Concetti Chiave
- La "Lettera Apologetica" di Foscolo, pubblicata da Mazzini nel 1844, ricostruisce i momenti di attacco e critica nella vita dell'autore.
- Foscolo giustifica la sua collaborazione con il governo austriaco, spiegando che fu una scelta strategica per guadagnare tempo durante anni difficili.
- L'autore affronta anche la questione di Praga, giustificando la mancata conclusione dell'opera per ragioni politiche e personali.
- Nell'opera si analizza il rapporto tra letterati e potere politico prima della caduta del Regno d'Italia, distinguendo tra lodi sincere e adulazioni.
- Foscolo riflette sul ruolo degli intellettuali come testimoni storici, un tema che sembra dedicare a sé stesso nel contesto dell'unità d'Italia.
Indice
La pubblicazione postuma e le critiche
Testo pubblicato postumo la morte di Foscolo, da Giuseppe Mazzini nel 1844.
E' un testo in cui Foscolo ricostruisce tutti i momenti della sua vita in cui è stato maggiormente attaccato e criticato, dalle polemiche milanesi agli ultimi anni dell'esilio inglesi.
Scelte politiche e collaborazioni
Scopo dell'autore è soprattutto chiarire e giustificare alcune sue fondamentali scelte politiche, come ad esempio quella di collaborare con il governo austriaco per la fondazione di una rivista letteraria.
La sua motivazione è che in quegli anni accesi e difficili, la scelta di scegliere la protezione austriaca fu fatta solo per temporeggiare, poiché sapeva che il suo destino era quello di allontanarsi dall'Italia.La questione di Praga e le giustificazioni
L'altra importante giustificazione autoapologetica riguarda il suo comportamento circa la questione di Praga, in quanto non portò a termine l'opera che discuteva gli eventi storici di quella infelice città adducendo come causa, motivi di ordine politico e personale.
Analisi del rapporto tra letterati e potere
Ancora, nell'Apologetica, affronta il tema della storia degli ultimi anni che precedettero la caduta del Regno d'Italia, soprattutto analizza il rapporto ambiguo tra i letterati e il potere politico. Pur mantenendo un duro giudizio su Bonaparte, ne riconobbe i meriti politico-militari distinguendo tra le lodi di che comprese la sua grande forza e le adulazioni di chi, invece, fu schiavo del potere.
Il ruolo dell'intellettuale e la memoria
Infine, nell'Apologetica, troviamo un passo importante in cui l'autore parla del ruolo dell'intellettuale come testimone della storia per tutti i lettori (molti critici suppongono ch'egli dedicò questo passo a sé stesso).
Divenuta l'Italia una nazione unita, i resti mortali di Foscolo vennero traslati, il 24 giugno 1871 dal cimitero di Chiswich alla chiesa di Santa Croce in Firenze, il "tempio" cantato nei Sepolcri che lo accoglie come poeta di altissima ispirazione civile e vero fondatore della letteratura nazionale.
Domande da interrogazione
- Qual è lo scopo principale del testo pubblicato postumo di Foscolo?
- Come Foscolo giustifica la sua collaborazione con il governo austriaco?
- Qual è il ruolo dell'intellettuale secondo Foscolo nell'Apologetica?
Il testo mira a ricostruire i momenti della vita di Foscolo in cui è stato maggiormente criticato, chiarendo e giustificando alcune sue scelte politiche fondamentali.
Foscolo giustifica la sua collaborazione con il governo austriaco come una scelta strategica per temporeggiare, consapevole che il suo destino era di allontanarsi dall'Italia.
Nell'Apologetica, Foscolo descrive l'intellettuale come testimone della storia, un ruolo che egli stesso sembra attribuirsi, sottolineando l'importanza della memoria storica.