Concetti Chiave
- Tancredi, un crociato, si innamora di Clorinda, una guerriera pagana, in un contesto di guerra e destino tragico.
- Clorinda, durante un'incursione notturna, viene scoperta da Tancredi, portando a un duello mortale tra loro.
- L'episodio rappresenta uno dei momenti più intensi del poema, mettendo in luce la complessità emotiva e ideale dei personaggi.
- Il duello richiama i poemi classici ma si distingue per la sua conclusione, dove Tancredi battezza Clorinda in punto di morte.
- Il tema dell'amore infelice e del destino inesorabile è centrale, concludendo con una promessa di un incontro spirituale.
Indice
L'amore tragico di Tancredi
Tancredi d'Altavilla, uno dei più valorosi crociati, si è innamorato di Clorinda, una guerriera pagana, quando si era fermata presso una fonte togliendosi l'elmo per bere: questo sentimento amoroso, rimasto sconosciuto e non ricambiato, è destinato a giungere a una fine patetica e tragica.
Il duello fatale
Durante una sortita notturna fatta allo scopo di incendiare una torre nel campo cristiano, Clorinda rimane fuori dalle porte di Gerusalemme, che sono state chiuse per il sopraggiungere dell'esercito nemico. Dopo essersi mescolata ai crociati, essa tenta di girare intorno alle mura per entrare nella città assediata da un'altra porta. Ma Tancredi l'ha notata e, credendola una dei tanti guerrieri nemici, la insegue. Clorinda, vistasi scoperta, si ferma e affronta l'avversario in un duello. Lo scontro, duro e crudele, si svolge in un luogo solitario, tra fitte tenebre, senza esclusione di colpi. Al comparire delle prime luci, dopo una sosta per le molte ferite che entrambi hanno subito, Tancredi colpisce a morte Clorinda. Sul punto di spirare, essa chiede al suo avversario di darle il battesimo, sicché Tancredi le toglie l'elmo per scoprire la fronte e riconosce in lei la sua amata.
Il destino dei personaggi
Questo episodio costituisce uno dei momenti più alti e intensi del poema. In esso si incrociano drammaticamente i destini di due personaggi, il paladino cristiano Tancredi e la guerriera saracena Clorinda. L'episodio è tale che, anche da solo, riesce a rappresentarci la complessità del mondo interiore, ideale ed emotivo, di Tasso.
Concezione della vita e dell'amore
Nella Gerusalemme liberata i personaggi, oltre ad avere una precisa connotazione psicologica, si qualificano anche per le loro passioni e i loro sentimenti e, soprattutto, mostrano di portare in sé un destino che guida inesorabilmente le loro sorti e condiziona gli esiti dei loro atti. Anche l'amore che nasce nel loro animo risulta drammaticamente rispondere a un cieco fato, tanto da non avere uno sviluppo positivo e da non poter dare alcuna felicità. L'amore si configura come un sentimento infelice, amaro, legato alla morte.
Differenze con i poemi classici
Il duello tra Clorinda e Tancredi richiama il modello dei duelli dei poemi classici, e in particolare quello altrettanto drammatico tra Ettore e Achille, e tuttavia se ne differenzia totalmente nella fase conclusiva: in tal modo non solo rappresenta un motivo poetico totalmente nuovo, ma soprattutto esprime la concezione della vita e dell'amore sviluppata dall'autore. Clorinda è rimasta fuori dalle mura della città, come è accaduto a Ettore, ed è ugualmente inseguita dal suo avversario, nonostante siano diversi i sentimenti che spingono Tancredi rispetto a quelli di Achille: mentre l'eroe acheo è animato dall'ansia della vendetta ed è assetato del sangue di Ettore, Tancredi cerca lo scontro perché ha individuato un guerriero pagano che già ha dato mostra di valore e che risveglia il desiderio agonistico del guerriero cristiano.
Il duello inizia con uno scambio di battute rapide e aggressive tra i due avversari, richiamando lo scontro verbale, caratterizzato da parole di sfida e minacce, con cui si avviano i duelli nei poemi classici. Segue il combattimento con le armi, che
si svolge soprattutto in modo ravvicinato e dimostra la competenza di maestro d'armi posseduta dal poeta.
L'incontro di anime
È la fase finale a contrapporre con decisione ai duelli antichi questo scontro, che si trasforma in un incontro di anime basato sull'adesione alla stessa fede religiosa. Mentre l'eroe classico risponde al proprio codice d'onore esultando sul corpo del caduto, Tancredi vive una personale e profonda sofferenza, fin quasi a morirne; poi, invece di spogliare il cadavere come gli eroi omerici, somministra il sacramento del battesimo e suggella questa drammatica storia di guerra e d'amore con la silenziosa promessa di un incontro più alto e duraturo di quello concesso ai mortali.
Domande da interrogazione
- Qual è la natura dell'amore tra Tancredi e Clorinda?
- Come si svolge il duello tra Tancredi e Clorinda?
- Qual è il destino dei personaggi nel poema?
- Come viene concepito l'amore nel poema "Gerusalemme liberata"?
- In che modo il duello tra Tancredi e Clorinda differisce dai poemi classici?
L'amore tra Tancredi e Clorinda è tragico e non ricambiato, destinato a una fine patetica e tragica, come descritto nel testo.
Il duello è duro e crudele, avviene in un luogo solitario e al buio, culminando con Tancredi che colpisce a morte Clorinda, solo per scoprire la sua identità quando le toglie l'elmo.
I destini di Tancredi e Clorinda si incrociano drammaticamente, rappresentando la complessità del mondo interiore ed emotivo di Tasso.
L'amore è visto come un sentimento infelice e amaro, legato alla morte e guidato da un destino inesorabile che non porta felicità.
Il duello si differenzia nella fase conclusiva, trasformandosi in un incontro di anime basato sulla fede religiosa, anziché seguire il codice d'onore classico.