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Concetti Chiave

  • "A Zacinto" di Foscolo è un sonetto composto da 14 versi endecasillabi, caratterizzato da un forte richiamo ai temi classici e alla sensualità espressiva.
  • Il poema esprime la nostalgia di Foscolo per la sua terra natale, Zante, vista come un luogo sacro e ideale, associato alla dea Venere e alla fertilità.
  • Le tematiche ricorrenti di Foscolo includono l'esilio, l'amore per la patria, il nichilismo e la ricerca della perfezione stilistica.
  • Foscolo utilizza la mitologia per glorificare la patria e il legame con figure classiche come Ulisse, rappresentando il suo destino di eterna lontananza dalla terra natia.
  • La bellezza e la poesia sono viste da Foscolo come mezzi per immortalare l'umanità e i suoi valori, in contrasto con la finitezza della materia e la disperazione nichilistica.

Indice

  1. Struttura e Temi del Sonetto
  2. Nostalgia e Bellezza di Zante
  3. Esilio e Destino di Foscolo
  4. Mitologia e Patria Sacra
  5. Nichilismo e Materialismo
  6. Eternità della Bellezza e Poesia

Struttura e Temi del Sonetto

A Zacinto di Ugo Foscolo è un sonetto di 14 versi, tutti endecasillabi, in quattro strofe: due quartine e due terzine. L'opera è scritta tra il 1802 è il 1803. È il sonetto X nell'edizione delle poesie foscoliane (include 12 sonetti e 2 odi). Il sonetto è pieno di temi classici e di sensualità espressiva: colori, sensi, cose viste con l'occhio– come le onde lucenti, le nubi limpide ed il verde delle fronde– e viste con la fantasia– come Venere che nasce dalle onde e Ulisse che si vede baciare la terra della patria.

Nostalgia e Bellezza di Zante

Il poeta esprime la sua solita nostalgia per la terra materna, Zante– ove passava 6 anni della sua infanzia– cantando la bellezza di quest'isola del mar Ionio Greco, dove Venere, dea di bellezza e d'amor, nacque e lei l'isola la rese, dal suo primo sorriso, benedetta e le sue sponde le rese fertili (feconde).

Esilio e Destino di Foscolo

Con la cessione di Zante muoiono anche le speranze di Foscolo per aver la sua patria ideale, immaginando che Zacinto è come una tomba di queste speranze: dice lui: "ove il mio corpo fanciulletto giacque" utilizzando un verbo che indica, in modo esplicito, la morte: giacere vuol dire star disteso.

Il poeta raffigura Zante, la madrepatria, attraverso il discorso con Tu come se fosse una madre entrambi nel senso fisico e spirituale, mentre lui, che eredita da Omero la poesia greca, tipica della tradizione, è il figliuolo fedele che ricerca sempre più del sostegno materno.

L'esilio e la lontananza dalla terra materna; l'amor per la patria e la nostalgia; la sofferenza costante da cui non si vede rifugio se non la morte; il nichilismo (per il pensiero materialistico); la bellezza che rende eterne le cose; l'eternità della poesia e per cui cerca della perfezione stilistica.

Nel Foscolo è chiaro il tono mitico: guarda indietro con lo scopo di glorificare il padre della cultura occidentale, il leggendario poeta Omero che narra, in una poesia celebre di esso, dell'eroe Ulisse le gesta. Ulisse è un cercatore per eccellenza cui Foscolo si sente legato per il comune destino di sventura, lontananza dalla patria e per il fatto di cercare la pace e la perfezione. Nello stesso tempo è differente il destino foscoliano che è questo di Ulisse, dati Ulisse ritorna, nella fine, nella sua Itaca e ne braccia la terra sacra. Nondimeno Foscolo non può mai più ritornare dove la sua infanzia era, bensì resta nell'esilio per il resto della sua vita, perché il destino lo prescrisse, lasciandolo venir sepolto in una terra straniera e lontana dove non potranno arrivare i suoi cari neanche potranno bagnare, le lacrime di essi, il proprio sepolcro.

Mitologia e Patria Sacra

È ovvio che Foscolo considera la patria una terra talmente sacra, ed egli usa la mitologia greca per esprimerlo dicendo che dal mar Ionio nacque Venere e benedisse le sponde di Zante, onde la terra natìa non è espressa soltanto come Patria del poeta, ma anche come terra degli eroi classici e del mito e come simbolo di un mondo di valori e di bellezza a cui non si allaccia l'uomo moderno corrotto.

Nichilismo e Materialismo

Foscolo non può credere all'immortalità dell'anima (poiché tutto va alla distruzione) sebbene egli ci voglia credere. Come lo si vede bene nell'Ortis, Foscolo è deluso storicamente da quella Patria immaginaria (ideale) che non riusciva a formarsi per cadere, infine, su uno stato d'animo nichilistico e pessimistico della non speranza: Il nulla eterno. Secondo Foscolo tutto l'universo si tratti di materia che non possa restare invariabilmente (il materialismo ispirato dal secolo dei lumi) ma si dissolva continuamente; l'uomo esista soltanto per resistere al ciclo del meccanismo del mondo; ci sia, però, una sola eternità nel mondo: è quella della sofferenza e della sventura. Tutti i suoi scritti includono queste idee di morte, di tombe, di oblio e di nulla: sono il nichilismo e la disperazione tipici di Foscolo.

Eternità della Bellezza e Poesia

Per il Foscolo è soltanto la bellezza che rende eterne le cose, visto che l'universo intero è fatto di una materia finita e per un ateo materialista è terribile naufragare nell'oblio senza fine né senso. Il passo è breve –egli vede– dunque, ci si può immortalare, insieme agli atti eroici, soltanto tramite i valori buoni e preziosi (come la bellezza, il patriottismo e anche il coraggio ad affrontare le sventure della vita e le offese del mondo– cose per cui Ulisse ha il proprio fascino. La poesia è, di conseguenza, un mezzo per immortalare i grandi dal rendere eterno il loro ricordo. Per cui Foscolo, il neoclassico, cerca sempre la perfezione dello stile,o il cosiddetto «Bello Ideale». La poesia avrebbe ancora un ruolo maggiore delle tombe, poiché sono materiali queste ultime e sopraffatte, pertanto, dai fattori del tempo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura del sonetto "A Zacinto" di Ugo Foscolo?
  2. Il sonetto "A Zacinto" è composto da 14 versi endecasillabi, suddivisi in due quartine e due terzine, ed è stato scritto tra il 1802 e il 1803.

  3. Come esprime Foscolo la sua nostalgia per Zante?
  4. Foscolo esprime la sua nostalgia per Zante cantando la bellezza dell'isola e ricordando i suoi anni d'infanzia trascorsi lì, associando l'isola alla nascita di Venere e alla sua benedizione.

  5. Qual è il significato dell'esilio per Foscolo?
  6. L'esilio per Foscolo rappresenta la perdita della patria ideale e la condanna a vivere lontano dalla terra natale, simboleggiando una tomba delle sue speranze e un destino di sventura.

  7. In che modo Foscolo utilizza la mitologia greca nel suo sonetto?
  8. Foscolo utilizza la mitologia greca per esprimere la sacralità della patria, associando Zante alla nascita di Venere e rappresentandola come una terra di eroi classici e valori eterni.

  9. Qual è la visione di Foscolo sull'eternità e la bellezza?
  10. Foscolo crede che solo la bellezza possa rendere eterne le cose, e attraverso la poesia cerca di immortalare i valori e gli atti eroici, poiché vede l'universo come materia finita destinata all'oblio.

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