Concetti Chiave
- Armida seduce i cavalieri cristiani mentre Goffredo organizza l'elezione del successore di Dudone per conquistare Damasco.
- Gernando, influenzato da Satana, sfida Rinaldo e lo accusa di superbia, ma Rinaldo lo uccide in un impeto d'ira.
- Goffredo vuole applicare la legge contro i duelli, ma Tancredi difende Rinaldo, che alla fine decide di lasciare l'accampamento.
- Nonostante l'incidente, Goffredo chiude la disputa sulla partenza di Rinaldo, mentre Armida continua la sua opera di seduzione.
- Un ambasciatore avverte Goffredo del pericolo della flotta egiziana, ma egli incoraggia i suoi uomini a confidare nell'aiuto divino.
Personaggi: Armida – Gernardo (successore dei re norvegesi) – Eustazio – Rinaldo – Tancredi – Goffredo – Guelfo (zio di Rinaldo) – Arnaldo (amico di Gernardo) – ambasciatore della flotta ligure
Indice
Intrighi e alleanze tra i cavalieri
Mentre Armida, con le sue lusinghe, sta attirando verso di lei i cavalieri cristiani, Goffredo decide che gli Avventurieri eleggano il successore di Dudone, ucciso dall’ Infedele Argante e che, a sua volta, l’eletto scelga i dieci Avventurieri incaricati di aiutare Armida nella riconquista di Damasco.
Eustazio, vedendo in Rinaldo un pericoloso rivale, lo vuole allontanare da Armida re, trattolo in disparte, gli promette tutto il suo aiuto per diventare capo degli Avventurieri, purché egli, una volta eletto, lo scelga tra i dieci che dovranno soccorrere la ragazza. Rinaldo, pur capendo i nascosti pensieri di Eustazio accetta anche perché in lui è più forte il desiderio di vendicare Dudone che non l’attrattiva verso Armida.Conflitto tra Rinaldo e Gernando
Si fa però avanti Gernando, discendente da re norvegesi, che non approva la nomina di Rinaldo come capo degli Avventurieri. Nel suo pensiero egli è condizionato dalla volontà di Satana che vuole portare fra i Crociati la discordia. Per raggiungere il suo fine, Gernando comincia a screditare pubblicamente il rivale accusandolo di superbia e di vanità ed incapace di ricoprire tale ruolo perché troppo giovane. Addirittura si reca nel luogo dove i cavalieri si stavano esercitando e rinnova le accuse contro Rinaldo. Costui, di fronte a tante parole oltraggiose, non sapendo più trattenersi, sguaina la spada e lanciandosi contro Gernando, lo uccide. Attratto dal tumulto, arriva Goffreddo e di fronte a lui, Arnaldo, amico di Gernardo, ricorda la legge che vieta ai Crociati di battersi in duello e domanda che Rinaldo sia, per questo, messo a morte.
La fuga di Rinaldo e le sue conseguenze
A favore di Rinaldo, interviene Tancredi ricordando i suoi meriti ed i suoi pregi e sostenendo che la legge non può essere uguale per tutti. Ma Goffredo non accetta la difesa di Tancredi e vuole applicare la legge, chiunque sia il colpevole, senza fare differenze. A questo punto Tancredi consiglia a Rinaldo di lasciare l’accampamento e di recarsi in Antiochia presso Boemondo, così quando arriverà l’esercito del re d’Egitto, i Crociati sentiranno la mancanza del suo valore. Rinaldo, che inizialmente era disposto a difendere la propria libertà anche le armi, si arrende ed accetta il consiglio dell’amico, fra l’altro esortato anche dallo zio Guelfo.
Dopo la partenza del nipote, Guelfo si reca da Goffredo il quale chiede che Rinaldo venga spontaneamente per chiedere perdono del delitto commesso. Guelfo prima difende Rinaldo in nome delle leggi dell’onore, poi informa Goffredo che egli ha lasciato l’accampamento, pronto, tuttavia, a punire con la spada chiunque intenda ancora oltraggiarlo. A tale notizia, Goffredo dichiara chiusa la contesa.
Intanto Armida continua la sia opera di seduzione, ma non riesce ad attirare a sé, né Goffredo, né Tancredi. Il primo disprezza ogni piacere mondano ed ha tutti i suoi pensieri rivolti a Dio, mentre il secondo non pensa che a Clorinda.
La scelta degli avventurieri e la minaccia egiziana
Intanto è arrivato il momento di scegliere i dieci avventurieri. Poiché tutti vorrebbero far parte della schiera dei dieci, Goffredo decide di tirare a sorte. Gli esclusi imprecano contro l’avversa sfortuna, ma molti decidono comunque di seguire la donna approfittando delle tenebre e fra questi anche Eustazio. Quando Goffredo si accorge della loro partenza viene assalito da un triste presentimento.
Mentre egli sta pensando al danno arrecatogli da tanti valorosi cavalieri, giunge un ambasciatore, inviato da Gugliemo Embrìaco, capo della flotta ligure, che sui occupava dei rifornimenti via mare per informarlo che la flotta egiziana sta arrivando e che i cavalli ed i cammelli sono stati presi d’assalto e depredati dei viveri che trasportavano per cui è urgente inviare dei guerrieri per proteggere le comunicazioni via mare. Questa notizia si trasforma in una minaccia di carestia, ma Goffredo rincuora i suoi uomini, ricordando che con l’aiuto di Dio, fino ad ora essi hanno superato tante difficoltà e non c’è motivo di temere di morire di fame.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Armida tra i cavalieri cristiani?
- Qual è la causa del conflitto tra Rinaldo e Gernando?
- Come reagisce Goffredo alla fuga di Rinaldo?
- Qual è la reazione di Goffredo alla partenza degli avventurieri?
- Qual è la minaccia rappresentata dalla flotta egiziana?
Armida cerca di attirare i cavalieri cristiani con le sue lusinghe, mentre Goffredo organizza la scelta degli Avventurieri per aiutare nella riconquista di Damasco.
Gernando, influenzato dalla volontà di Satana, disapprova la nomina di Rinaldo come capo degli Avventurieri e lo accusa pubblicamente di superbia e incapacità, portando Rinaldo a ucciderlo in un duello.
Goffredo, nonostante la difesa di Tancredi, vuole applicare la legge contro Rinaldo, ma alla fine dichiara chiusa la contesa dopo che Rinaldo lascia l'accampamento.
Goffredo è assalito da un triste presentimento quando scopre che molti cavalieri, esclusi dalla scelta, seguono Armida di nascosto.
La flotta egiziana rappresenta una minaccia di carestia, avendo attaccato i rifornimenti, ma Goffredo incoraggia i suoi uomini a confidare nell'aiuto di Dio per superare le difficoltà.