Concetti Chiave
- La letteratura del Seicento è innovativa e sperimentale, abbandonando l'equilibrio rinascimentale per un linguaggio che esplora molteplici punti di vista e forme espressive inedite.
- Giovan Battista Marino è il principale esponente del barocco letterario italiano, noto per il poema "Adone" e la poesia lirica caratterizzata da invenzioni sorprendenti e artificiosità stilistica.
- Il barocco europeo si riflette anche nei poeti come Luis de Góngora y Argote e John Donne, che portano avanti una complessa rielaborazione dei motivi della lirica barocca.
- In Italia, Gabriello Chiabrera si distingue dai marinisti con uno stile più classico e musicale, pur mantenendo uno spirito seicentesco attraverso la sperimentazione metrica.
- Nel Seicento, il poema epico è prestigioso con opere come "Paradiso Perduto" di Milton, mentre il romanzo inizia a svilupparsi, segnando il futuro successo letterario.
Indice
Innovazione e sperimentazione nel barocco
la letteratura del seicento risulta in buona parte innovativa e sperimentale. Il barocco rinuncia all’equilibrio rinascimentale, al senso della misura e all’imitazione dei classici per ricercare un linguaggio che amplifichi i contorni della realtà (ora osservata da molteplici punti di vista) e che si serva di forme espressive inedite. Questa tendenza si riscontra un po’ in tutte le arti (letteratura, pittura, scultura, architettura, musica) e determina la produzione di opere spesso scenografiche, magniloquenti e, sul piano prettamente letterario, caratterizzate da un massiccio uso di figure retoriche.
Marinisti e la poetica del concettismo
In Italia, il principale rappresentante del barocco letterario è Giovan Battista Marino, celebre per il poema mitologico Adone e per una vasta produzione di poesia lirica. Tra i suoi seguaci, conosciuti come marinisti, spiccano Girolamo Preti, Claudio Achillini e Ciro di Pers. La lirica marinista si contraddistingue per l'uso di invenzioni sorprendenti e soluzioni stilistiche artificiose, in sintonia con la poetica del concettismo. Mentre i poeti del cinquecento avevano privilegiato contenuti idealizzati, espressi attraverso forme classiche e sempre misurate, quelli barocchi allargano il campo del poetabile anche a ciò che è brutto o strano, secondo lo spirito anticlassicista tipico del seicento. I marinisti, in particolare, si mostrano curiosi di tutti i più minuti aspetti della realtà, e per abbellire argomenti quotidiani e impoetici fanno largo uso di figure retoriche. L’iperbole, l’antitesi, l’ossimoro e soprattutto la metafora suscitano la meraviglia nei lettori e, ponendo in relazione cose anche molto distanti fra loro, rivelano i significati nascosti della realtà.
Influenze barocche in Europa
Ritroviamo il gusto barocco anche in alcuni poeti europei coevi, come lo spagnolo luis de góngora y argote e l’inglese john donne. Anche i sonetti di william shakespeare, autore noto principalmente per la sua produzione teatrale, costituiscono un’originale e complessa rielaborazione dei motivi della lirica barocca.
Chiabrera e la sperimentazione metrica
In Italia la lirica marinista rappresenta il modello dominante, tuttavia non è l’unica strada percorribile. Si discosta infatti dallo stile “concettoso” e retorico di marino e dei suoi seguaci la poesia di gabriello chiabrera, un autore che predilige forme classiche, ispirate alla produzione degli antichi lirici greci. A ben vedere, però, anche chiabrera rivela uno spirito profondamente seicentesco; lo dimostra per esempio la sua continua sperimentazione metrica alla ricerca di forme più musicali rispetto a quelle tradizionali. Barocca, inoltre, è la sua volontà di meravigliare i lettori, ma attraverso uno stile più sobrio e leggero rispetto a quello dei lirici marinisti.
Il poema epico e il romanzo
Il poema epico gode ancora di grande prestigio, come dimostrano da una parte il successo del paradiso perduto dell’inglese john milton, dall’altra, la parodia del genere fatta dal modenese Alessandro Tassoni nella secchia rapita . In quest’opera viene raccontata un’insignificante guerricciola tra modenesi e bolognesi per il possesso di un secchio di legno con un linguaggio alto e solenne: è proprio lo stridore tra forma e contenuto a produrre un effetto comico. Un genere che comincia a svilupparsi nel seicento, ma destinato a grande successo nei secoli successivi, è il romanzo.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della poetica barocca nel Seicento?
- Chi è il principale rappresentante del barocco letterario in Italia e quali sono le sue opere più celebri?
- Come si differenzia la lirica marinista rispetto alla poesia del Cinquecento?
- Quali poeti europei condividono il gusto barocco e come si manifesta nelle loro opere?
- Quali generi letterari godono di prestigio nel Seicento e come si evolvono?
La poetica barocca del Seicento è caratterizzata da un linguaggio che amplifica i contorni della realtà, l'uso di forme espressive inedite e un massiccio uso di figure retoriche, rinunciando all'equilibrio rinascimentale e all'imitazione dei classici.
Il principale rappresentante del barocco letterario in Italia è Giovan Battista Marino, noto per il poema mitologico "Adone" e una vasta produzione di poesia lirica.
La lirica marinista si distingue per l'uso di invenzioni sorprendenti e soluzioni stilistiche artificiose, ampliando il campo del poetabile anche a ciò che è brutto o strano, in contrasto con i contenuti idealizzati e le forme classiche del Cinquecento.
Poeti europei come Luis de Góngora y Argote e John Donne condividono il gusto barocco, che si manifesta nelle loro opere attraverso una complessa rielaborazione dei motivi della lirica barocca, come nei sonetti di William Shakespeare.
Nel Seicento, il poema epico gode di grande prestigio, come dimostrato dal "Paradiso Perduto" di John Milton e dalla parodia "La secchia rapita" di Alessandro Tassoni. Inoltre, il romanzo inizia a svilupparsi, destinato a grande successo nei secoli successivi.