
Francia, Hitler era riuscito ad imporre il dominio tedesco sull’Europa. Restava solo la Gran
Bretagna a contrastarlo; infatti il governo inglese, guidato da Winston Churchill, respinse le
proposte di pace avanzate dal Furher. Vista l’impossibilità di raggiungere un accordo, Hitler decise
di invadere la Gran Bretagna. Per due mesi l’aviazione britannica ( la RAF = Royal Air Force) e
quella tedesca si scontrarono nella battaglia d’Inghilterra. La RAF riuscì ad infliggere pesanti
perdite ai tedeschi. Perciò il 17 settembre Hitler rinunciò al progetto di invadere la Gran Bretagna.
Le forze nazi-fasciste mantenevano l’iniziativa ma era ormai svanita l’idea di una guerra lampo. Nel
1941 la Germania intervenne a sostegno delle truppe italiane in Africa e nei Balcani. Ma lo sforzo
maggiore dell’esercito tedesco fu l’invasione dell’ URSS. Dopo l’accordo per la spartizione della
Polonia, Hitler aveva deciso di tornare al suo programma iniziale: conquista di spazio vitale ai danni
dell’Unione Sovietica e distruzione dello Stato comunista. Il 22 giugno 1941 iniziò l’invasione,
seguendo il cosiddetto “piano Barbarossa”, che prevedeva il rapido annientamento di ogni
resistenza sovietica. Il 7 dicembre 1941 un inatteso intervento causò una svolta decisiva nella
guerra. Il Giappone attaccò e distrusse quasi metà della flotta degli Stati Uniti nel porto di Pearl
Harbour. Gli Stati Uniti e l’Inghilterra dichiararono guerra al Giappone. Nel giro di pochi mesi i
giapponesi riuscirono ad occupare vastissimi territori. Dopo l’iniziale sorpresa, però, gli Stati Uniti
riuscirono a rovesciare la situazione. Un generale inglese ottenne l'importante vittoria di El Alamein
che costrinse gli italo- tedeschi ad abbandonare l Africa. L’armata rossa, intanto aveva bloccato un
imponente attacco tedesco. Infine, con la lunga battaglia di Stalingrado, i sovietici riuscirono a
sconfiggere i nazifascisti. L’armata tedesca e il corpo di spedizione italiano furono costretti a
ritirarsi disordinatamente. Dopo la vittoria in Africa, le forze anglo- americane ( gli Alleati)
controllavano il Mediterraneo. Così, nel 1943 gli Alleati sbarcarono in Sicilia. Essi venivano accolti
dalla popolazione come dei liberatori. Gli italiani volevano la fine della guerra ma erano anche
stanchi del fascismo. Nel marzo 1943 vi furono molti scioperi operai contro il di esso. Di fronte a
questa situazione il Gran Consiglio del Fascismo votò la sfiducia a Mussolini (25 luglio 1943). Lo
stesso giorno il re informò il duce che aveva affidato l’incarico di formare un nuovo governo al
maresciallo Pietro Badoglio. Subito dopo Mussolini venne arrestato. Il nuovo 1° ministro firmò a
Cassibile ( in Sicilia) l’armistizio con gli Alleati. Quest’ultimo venne reso noto l’ 8 settembre. Ma
nessuno diede al popolo e all’esercito le indicazione per affrontare la nuova situazione. I tedeschi
occuparono l’Italia centrale e settentrionale e il 12 settembre liberarono Mussolini. Hitler consentì
al duce di fondare nel nord la Repubblica sociale italiana, con sede a Salò. Ora l’Italia era divisa in
due: Il centro nord sotto la repubblica di Salò e il sud dove sopravviveva il Regno d’Italia. Gli
Alleati il 6 giugno 1944, prendevano terra in Normandia con la più grande flotta da sbarco, così che
i tedeschi dovettero ritirarsi. Alla metà di settembre la Francia era completamente liberata. Ad est,
intanto, la Germania doveva subire una forte controffensiva russa. Nel 1945 la sorte della Germania
appariva segnata. Il 30 settembre Hitler si tolse la vita. Nella Berlino occupata dai Russi, il 7
Maggio 1945 l’ammiraglio Donitz firmava la resa senza condizioni della Germania. L’Italia era
stata liberata pochi giorni prima, il 25 aprile 1945. La resa del Giappone avvenne solo dopo che due
bombe atomiche avevano distrutto le città di Hiroshima e Nagasaki. Il 2 settembre 1945 però anche
lui firmò la resa. La seconda guerra mondiale si chiudeva con 50 milioni di morti.
Antologia
Primo Levi
Primo Levi (Torino 31 luglio 1919-Torino 11 aprile 1987) è stato uno scittore italiano autore di
racconti, memorie, poesie e romanzi.
Nel 1944 venne deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Il suo romanzo Se questo è un
uomo, che racconta le sue esperienze nel lager nazista, è considerato un classico della letteratura
mondiale. Nel 1956, a una mostra della deportazione a Torino, incontra un riscontro di pubblico
straordinario. Partecipa a numerosi incontri pubblici (soprattutto nelle scuole) e ripropone Se questo
è un uomo (sia romanzo che poesia) ad Einaudi che decide di pubblicarlo. Questa nuova edizione
incontra un successo immediato.
Primo Levi venne trovato morto nell'aprile 1987 alla base della tromba delle scale di casa sua,
dando vita a sospetti di suicidio.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no
Considerate se questa è una donna
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi. Primo Levi
Francese
Paul Eluard
Paul Eluard est né à Sant- Denis en 1895. Il joue un rôle important pendant la Resistance, souvent
son activité poétique se confond avec son activité patriotique. Il devient le porte- parole de la paix et
de la liberté dans de nombreux pays. Sa poésie est simple et son langage retrouve « les mots de tous
les jours », l’ amour, la mort, la patrie, la liberté, la solidarité. Ses principaux recueils sont : « La
Capitale de la Douleur », « l’ Amour la Poésie », «la Rose publique », « Poésie et Vérité ». La
poésie «Liberté» a été composée durant l’ oppression nazie. Le poète soutient l’ engagement des
Résistants français qui ont combattu pour la liberté contre les forces allemandes. La liberté est
conçue par le poète comme l’ idéal qui s’ élève au- dessus de toutes les choses de la vie.
Liberté
Sur mes cahiers d’écolier
Sur mon pupître et les arbres
Sur le sable sur la neige
J’écris ton nom
Sur toutes les pages lues
Sur toutes les pages blanches
Pierre sang papier ou cendre
J’écris ton nom
Sur la santé revenue
Sur le risque disparu
Sur l’espoir sans souvenirs
J’écris ton nom
Et par le pouvoir d’un mot
Je recommence ma vie