Concetti Chiave
- Umberto Saba, nato a Trieste, adotta il cognome materno per omaggiare la madre ebrea e la balia, scelta simbolica delle sue opposte influenze familiari.
- Nel suo manifesto di poetica, "Quello che resta da fare ai poeti", Saba promuove una poesia onesta, in contrasto con lo stile di d'Annunzio.
- Le sue origini triestine e il contesto multilingue influenzano il suo canzoniere, caratterizzato da un italiano scolastico e letterario.
- Saba è noto per mantenere una versificazione metrica tradizionale, ispirandosi a modelli classici come il sonetto e la ballata.
- Il suo classicismo è unico, integrando elementi popolari e una lingua semplice con le strutture metriche canoniche, creando un equilibrio tra tradizione e innovazione.
Indice
Le origini e la famiglia di Saba
Umberto Saba nasce a Trieste una famiglia italiana. Il padre di origine cattolica e nobile abbandona sua madre, ebrea piccolo-borghese Prima della nascita del poeta. Saba dunque rifiuta il cognome del padre, Poli, per assumere il cognome letterario Saba (pane in ebraico) , come omaggio alla madre e la balia Beppa sabaz.
La psiche di Saba sarà caratterizzata dallo scontro tra madre e padre, e madre biologica e balia. mentre la prima viene ricordata come madre di pianto, la seconda verrà ricordata sempre dal poeta come madre lieta. Ne deriva il formarsi di opposizioni psichiche opprimenti e angosciose, un malessere psichico che accompagnerà il poeta per tutta la sua esistenza, insieme al senso tormentoso di diversità, anche sessuale. intraprenderà studi classici e commerciali che però interromperà per iniziare a lavorare in una ditta commerciale. Sposa una trestina da cui avrà una figlia.Manifesto di poetica e vita a Trieste
Nel 1911 scrive un importante manifesto di poetica: Quello che resta da fare ai poeti, in cui afferma la necessità di una poesia onesta che non inganni il lettore. contrappone d'Annunzio, poeta disonesto che esagera o inventa emozioni che non ha per ottenere strofe più appariscenti, e Manzoni che invece, onestamente, non forza mai la sua ispirazione e non scrive mai se non ciò che gli viene da dentro. dopo la prima guerra mondiale rimane a Trieste dove gestisce una piccola bottega. In questi anni raccoglie tutti i suoi scritti nel canzoniere. Lo scoppio della guerra e le leggi razziali lo costringono a fuggire, prima Parigi, poi a Milano, poi a Roma e infine a Firenze, in clandestinità. Dopo un periodo di successi letterari e serenità alternata a crisi depressive gravi, muore nel 1957.
Influenze letterarie e stile di Saba
Le origini triestine di Saba contribuiscono a spiegare il carattere particolare della cultura letteraria che esprime il canzoniere. egli viveva in un contesto nel quale il tedesco era la lingua di cultura, il dialetto la lingua d'uso, e l'italiano prescelto da saba Era inevitabile fosse quello scolastico e letterario, un linguaggio conosciuto principalmente attraverso i libri.
le influenze più importanti nella sua scrittura sono quelle di Leopardi, Petrarca, Parini, Foscolo, Manzoni e altri poeti romantici.
La sintassi è sostenuta è organizzata in modi letterari, la metrica è conservatrice.
Saba è forse il solo grande poeta italiano del 900 che abbia deciso di mantenere una versificazione metrica tradizionale. Dai suoi amanti classici Saba importa soluzioni come il sonetto, la canzonetta, La ballata. Frequente è il suo ricorso la rima, all'endecasillabo da solo o alternato al settenario, come da norma leopardiana.
Il classicismo del canzoniere è però particolare, un classicismo socievole e non elitario, Che include in sé un ingrediente popolare, che da un lato adotta l'armamentario della tradizione, ma dall'altro non esita a correggerlo con iniezioni di prosa. Nella poesia di Saba la artificialità letteraria e la lingua comune convivono stabilmente, il lessico semplice prende naturale la pronuncia spesso solenne. Le misure metriche canoniche si adattano all'occorrenza a ospitare profili ritmici atipici.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini familiari di Umberto Saba e come influenzano la sua psiche?
- Qual è il manifesto di poetica di Saba e come si contrappone ad altri poeti?
- Come le origini triestine di Saba influenzano il suo stile letterario?
- Quali sono le influenze letterarie principali di Saba?
- In che modo Saba combina classicismo e elementi popolari nella sua poesia?
Umberto Saba nasce a Trieste da una famiglia con un padre cattolico e nobile che abbandona la madre ebrea prima della sua nascita. Questo conflitto tra le figure genitoriali e la presenza di una balia influenzano profondamente la sua psiche, creando opposizioni psichiche e un senso di diversità che lo accompagneranno per tutta la vita.
Nel 1911, Saba scrive "Quello che resta da fare ai poeti", un manifesto che promuove una poesia onesta. Contrappone la sincerità di Manzoni, che scrive solo ciò che sente, alla disonestà di d'Annunzio, che esagera le emozioni per ottenere effetti appariscenti.
Le origini triestine di Saba, in un contesto multilingue, influenzano il suo stile letterario, portandolo a scegliere un italiano scolastico e letterario. Questo si riflette nel suo "Canzoniere", che combina classicismo e elementi popolari, mantenendo una metrica tradizionale.
Le influenze letterarie principali di Saba includono poeti come Leopardi, Petrarca, Parini, Foscolo e Manzoni. Questi autori romantici e classici influenzano la sua scelta di forme metriche tradizionali come il sonetto e la canzonetta.
Saba combina classicismo e elementi popolari adottando la tradizione metrica e letteraria, ma correggendola con iniezioni di prosa. La sua poesia unisce l'artificialità letteraria con la lingua comune, creando un lessico semplice ma solenne, adattando le misure metriche canoniche a ritmi atipici.