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Concetti Chiave

  • La poesia di Saba celebra la moglie, paragonandola a femmine di sereni animali vicini a Dio, con virtù uniche.
  • Ogni strofa paragona la moglie a diversi animali, evidenziando qualità fisiche e morali distintive.
  • Il testo si discosta dalla tradizione poetica italiana, proponendo una visione diretta e concreta della donna.
  • Le comparazioni iniziali di ogni strofa utilizzano simboli naturali, evitando connotazioni metaforiche o morali.
  • Il linguaggio è semplice e quotidiano, con un uso libero delle rime e una predominanza di versi settenari.

Indice

  1. Celebrazione della moglie
  2. Paragoni con animali
  3. Ritorno all'infanzia
  4. Raffigurazione diretta e simbolismo
  5. Struttura metrica e linguaggio

Celebrazione della moglie

La poesia fa parte della sezione del Canzoniere Casa e campagna, che comprende sei poesie scritte tra il 1909 e il 1910. Saba celebra la propria moglie, paragonandola alle femmine di tutti i sereni animali che avvicinano a Dio, perché ha, tutte insieme, le stesse bellissime virtù che non si trovano in nessun’altra donna.

Paragoni con animali

Le prime cinque strofe contengono il paragone della moglie con la femmina di un animale. Nella prima il poeta paragona la moglie a una bianca pollastra, che nell’incedere ha il lento passo di una regina, e avanza sull’erba superba. Essa, come tutte le femmine degli animali vicine a Dio, è superiore al maschio. Quando la sera fa dormire le gallinelle, esse, prima di assopirsi, esalano suoni dolcissimi, che ricordano quella, tenera e triste, della moglie quando si duole dei suoi mali. Nella seconda strofa la donna viene comparata a una gravida giovenca, quando non è ancora appesantita dalla gravidanza avanzata. Il suo muggito è così lamentoso che uno spontaneamente strappa un pugno d’erba e glielo dona. Così Saba offre alla moglie il suo dono, quando ella è triste. Nella terza strofa il paragone è fatto con una cagna, che ha tanta amabilità negli occhi quando guarda una persona conosciuta, e tanta crudeltà nel cuore verso gli estranei. Quando essa è distesa ai piedi della moglie, la contempla come se fosse il suo Dio; ma quando qualcuno osa avvicinarsi alla sua padrona, scopre i bianchi denti per gelosia. Nella quarta strofa il poeta paragona la moglie alla pavida coniglia, la quale, quando vede entrare la padrona nella gabbia per portare il cibo, si alza dritta; quando è priva di cibo invece si rannicchia in un angolo. E’ sempre così mansueta e umile che nessuno oserebbe lasciarla senza cibo; così sua moglie è così mansueta e umile che nessuno oserebbe farla soffrire. Nella quinta strofa vi è il paragone con la rondine che torna in primavera e riparte in autunno. La moglie ha le movenze leggere della rondine e fa rivivere un’altra primavera al poeta che invecchia. L’ultima strofa conclude paragonando la moglie alla provvida formica e all’ape industriosa; infine il poeta ribadisce che egli riconosce la donna in tutte le femmine di tutti i sereni animali che avvicinano a Dio, e non nelle altre donne. La figura che il testo ci tramanda è del tutto insolita nella poesia italiana, in cui vediamo celebrata la donna aristocratica dai poeti che si ispiravano ai provenzali, la donna-angelo dei poeti stilnovisti, la donna ideale, configurata platonicamente dai petrarchisti, la donna-dea dai poeti neoclassici, la donna-passione dai poeti romantici. Nulla di tutto ciò in queste strofe, che si snodano, secondo un’ordinata sequenza, proponendo una serie di successivi confronti tra la moglie del poeta e le femmine di numerosi animali.

Ritorno all'infanzia

La poesia ricorda il ritorno all’infanzia, che non estromette allo stesso tempo la presenza dell’uomo. Come il bambino, anche Saba adora gli animali, i quali, conducendo un semplice stile di vita, sono prossimi a Dio più degli uomini. Lo sguardo del fanciullo non simula però uno stupore innocente come nella pascoliana poetica del fanciullino, ma ipotizza la partecipazione di un adulto, che osserva le cose nella loro realistica e corposa immediatezza, senza titubanze e inibizioni.

Raffigurazione diretta e simbolismo

Le comparazioni, presenti all’inizio di ogni strofa, indicano una raffigurazione diretta, costituita da espressioni e aspetti precisi, che dipingono le qualità fisiche e morali della donna. Protagonisti di un genere letterario ben circoscritto, quello della favola, qui gli animali perdono ogni responsabilità di tipo metaforico e moraleggiante, mutandosi in simboli naturali della vita. L’uomo scopre nella natura l’immagine di sé stesso, avvicinandosi a Dio attraverso il “libro aperto della creazione”. L’importanza di questa definizione è evidenziata dal reiterarsi dell’espressione “tutte / le femmine di tutti / i sereni animali / che avvicinano a Dio”.

Struttura metrica e linguaggio

Per quanto riguarda il metro, il verso prevalente è il settenario, cui si aggiungono alcuni endecasillabi e due quinari (vv. 19 e 52); fanno eccezione i vv. 26 e 56. Sono molteplici le rime, collocate liberamente e senza seguire regole. Infine, il linguaggio utilizzato è semplice e prossimo a quello quotidiano, appena innalzato da un velo di arcaismo letterario.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia di Saba nella sezione "Casa e campagna"?
  2. Il tema principale è la celebrazione della moglie, paragonata alle femmine di vari animali sereni che avvicinano a Dio, per le sue virtù uniche.

  3. Come vengono utilizzati i paragoni con gli animali nella poesia?
  4. I paragoni con gli animali servono a esaltare le qualità fisiche e morali della moglie, confrontandola con creature come la pollastra, la giovenca, la cagna, la coniglia, la rondine, la formica e l'ape.

  5. In che modo la poesia di Saba si differenzia dalla tradizione poetica italiana?
  6. La poesia di Saba si differenzia celebrando una figura femminile attraverso paragoni con animali, piuttosto che idealizzarla come donna-angelo, donna-dea o donna-passione, come avveniva nella tradizione poetica italiana.

  7. Qual è il significato del ritorno all'infanzia nella poesia di Saba?
  8. Il ritorno all'infanzia rappresenta un modo di vedere il mondo con semplicità e immediatezza, simile a quella degli animali, che sono più vicini a Dio rispetto agli uomini.

  9. Quali sono le caratteristiche del linguaggio e della struttura metrica della poesia?
  10. La poesia utilizza un linguaggio semplice e quotidiano, con un leggero arcaismo letterario, e una struttura metrica prevalentemente in settenari, con rime libere e alcune eccezioni metriche.

Domande e risposte

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