Concetti Chiave
- Rinaldo chiede perdono a Goffredo per aver ucciso Gernando e si impegna a liberare la selva incantata per i Crociati.
- Dopo aver ricevuto l'assoluzione divina, Rinaldo affronta incantesimi e creature magiche, riuscendo infine a spezzare l'incantesimo della foresta.
- Preparativi di guerra: i Crociati costruiscono macchine da guerra con il legname della selva, mentre gli Infedeli si preparano a difendere Gerusalemme.
- Goffredo pianifica l'assalto finale, mentre una colomba porta un messaggio che accelera i preparativi bellici.
- Durante la battaglia, i Crociati superano le difese nemiche, con apparizioni angeliche che annunciano la vittoria cristiana.
Personaggi: Rinaldo Goffredo Pier l Ermita Armida e le streghe Ninfe Gugliemo Embrìaco - Tancredi Vafrino, lo scudiero di Tancredi Eustazio gli spiriti di Udone, Ugone e Ademaro -
Indice
Rinaldo e il Perdono Divino
Rinaldo, incontrandosi con Goffredo, gli chiede perdono per aver ucciso Gernando e si dichiara pronto ad ogni riparazione. Commosso, Goffredo lo abbraccia, dandogli lincarico di liberare la selva dallincantesimo infernale per poter poi permettere ai Crociati di ricavare la legna necessaria per la costruzione delle macchine da guerra.Interviene Pier lErmita che esorta Rinaldo a chiedere perdono a Dio, prima di recarsi nella selva incantata. Rinaldo fa quindi atto di penitenza e dopo aver confessato le proprie colpe, ottiene lassoluzione. Poi, sempre su consiglio di Pier lErmita, si reca a pregare sul Monte Oliveto.
Il Viaggio di Rinaldo
Durante il cammino verso il Monte, Rinaldo ammira le bellezze del cielo notturno e quelle del primo mattino. Arrivato, si inginocchia e volgendo gli occhi verso lOriente, prega Dio affinché lo perdoni e faccia ricadere su di lui la sua grazia divina. Mentre sta pregando, la luce dellaurora illumina il suo elmo e le sue armi e nel contempo egli si sente accarezzato da una piacevole brezza mentre le gocce di rugiada trasformano la sua veste da color cenere in bianco candido.
La Selva Incantata
Ottenuto così il perdono di Dio, Rinaldo si avvia, baldanzoso, verso la selva incantata. La sensazione che prova attraversando la selva è molto piacevole: un sommesso mormorio del ruscello, dei suoni di organi e di cetre, un dolcissimo canto di uccelli, una soave armonia di Ninfe e di Sirene. Dovunque Rinaldo posa il piede scaturisce una fonte o germoglia un fiore.
La Trasformazione di Armida
Mentre leroe si guarda intorno per capire da dove provenga il coro di voci umane ed i suoni degli strumenti musicali, vede unampia radura in mezzo alla qaule si innalza un alto mirto. Rinaldo si dirige verso di esso ed improvvisamente numerose querce si fendono e da ognuna di esce una ninfa con le braccia nude, le vesti succinte e con le chiome sciolte che si mettono tutte a danzare intorno a Rinaldo al suono del liuto, della cetra o del violino. Mentre esse ballano, anche il mirto si fende per far uscire una donna bellissima che ha le fattezze di Armida. Essa si rivolge alleroe, lo invita a deporre lelmo e a concederle il suo amore come un tempo, ma Rinaldo è prudente e si avvicina al mirto per reciderlo. Allora la donna si stringe al tronco dellalbero gridando di uccidere lei piuttosto che la pianta che le è così cara. Rinaldo, incurante della preghiera, continua a colpire il mirto e a questo punto Armida si trasforma in un gigante dalle cento braccia ed impugna cinquanta spade e fa rintronare cinquanta scudi mentre le Ninfe si trasformano in altrettanti Ciclopi armati. Ma il giovane non si lascia intimorire e raddoppia i colpi contro il mirto, mentre tuoni e fulmini imperversano contro di lui. Alla fine, egli riesce a troncare il mirto che si rivela essere un noce, albero prediletto delle streghe. Allora, ad un tratto, cessano tutti gli incantesimi e la selva riprende il suo aspetto normale. Terminato il suo compito, Rinaldo si avvia verso laccampamento, mentre Pier lEremita annuncia che gli incantesimi hanno avuto fine e che leroe sta ritornando vincitore. Rinaldo, presentatosi a Goffredo. lo avverte che ormai gli operai potranno tranquuillamente recarsi nella selva per tagliare il legname necessario.
Preparativi di Guerra
A questo punto, in entrambi i campi, ci si sta preparando alla guerra. Gli operai cristiani dopo essersi recati nella selva e tagliati gli alberi necessari, sotto la guida di Guglielmo Embrìaco, costruiscono le macchine da guerra. Anche gli Infedeli si stanno preparando: costruiscono le macchine, rinforzano le mura e preparano materiale incendiario da lanciare contro i nemici.
L'Assalto Finale
Durante i lavori, una colomba inseguita da un falco si cala nel campo cristiano per rifugiarsi in grembo a Goffredo. Al collo essa reca un messaggio del re dEgitto che annuncia al re Aladino che fra pochi giorni lesercito egiziano sarà a Gerusalemme. La notizia della colomba viaggiatrice, fa sì che Goffredo affretti lassalto finale e per questa impartisce le seguenti disposizioni:
- Raimondo di Tolosa assalirà la città con una delle grandi torri dal lato sud;
- Goffredo, con unaltra torre, prenderà dassalto la città dal lato nord e poco lontano da lui Camillo eleverà la terza torre, facendo credere che è in questo punto che i Cristiani hanno convogliato tutte le forze
Raimondo propone di inviare un guerriero nel campo egiziano per conoscere limportanza dellesercito e capire le intenzioni degli Egiziani. Tancredi offre il suo scudiero, Vafrino, conoscitore di più lingue e molto abile nel cambiare voce e portamento.
La Battaglia Tremenda
Nel giorno che precede lassalto, Goffredo fa confessare e comunicare tutto lesercito poi ordina che il suo piano sia messo in esecuzione. Il mattino seguente inizia lassalto e la battaglia è tremenda. Questi sono gli scontri che vedono impegnati tutti: il re Aladino si oppone a Raimondo di Tolosa, Solimano si oppone a Goffredo e Camillo, che ha con sé Tancredi, ha contro Argante. Se gli arcieri cristiani lanciano frecce avvelenate e le macchine da guerra scagliano pietre, gli Infedeli non sono da meno, lanciando anchessi frecce, pietre e proiettili.
La Vittoria dei Crociati
I guerrieri cristiani formano una testuggine con i loro scudi, mentre Tancredi drizza unaltissima scala che gli permette di giungere sulle mura, nonostante che i nemici gli scaglino dardi e pietre. Gli Infedeli, alla vista di Tancredi, accorrono per farlo precipitare, ma non ci riescono, anzi si apre un varco e lascia passere tutti coloro che stanno salendo dietro di lui, fra cui Eustazio, fratello minore di Goffredo. Altrove la battaglia ha vicende alterne. La torre su cui si trova a combattere Goffredo è minacciata da una grossa trave di ferro, usata dai nemici come un ariete, le cui funi di sostegno, per fortuna, vengono tagliate da due grandi falci e la trave, di conseguenza, cade trascinandosi dietro armi, soldati e lembi di mura. Ismeno reagisce inviando del fuoco, ma un vento provvidenziale respinge le fiamme verso linterno della città ed esso viene travolto ed ucciso insieme a due maghe. È allora giunto il momento per Goffredo di far avvicinare la torre alle mura e gettare il ponte che Solimano accorre per tagliare. Il tentativo di Solimano è inutile perché improvvisamente compare la torre più piccola che lascia sbigottiti i Pagani. A questo momento a Goffredo appare l'arcangelo Michele per invitarlo ad osservare lesercito celeste giunto in soccorso dei Cristiani. Goffredo scorge Ugone che smantella le mura nemiche, Dudone che assale porta nord, il vescovo Ademaro che benedice i soldati ed infine le tre schiere degli Angeli che appaiono sotto forma di cerchi. Scomparsa la visione, Goffredo si rende conto che i Crociati stanno vincendo da ogni parte. Allora, dopo aver tolto di mano allalfiere il vessillo crociato, supera per primo il ponte; Solimano vedendo che nel frattempo Rinaldo sta seminando la strage, preferisce ritirarsi. Goffredo può così piantare il vessillo crociato sulle mura, fra le grida di gioia delle schiere. Quasi contemporaneamente, Tancredi riesce ad avere la meglio su Argante ed oltrepassa anchegli le mura. Soltanto dove si trova Raimondo la difesa risulta più strenua; alla fine, però, il re Aladino abbandona ogni difesa e si ritira. I Crociati entrano così vincitori nella città, facendo una grande strage ovunque.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Rinaldo nel contesto del perdono divino?
- Come si svolge il viaggio di Rinaldo verso la selva incantata?
- In che modo Armida si trasforma durante l'incontro con Rinaldo?
- Quali sono i preparativi di guerra dei Crociati e degli Infedeli?
- Come si conclude la battaglia finale e quale ruolo ha Goffredo?
Rinaldo chiede perdono a Goffredo per aver ucciso Gernando e si impegna a liberare la selva dall'incantesimo infernale, ottenendo il perdono divino dopo un atto di penitenza e preghiera.
Durante il viaggio, Rinaldo ammira le bellezze naturali e, dopo aver pregato sul Monte Oliveto, si sente purificato e pronto ad affrontare la selva incantata.
Armida si trasforma in un gigante dalle cento braccia mentre le Ninfe diventano Ciclopi armati, ma Rinaldo riesce a spezzare l'incantesimo abbattendo il mirto.
I Crociati, guidati da Guglielmo Embrìaco, costruiscono macchine da guerra, mentre gli Infedeli rinforzano le mura e preparano materiale incendiario.
La battaglia si conclude con la vittoria dei Crociati, Goffredo pianta il vessillo crociato sulle mura dopo aver ricevuto l'aiuto dell'esercito celeste e superato il ponte per primo.