Concetti Chiave
- Umberto Saba, attraverso la poesia "Città vecchia", esplora l'umanità semplice e genuina che popola le strade della Trieste povera e affaticata.
- L'opera si concentra su personaggi comuni, definiti "umili", che riflettono il detrito del grande porto e risuonano con il poeta, offrendogli un senso di appartenenza.
- La poesia è strutturata in tre strofe, che guidano il lettore attraverso un crescendo di significato, fino a culminare in una riflessione esistenziale.
- Nella prima strofa, Saba introduce il contesto cittadino con elementi narrativi e coloristici, mentre la seconda presenta le figure umane che abiteranno il componimento.
- L'ultima strofa rivela la chiave interpretativa del testo, concludendo con un verso che evoca la fugacità della vita e lascia un finale aperto.
Indice
L'ispirazione poetica di Saba
La poesia spesso viene detto da qualcuno che prende spunto da un'abitudine semplice e quotidiana: Saba, nel tornare a casa, attraversa con un gusto tutto particolare le strade interne della «città vecchia». La sua attenzione si concentra più che altro e principalmente sull'umanità che vive e si muove in quelle vie, sulla folla brulicante della gente povera e affaticata del quartiere, che gli appare come il «detrito» del grande porto.
Attraverso immagini di grande realismo, Saba ci restituisce la sincera genuinità di quelle esistenze: frequentatori di osterie o di case di tolleranza, un marinaio, un vecchio, una donna che litiga, un'altra che sembra impazzita d'amore. E la gente comune, gli «umili», come li definisce il poeta.L'umanità nelle vie di Trieste
Eppure, è proprio fra questi uomini e donne che popolano le vie di Trieste ma potrebbe trattarsi anche di qualunque altra città o paese che Saba ritrova se stesso, si sente in sintonia con l'umanità e, soprattutto, non più escluso dal mondo. Il tema del «fondere la sua vita a quella delle creature più umili e oscure» è particolarmente caro al poeta triestino e costituisce il nucleo centrale anche di questo componimento: Saba, infatti, definì Città vecchia come una delle liriche più intense e rivelatrici della sua poetica. In questa prospettiva, il mondo degli umili, che a molti potrebbe apparire meschino e perfino «turpe», diventa, invece, il luogo dove il poeta sente il significato più autentico dell'esistenza e purifica il proprio pensiero.
Struttura e significato della poesia
La poesia si può dire che è articolata principalmente in tre strofe più o meno lunghe, diverse da un punto di vista sintattico, che si susseguono in un "crescendo" di intensità a livello di significato.
Tale struttura consente di attribuire alle strofe rispettivamente una funzione di introduzione, di svolgimento e approfondimento dell'argomento, e infine di sintesi.
• Nella prima strofa, con un andamento volutamente narrativo, Saba presenta l'ambiente cittadino che attraversa sulla via di casa, cogliendone poche ma significative connotazioni, anche coloristiche (il «Giallo» di «qualche fanale»).
• Nella seconda strofa sono introdotte in rassegna le umili presenze umane la cui importanza sarà definita solo nell'ultima strofa.
- L'ultima strofa si può anche dire in qualche modo che contiene la chiave di lettura del testo poetico: soltanto fra gli «umili», il poeta si sente «in compagnia» e il suo animo si fa «più puro». Alla gente comune Saba attribuisce una sacralità che nella strofa precedente lo aveva portato a riferirsi a un «Signore», avvertito come presenza superiore. Il modo in cui si conclude la lirica è particolarmente significativo. L'ultimo verso, infatti, si chiude sulla parola «via» che, nella sua brevità, sembra voler esprimere il senso di fugacità che caratterizza l'esistenza umana: è un termine che "schiude" piuttosto che concludere, lasciando, quindi, un "finale aperto".
Domande da interrogazione
- Qual è l'ispirazione poetica di Saba nella sua poesia?
- Come Saba percepisce l'umanità nelle vie di Trieste?
- Qual è la struttura della poesia di Saba e il suo significato?
- Qual è il significato dell'ultimo verso della poesia di Saba?
Saba trae ispirazione dalle abitudini quotidiane, attraversando le strade della "città vecchia" di Trieste e concentrandosi sull'umanità che vi abita, descrivendo con realismo la vita delle persone comuni e umili.
Saba si sente in sintonia con l'umanità delle vie di Trieste, trovando un senso di appartenenza e autenticità tra le persone umili, che considera il nucleo centrale della sua poetica.
La poesia è articolata in tre strofe che seguono un crescendo di intensità, con una funzione di introduzione, svolgimento e sintesi, culminando nel riconoscimento della sacralità degli umili.
L'ultimo verso si chiude sulla parola "via", esprimendo la fugacità dell'esistenza umana e lasciando un finale aperto che invita alla riflessione.