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Concetti Chiave

  • Galileo Galilei rivoluziona il metodo scientifico fondando la conoscenza sulla verificabilità e l'esperienza empirica, piuttosto che sull'autorità di figure passate come Aristotele.
  • Promuove una visione laica della scienza, affermando che la verità deve essere continuamente verificata e conquistata attraverso la ragione.
  • Galileo crede che scienza e fede possano coesistere, poiché entrambe derivano da Dio e non sono intrinsecamente contraddittorie se correttamente interpretate.
  • Critica le interpretazioni letterali delle Sacre Scritture che contraddicono i risultati scientifici, sostenendo che la Bibbia utilizza metafore comprensibili a tutti.
  • Il suo stile di scrittura è chiaro e accessibile, utilizza il volgare per rendere la scienza comprensibile a un pubblico più ampio, spesso attraverso dialoghi e lettere.

Indice

  1. Galileo e la rivoluzione scientifica
  2. La scienza e la fede secondo Galileo
  3. Lo stile e la divulgazione di Galileo

Galileo e la rivoluzione scientifica

Galileo vede la necessità di cercare la verità tramite l'esperienza diretta e l'osservazione dei fenomeni, con Galileo la visione laica e scientifica del mondo acquista un impulso rivoluzionario. Mentre nel medioevo e nel Rinascimento la conoscenza della realtà si fondava sui testi di Aristotele, le opere di Galileo invece invitano a sviluppare un metodo che consiste nell'applicare il ragionamento matematico all'indagine scientifica. Grazie a questo metodo si apre il cammino che porta dal principio di autorità al principio di verificabilità ovvero una teoria non è vera per il solo fatto di essere stata elaborata e sostenuta da un'autorità come Aristotele, ma perché la sua veridicitá può essere empiricamente provata, cioè fondata sull'esperienza.

Galileo afferma che l'unica autorità che la scienza può riconoscere è la ragione, egli quindi critica l’ipse dixit (principio di autorità). Infatti tra il 500 e il seicento si registra una visione più laica dell'attività di ricerca scientifica. Galileo è il maggiore artefice di questo cambiamento epocale, infatti egli diceva che la verità non è data ma deve essere conquistata e sottoposta a una continua verifica.

Galileo concepisce la ricerca della verità come un lungo e faticoso cammino a cui debba affiancarsi la divulgazione del sapere, che deve essere fatta a un pubblico più ampio possibile.

La scienza e la fede secondo Galileo

Galileo crede che non ci sia contraddizione fra scienza e fede, infatti secondo lui sia le Sacre Scritture sia la natura derivano da Dio, quindi, derivando entrambe da Dio, sono entrambe veritiere e non possono contraddirsi a vicenda. Le eventuali contraddizioni che possono nascere derivano da un problema specifico, ovvero che alcuni teologi avrebbero interpretato male i testi sacri, creando un fraintendimento. A differenza della teologia che deve essere interpretata dai teologi, la scienza deve attenersi alle rigide leggi imposte da Dio alla natura e per questo può essere ancora più affidabile delle interpretazioni delle sacre scritture. Quindi la natura non ha bisogno di ulteriori interpretazioni ed è quindi più direttamente intellegibile, cioè sono direttamente comprensibili. C'è da dire inoltre che la Bibbia per essere più chiara si serve di immagini, semplificazioni e metafore che però se non vengono comprese possono ingannare i lettori più ingenui. Infatti Galileo rifiuta la dottrina copernicana proprio per una lettura superficiale della Bibbia. Inoltre esiste un passo biblico controverso, in cui è scritto che Dio fermò il sole per allungare il giorno. Per i teologi questi versi dimostrano che il sole gira intorno alla terra, infatti se il sole non fosse stato in movimento, Dio non avrebbe potuto fermarlo.

Galileo però contesta l'interpretazione dei teologi, affermando che l'autore del testo biblico nel descrivere questo miracolo ha voluto esprimersi usando termini comprensibili a tutti, anche se non conformi alla realtà dei moti celesti.

Quindi possiamo affermare che la Bibbia non va seguita alla lettera ma va appunto interpretata. Così si potrà capire che la Bibbia non contraddice i risultati della scienza e che quest'ultima può svilupparsi in autonomia senza mettersi contro la chiesa.

Lo stile e la divulgazione di Galileo

Lo stile di Galileo si differenzia da quelli del suo tempo, infatti egli possiede uno stile concreto, chiaro e raffinato e basa il suo modello su un elegante chiarezza su una cristallina perfezione: Egli inoltre decide di utilizzare il volgare perché ritiene che la scienza debba essere alla portata di tutti e debba raggiungere anche i ceti produttivi.

Infine, questo suo intento di ampliare il pubblico dei suoi lettori si può notare anche nella scelta dei generi usati: egli infatti preferisce il dialogo per far avere un'idea al lettore, ad esempio mette il metodo tolemaico contro un altro metodo, creando così un confronto che genera un'idea nel lettore. Egli inoltre utilizza anche l'epistola che secondo lui permette di superare barriere e confini e allo stesso tempo di presupporre la presenza di un interlocutore da sollecitare e convincere.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il metodo proposto da Galileo per l'indagine scientifica?
  2. Galileo propone di applicare il ragionamento matematico all'indagine scientifica.

  3. Secondo Galileo, quale autorità la scienza può riconoscere?
  4. Galileo afferma che l'unica autorità che la scienza può riconoscere è la ragione.

  5. Come Galileo concilia scienza e fede?
  6. Galileo crede che non ci sia contraddizione fra scienza e fede, in quanto entrambe derivano da Dio e sono veritiere.

  7. Perché Galileo rifiuta la dottrina copernicana?
  8. Galileo rifiuta la dottrina copernicana a causa di una lettura superficiale della Bibbia.

  9. Qual è lo stile di scrittura di Galileo?
  10. Lo stile di scrittura di Galileo è concreto, chiaro e raffinato. Egli utilizza il volgare per rendere la scienza accessibile a tutti.

Domande e risposte

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