Concetti Chiave
- Foscolo scrive l'Epistola a Vincenzo Monti durante un periodo di riflessione lungo le coste della Manica, tra il 1804 e il 1806.
- Il tono della lettera è discorsivo ma allusivo, con un significato duplice: evidente e più profondo, riflettendo un diverso stato d'animo.
- Nell'epistola, Foscolo si descrive come un poeta isolato, lontano dagli adulatori, amante della solitudine e sempre in fuga.
- La lettera-confessione esprime il desiderio di Foscolo per l'affetto sincero dell'amico, lontano dai falsi applausi del mondo.
- Foscolo critica il valore attribuito all'oro come unico "amico", evidenziando la sua ricerca di amicizie genuine e disinteressate.
Indice
Meditazione lungo le coste
Fra il 1804 e il 1806, il Foscolo trascorre due anni di meditazione lungo le coste della manica, a seguito di una spedizione francese contro l’Inghilterra.
Epistola a Vincenzo Monti
In questo periodo francese, si colloca l’Epistola a Vicenzo Monti, dal tono medio, piuttosto discorsivo, ma sottilmente allusiva. Infatti il significato del contenuto può essere duplice: quello di più immediata comprensione ed un secondo diverso e più profondo, con uno stato d’animo ben diverso. L’opera appare come una lettera-confessione, scritta in endecasillabi sciolti . Nella prima parte il Foscolo descrive se stesso che sta domando un cavallo a galoppare le onde e distingue in lontananza le montagne della nemica Inghilterra; nella seconda parte chiede comprensione e ricordo all’amico.
Riflessioni sulla solitudine
La figura del poeta che emerge dall’epistola è quella di un individuo lontano dagli adulatori, amante della solitudine aristocratica, sofferente nell’animo, di un poeta incorrotto e sempre fuggitivo, desideroso soltanto di lasciare i propri simili. Il Foscolo non descrive se stesso in primo piano come avviene nei Sonetti o nelle Ultime lettere do Jacopo Ortis. Nell’Epistola egli descrive se stesso dall’esterno ( d’Anglia le minacciate alpi salute……; cor che il fuggitivo Ugo accompagni)
Confessione e amicizia
Se fra i pochi mortali a cui io negli anni passati io fui caro qualcuno ti chiedesse notizie di Ugo – perché sarebbe cosa indegna della nostra amicizia il non aver nulla da dire – o che, o Monti; rispondi: - Egli trascorre la vita in una terra sterile non apre docile il solco ai raggi del sole, dimenticato da tutti; doma il cavallo affinché impari a galoppare fra le ionde e sulle dure rocce della Piccardia si dedica all’esercizio delle armi, e percorrendo il mare con lo sguardo saluta le montagne inglesi, terra nemica – [A seconda delle persone] mi sentirai benedire o provare compassione; tu a coloro che sono lieto di’ che sono felice e a coloro che soffrono, di’ che anch’io sono sofferente. Ognuno si nutre del proprio parere. Tu capisci come io viva in solitudine. E là dove, con le tempie incoronate come conviene ai poeti illustri, tu fai sacrifici in onore dell’Alighieri, concedi di parlare alla mia modesta voce, ascolta da ospite discreto il miei versi intonati con la voce pedestre di un Fauno.
Desiderio di affetto
Non desidero che mi renda propizio il favore dei potenti, né chiedo a te, o sommo cantore, applausi per i miei versi, ma soltanto un po’ di affetto che mi accompagni nel mio continuo fuggire di gente in gente. Si mostrerà allora falsa, O Vincenzo, quella crudele sentenza che ho sentito pronunciare da tanti uomini ma che ho letto soltanto in pochi libri (perché io vivo nutrendomi di pochi libri): l’amico unico è oro. In altre parole il concetto espresso è il seguente: Se tu poeta coronato, avrai un po’ di cuore per accompagnare nei suoi furori uno che è contrari alle corruzioni del mondo, riconoscerò come falsa quella massima che temo sin troppo vera “Amico unico è l’oro”. L’ho letta impressa sul volto di molti uomini, ma la trovai scritta su pochi libri
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico della "Meditazione lungo le coste"?
- Qual è il significato dell'"Epistola a Vincenzo Monti"?
- Come viene descritto il poeta nell'"Epistola"?
- Qual è il tema centrale della "Confessione e amicizia"?
- Cosa esprime Foscolo nel "Desiderio di affetto"?
Tra il 1804 e il 1806, Foscolo trascorse due anni meditando lungo le coste della Manica, durante una spedizione francese contro l'Inghilterra.
L'epistola ha un tono discorsivo e allusivo, con un significato duplice: uno immediato e uno più profondo, riflettendo uno stato d'animo diverso.
Il poeta è descritto come un amante della solitudine aristocratica, sofferente e incorrotto, desideroso di allontanarsi dai suoi simili.
Il tema centrale è la solitudine e il desiderio di essere ricordato e compreso dagli amici, nonostante la vita isolata e dimenticata che conduce.
Foscolo esprime il desiderio di affetto sincero, piuttosto che il favore dei potenti, e critica la massima che l'unico amico è l'oro.