Concetti Chiave
- Umberto Saba, nato Umberto Poli a Trieste, abbandona presto gli studi per lavorare come commesso e mozzo, iniziando poi a dedicarsi alla letteratura.
- Inizia la carriera letteraria in Toscana, conosce D’Annunzio e pubblica la raccolta "Poesia" nel 1910, utilizzando per la prima volta lo pseudonimo Saba, che in ebraico significa pane.
- Le leggi razziali del 1938 in Italia, che colpiscono duramente gli ebrei, aggravano le crisi psicologiche di Saba, influenzando la sua produzione letteraria.
- Negli ultimi anni, nonostante i problemi di salute, continua a scrivere opere significative come "Canzoniere" e "Ultime cose".
- Il suo stile poetico è apprezzato per l'onestà e l'autonomia, lontano dal linguaggio ermetico, spesso criticato per non seguire le influenze nazionali.
(1883-1957)
Indice
Infanzia e primi passi letterari
Umberto Poli nacque a Trieste nel 1883. Abbandona presto gli studi e fa commesso in un magazzino e mozzo su piccoli mercantili
Carriera letteraria e pseudonimo
A venti anni si dedica alla letteratura e si trasferisce in Toscana dove conosce D’Annunzio ed entra in contatto con i redattori della rivista letteraria “La Voce”. Dopo torna a Trieste e pubblica a proprie spese la raccolta “Poesia” (1910) dove per la prima volta usa lo pseudonimo. Ha scelto SABA perché in ebraico significa pane, e sua madre era ebrea. La sua opera importante è “Trieste e una donna” (1912). Dopo la Prima Guerra Mondiale, apre a Trieste una libreria antiquaria e riprende a scrivere a pubblicare le poesie: Cose leggere e vaganti (1920), L’amorosa spina (1921), Preludio e canzonette(1923), Cuor morituro (1926), Preludio e fughe (1928), Parole (1934).
Crisi e leggi razziali
Si cominciano a manifestarsi crisi psicologiche. Si aggravarono quando Saba vide la sua esistenza travolta dalle leggi razziali (divieto agli ebrei di vivere come gli altri), imposte in Italia dal 1938. Riprende a scrivere le poesie solo dopo la II guerra mondiale.
Ultimi anni e stile poetico
Scrive anche Canzoniere (1945), Ultime cose (1944), Mediterranee (1946), Uccelli, Quasi un racconto (1951), Scorciatoie e racconti (1946). Nel 1950 viene ricoverato più volte in clinica a Roma, Trieste e Gorizia per i problemi di salute.
Morì nel 1957 a Gorizia.
Saba non si era posto degli obbiettivi impossibili. Era un poeta appassionato che non amava mettersi in mostra. Non usa linguaggio ermetico. Le poesie vengono criticate, e si diceva che non sono italiane, perchè scriveva in modo diverso dagli altri( autonomo) perché non c’era l’influenza nazionale. Viene definito onesto perché scrive le cose come stanno davvero,cioè scrive la verità.
Domande da interrogazione
- Quali furono i primi passi letterari di Umberto Saba?
- Come influirono le leggi razziali sulla vita di Umberto Saba?
- Quali sono le caratteristiche distintive dello stile poetico di Umberto Saba?
Umberto Saba, nato Umberto Poli, iniziò la sua carriera letteraria a venti anni, trasferendosi in Toscana e pubblicando la sua prima raccolta "Poesia" nel 1910, usando per la prima volta lo pseudonimo Saba.
Le leggi razziali del 1938 in Italia aggravarono le crisi psicologiche di Saba, interrompendo la sua attività poetica fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Lo stile poetico di Saba è caratterizzato dalla sua onestà e semplicità, evitando il linguaggio ermetico e scrivendo in modo autonomo e veritiero, senza influenze nazionali.