Concetti Chiave
- Giambattista Marino, nato a Napoli nel 1569, era noto per la sua natura estrosa e spregiudicata, che lo portò a problemi legali.
- Marino seguì la sua vocazione poetica, che lo costrinse a una vita errante e precaria, ma lo elevò come figura letteraria di rilievo.
- Nel corso della sua vita, si spostò da Napoli a Roma, Venezia e Torino, pubblicando opere come le "Rime" e la "Lira".
- Invitato in Francia da Maria de' Medici, pubblicò opere significative tra cui "Galeria", "Sampogna" e "Adone".
- Marino cercò sempre di porre poeti e personaggi illustri sullo stesso piano sociale, utilizzando la poesia come mezzo di riconoscimento.
- nacque a Napoli nel 1569;
- era una persona estrosa, spregiudicata, ed ebbe problemi con la giustizia;
- seguì la propria vocazione alla poesia e venne cacciato di casa; passò un'esistenza errabonda e precaria per le vie della città di Napoli; emerse come grande personalità letteraria;
- da Napoli si sposta a Roma fino ad arrivare nel 1602 a Venezia dove pubblica le sue "Rime";
- nel 1608 è a Torino dove tenta di entrare al servizio del duca Carlo Emanuele I (viene nominato cavaliere); ha una controversia contro un altro poeta di corte, Murtola: scrisse contro di lui dei sonetti satirici a cui quest'ultimo risponderà con dei sonetti offensivi;
- nel 1614 sempre a Torino pubblica le poesie della "Lira";
- nel 1615 Maria de' Medici lo invita in Francia dove pubblicò diverse opere: "Galeria" (1619), "Sampogna" (1629), "Adone" (1623)".
Con quest'ultima opera voleva superare la "Gerusalemme liberata", ma le due erano completamente diverse;
- ormai celebre, torna a Napoli dove muore nel 1625;
- lui cercò sempre di ottenere il riconoscimento che ponesse il poeta e i grandi personaggi della società del Seicento sullo stesso livello e fece questo tramite la poesia;
- era accolto e riverito nelle corti italiane, ma anche in quelle europee;
- la "novità" fu sua grande musa per i contenuti e le forme delle sue opere.