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Concetti Chiave

  • La rivoluzione scientifica segnò la nascita della scienza moderna, separandola dall'autorità religiosa e integrandola con la matematica.
  • Copernico, Tycho Brahe, Keplero, Giordano Bruno e Newton furono figure chiave nell'evoluzione dell'astronomia e della matematizzazione dell'universo.
  • Galileo Galilei fu fondamentale nel liberare la scienza dall'influenza della Chiesa, introducendo il principio di Inerzia e l'uso del cannocchiale.
  • Galileo sosteneva la separazione tra scienza e religione, proponendo una reinterpretazione della Bibbia in base alle nuove conoscenze scientifiche.
  • Nella sua lettera a Cristina di Lorena, Galileo difendeva la teoria copernicana e il metodo scientifico, enfatizzando l'importanza dell'esperienza sensoriale e delle dimostrazioni logiche.

Indice

  1. La nascita della scienza moderna
  2. Contributi di Galileo Galilei
  3. La lettera a Cristina di Lorena
  4. Il metodo scientifico di Galileo

La nascita della scienza moderna

La rivoluzione scientifica (periodo che va dalla pubblicazione de “la rivoluzione dei corpi celesti” di Copernico a “i principi matematici della filosofia naturale” di Newton”) fu il periodo in cui nacque la scienza moderna che si staccò definitivamente dall’autorità religiosa e si amalgamò alla matematica. Inoltre si iniziò ad applicare alla scienza teorica la tecnica attraverso nuovi strumenti scientifici ed esperimenti. Il passaggio tra età medievale ed età moderna venne avviato dalla rivoluzione astronomica che ebbe come padre Copernico il quale pose il Sole al centro del sistema solare.

Contributi di Galileo Galilei

Altri importanti scienziati che contribuirono considerevolmente alla rivoluzione astronomica furono Tycho Brahe( fu il mediatore tra la teoria di Tolomeo e di Copernico), Keplero (matematizzò l‘astronomia),Giordano Bruno ( dimostrò filosoficamente l’infinità dell’universo) e Newton( matematizzò l’universo) Fu sicuramente grazie a Galileo Galilei se la scienza non fu più sottomessa dall’ingerenza della chiesa e dall’autorità culturale. Fu il fondatore della dinamica scientifica moderna: infatti grazie ai suoi studi di fisica introdusse il principio di Inerzia e la legge sul moto uniformemente accelerato. A lui si deve l’uso del cannocchiale come strumento scientifico e quindi all’invenzione del telescopio che utilizzerà per fare le sue 5 scoperte astronomiche:irregolarità della superficie lunare, scoperta di altre stelle dopo le stelle fisse, scoperta delle fasi di Venere, scoperta dei fenomeni di mutazione e alterazione di corpi celesti e la scoperta dei Satelliti di Giove. Fu il primo ad applicare la matematica alla fisica e ad introdurre il metodo della scienza. La sua mentalità scientifica e laica era speciale dal momento che visse in un epoca dove si credeva che la Bibbia fosse vera in tutte le sue affermazioni,comprese quelle riguardanti la scienza, essendo essa stata scritta sotto dettatura dello spirito santo. Galileo invece pensava che questo pensiero ostacolasse la scienza e danneggiasse la stessa religione che di fronte alle nuove scoperte scientifiche perdeva sempre più credibilità. Nelle lettere copernicane,scritte nel 1615, Galileo affronta il problema del rapporto tra scienza e religione. Lo scienziato credeva che queste due materie, operando in campi completamente diversi, dovessero essere indipendenti l’una dall’altra, così come la filosofia e la scienza. Inoltre egli credeva che essendo natura e religione derivate da Dio, esse non potessero contraddirsi e qualora ci fossero contraddizioni, esse non sono altro che apparenti e risolvibili attraverso la reinterpretazione della Bibbia in base alle conoscenza che si hanno.

La lettera a Cristina di Lorena

In queste lettere ne troviamo una particolarmente importante, la lettera indirizzata a Cristina di Lorena Granduchessa di Toscana, che può essere considerata un breve trattato teorico. In questa lettera Galileo tenta di dimostrare la veridicità della teoria copernicana e l’uso incorretto dei versi della Bibbia che non vanno intesi come prove scientifiche. I critici della teoria copernicana utilizzarono il racconto biblico di Josuè, il quale dopo aver vinto una battaglia in Israele chiese a Dio di fermare il Sole per poter rendere il giorno più lungo. Da questo racconto sembra che sia il Sole a girare attorno alla Terra ma la teoria copernicana afferma il contrario. Galileo tenta di dimostrare che quando si parla di fatti scientifici è legittimo reinterpretare la Bibbia che non contiene altro che verità, ma non bisogna prendere come vero il senso letterale perché gli scrittori delle sante scritture si dovettero adattare alla mentalità e alle conoscenze di popoli appartenuti ad un determinato periodo storico, e non troviamo traccia scritta di questo adattamento perche avrebbe confuso le deboli menti antiche. Invece per i dotti dell’epoca fu necessario che gli scrittori producessero i veri significati ed è questa la dottrina reale.

Il metodo scientifico di Galileo

In base a ciò quindi, Galileo disse che nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbero portare delle tesi basate sulla Bibbia e sull’autorità culturale, rappresentata da Aristotele e dagli aristotelici, ma tesi basate sull’esperienza dei sensi ,sottoposta al controllo della ragione, e sulle dimostrazioni necessarie. Per sensata esperienza Galileo intende l’esperienza dei sensi ossia il momento osservativo - induttivo della scienza che corrisponde al momento sperimentale del metodo scientifico mentre per dimostrazioni necessarie Galileo intende il momento ipotetico - deduttivo della scienza ossia i ragionamenti logici che si basano sulla matematica e la fase sperimentale con la quale la dichiarazione teorica diveniva scientifica. Quando non era possibile la verifica diretta si procedeva con gli esperimenti mentali cioè esperimenti teorici e immaginati dalla mente in condizioni ideali e perfette e che vengono concepiti con gli occhi della mente. Le sensate esperienze fanno riferimento alle dimostrazioni necessarie in quanto esse vengono rielaborate con un linguaggio matematico durante questa fase. Anche le dimostrazioni hanno bisogno dell’esperienze in quanto grazie ad essa nascono le ipotesi . Galileo per rafforzare la sua tesi utilizza il “principio di regolarità e uniformità della natura” secondo cui il corso della natura e inesorabile e immutabile e non dipende da leggi imposte dall’uomo a differenza della Bibbia che deve essere comprensibile a tutti. In base a ciò quindi quello che gli effetti naturali o la sensata esperienza ci pongono davanti agli occhi o le conclusioni tratte dalle dimostrazioni necessarie non vanno sottoposte al dubbio e neanche condannate dalla chiesa. Galileo conclude la sua lettera ricordando che le sacre scritture ci insegnano come si va in cielo mentre la scienza ci insegna come va il cielo; infatti la Bibbia essendo arbitra nel campo etico - religioso non contiene principi sulla natura ma solo verità sul destino ultimo dell’uomo. Il testo è abbastanza semplice dal momento che Madama Cristina non era una specialista in astronomia quindi Galileo usa termini che potevano essere capiti da chiunque avesse una base di istruzione. In questa lettera di Galileo c’è una prevalenza della coordinazione e fa un abbondante uso della punteggiatura per non mantenere nello stesso periodo lo stesso discorso. Si può notare che ogni volta che ricorre il tema delle sacre scritture, il termine viene accompagnato da aggettivi con in suffisso – mente o da aggettivi con il superlativo assoluto, come per rendere il significato più intenso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il contributo di Galileo Galilei alla nascita della scienza moderna?
  2. Galileo Galilei ha fondato la dinamica scientifica moderna, introducendo il principio di Inerzia e la legge sul moto uniformemente accelerato. Ha utilizzato il cannocchiale come strumento scientifico, portando a importanti scoperte astronomiche, e ha applicato la matematica alla fisica, promuovendo l'indipendenza della scienza dall'autorità religiosa.

  3. Come ha affrontato Galileo il rapporto tra scienza e religione?
  4. Galileo credeva che scienza e religione dovessero essere indipendenti, operando in campi diversi. Sosteneva che eventuali contraddizioni tra natura e religione fossero apparenti e risolvibili reinterpretando la Bibbia alla luce delle nuove conoscenze scientifiche.

  5. Cosa rappresenta la lettera a Cristina di Lorena nel contesto delle idee di Galileo?
  6. La lettera a Cristina di Lorena è un trattato teorico in cui Galileo difende la teoria copernicana e critica l'uso della Bibbia come prova scientifica. Sostiene che la Bibbia non dovrebbe essere interpretata letteralmente in ambito scientifico, poiché gli scrittori si adattarono alle conoscenze del loro tempo.

  7. Qual è il metodo scientifico proposto da Galileo?
  8. Il metodo scientifico di Galileo si basa sull'esperienza sensata e sulle dimostrazioni necessarie. L'esperienza sensata riguarda l'osservazione e l'induzione, mentre le dimostrazioni necessarie si riferiscono al ragionamento logico e matematico. Galileo utilizzava anche esperimenti mentali per verificare teorie in condizioni ideali.

  9. Come Galileo giustifica la reinterpretazione della Bibbia in ambito scientifico?
  10. Galileo giustifica la reinterpretazione della Bibbia affermando che essa non contiene principi sulla natura, ma verità sul destino ultimo dell'uomo. Sostiene che le scritture devono essere comprensibili a tutti, mentre la scienza si occupa di spiegare i fenomeni naturali attraverso leggi immutabili.

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