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Concetti Chiave

  • Giambattista Marino, nato a Napoli nel 1569, abbandona gli studi giuridici per dedicarsi alla letteratura e conduce una vita avventurosa.
  • Nel 1600 fugge da Napoli per accuse di falsificazione e pubblica le sue prime opere poetiche a Venezia e Roma.
  • Nel 1615 pubblica "La lira" e, dopo un periodo di carcere, si trasferisce alla corte di Luigi XIII in Francia, dove pubblica "L’Adone".
  • Marino è una figura chiave del Barocco italiano, noto per la poetica che mira a stupire e avvincere il lettore attraverso linguaggio e descrizioni straordinarie.
  • Il Marinismo, lo stile di Marino, è caratterizzato da forme retoriche sofisticate e una notevole musicalità e sensualità.

Indice

  1. La Vita di Giambattista Marino
  2. Carriera e Opere di Marino
  3. L'Influenza del Marinismo

La Vita di Giambattista Marino

Giambattista Marino nasce a Napoli nel 1569 da famiglia bolognese; avviato dal padre agli studi giuridici, li trascura per dedicarsi alla letteratura e conduce una vita scapestrata. Dal 1592 trova un’occupazione come segretario presso Matteo di Capua, principe di Conca.

Carriera e Opere di Marino

Nel 1600, costretto a fuggire da Napoli con l’accusa di aver falsificato documenti vescovili, vaga per l’Italia. Nel 1602 a Venezia Marino pubblica le prime due parti delle Rime; giunge quindi a Roma, come segretario del cardinale Pietro Aldobrandini. Nel 1608 si trasferisce a Torino, presso Carlo Emanuele I di Savoia e l’anno seguente subisce un’aggressione, per motivi di rivalità e gelosia, da parte del poeta Gaspare Murtola, col quale scambia sonetti satirici e polemici. Nel 1614 l’autore pubblica la terza parte delle Rime e tre prediche religiose, le Dicerie sacre; nel 1615 esce la raccolta poetica La lira. Dopo aver trascorso alcuni mesi in carcere per volere del duca Carlo Emanuele I, Marino si trasferisce alla corte del re di Francia Luigi XIII, dove viene accolto fastosamente; vi rimane fino al 1623, anno di pubblicazione a Parigi del suo capolavoro, L’Adone. Tornato a Napoli nel 1624. vi muore l’anno seguente.

L'Influenza del Marinismo

Nell’ambito del Barocco italiano, Marino è la figura più rappresentativa, artefice di una nuova poetica che si può efficacemente definire con un verso della Murtoleide: “È del poeta il fin la meraviglia”. Scopo della poesia è, secondo Marino, quello di stupire il lettoree avvincerlo a sé mediante il richiamo dello straordinario, che si realizza tramite geniali strumenti linguistici e un sontuoso descrittivismo. L’autore, quindi, pur attingendo ai poeti antichi e moderni, realizza con eccezionale abilità tecnica uno stile personale – definito Marinista – che si fonda sull’uso di forme retoriche raffinate (metafore, similitudini, iperbole, antitesi, climax) e su una notevole musicalità e sensualità.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali eventi della vita di Giambattista Marino?
  2. Giambattista Marino nacque a Napoli nel 1569, trascurò gli studi giuridici per la letteratura e condusse una vita scapestrata. Lavorò come segretario per Matteo di Capua e poi per il cardinale Pietro Aldobrandini. Fu costretto a fuggire da Napoli nel 1600 e visse in diverse città italiane prima di trasferirsi alla corte di Luigi XIII in Francia. Tornò a Napoli nel 1624 e morì l'anno seguente.

  3. Quali sono le opere principali di Marino e come si sviluppò la sua carriera?
  4. Marino pubblicò le prime due parti delle Rime nel 1602 a Venezia e la terza parte nel 1614. Tra le sue opere principali ci sono anche le Dicerie sacre e La lira. Il suo capolavoro, L’Adone, fu pubblicato a Parigi nel 1623. La sua carriera fu segnata da rivalità, come quella con Gaspare Murtola, e da un periodo di prigionia per volere del duca Carlo Emanuele I.

  5. In che modo Marino influenzò il Barocco italiano e quale fu il suo contributo alla poetica?
  6. Marino è una figura rappresentativa del Barocco italiano, noto per la sua poetica che mirava a stupire il lettore attraverso l'uso di strumenti linguistici geniali e un sontuoso descrittivismo. Il suo stile personale, definito Marinista, si basava su forme retoriche raffinate e una notevole musicalità e sensualità, contribuendo a una nuova poetica che enfatizzava la meraviglia.

Domande e risposte

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