Concetti Chiave
- Foscolo compose l'ode "A Luigia Pallavicini caduta da cavallo" nel 1800, pubblicandola due anni dopo.
- L'ode è ispirata da un incidente che deturpò il volto della nobildonna Luigia Pallavicini, conosciuta per la sua bellezza.
- Nonostante l'incidente, Luigia continua a vivere socialmente, coprendo il viso con un velo, mostrando grande forza d'animo.
- Foscolo esprime disappunto per la scelta di attività virili da parte di Luigia, preferendo che si fosse dedicata alla poesia.
- Lo stile dell'ode è ricco di riferimenti mitologici e figure retoriche, con un tono sublime ed elaborato.
Indice
La Composizione dell'Ode
Foscolo pubblicò quest'ode nel 1802, ma in realtà la compose nel 1800. Foscolo con quest'ode non raggiunge gli obiettivi che si era prefissato. Foscolo scrive quest'ode in occasione della sua permanenza a Genova.
L'Incontro con Luigia Pallavicini
A Genova infatti incontra la nobildonna Luigia Pallavicini, donna molto nota per la sua bellezza. Un giorno ella cadde da cavallo su una scogliera di Sestri Ponente. A causa di questo incidente si era deturpata il viso senza possibilità di rimedio. Lei però con molta forza decide di non rinunciare alla sua vita che aveva prima che avvenisse l'incidente. Infatti continua a partecipare alle feste. L'unica differenza è che si copre il viso con un velo. Foscolo colpito dalla sua forza le dedica quest'ode. Qui prevale la bellezza in quanto bellezza estetica. In quest'ode viene raccontato l'incidente che ha deturpato il viso della donna.
La Reazione di Foscolo
Ad un certo punto Foscolo esprime la sua rabbia, infatti la donna aveva deciso di dedicarsi ad attività virili, come andare a cavallo, piuttosto che alla poesia. Nella parte finale dell'ode Foscolo augura alla donna di guarire e di poter tornare, un giorno, alla sua bellezza originaria.
Stile e Riferimenti Mitologici
Nell'ode sono presenti molti riferimenti mitologici. Lo stile è particolarmente ricercato, ricco di figure retoriche e tendente al sublime.