Concetti Chiave
- L'Umanesimo del Quattrocento riscopre i classici greci e latini, promuovendo una nuova visione dell'uomo centrata sulla sua individualità e capacità di autodeterminazione.
- Contrapposto al Cristianesimo medievale, l'Umanesimo fonde l'eredità classica con idee cristiane, esaltando l'intelligenza e la creatività umana accanto alla spiritualità.
- Gli umanisti valorizzano le opere classiche come base per la formazione morale e civile, adottando un approccio critico e filologico per recuperare il loro significato originale.
- L'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci rappresenta l'uomo al centro dell'universo, mentre Pico della Mirandola esalta il libero arbitrio come elemento distintivo dell'essere umano.
- Il pensiero umanista vede l'uomo come artefice del proprio destino, mantenendo un rapporto con Dio più laico e basato sulla libertà individuale.
Indice
La Riscoperta dei Classici
La riscoperta dei classici greci e latini nel Quattrocento, operata dagli Umanisti, ha come conseguenza la formazione e la diffusione di nuove idee che ruotano tutte intorno ad una diversa visione dell’uomo.
Un primo aspetto importante è che la visione del mondo che aveva caratterizzato in modo classico viene a coincidere con quella dell’umanesimo.
Visione del Mondo Antico
Nell’Antichità l’esistenza umana aveva un valore solo perché collegata alla vita terrena. La morte era vista come un male inevitabile e l’oltretomba era considerato un luogo di dolore e di infelicità. L’uomo antico era molto attaccato ai beni terreni e a tutti gli aspetti materiali che il mondo era in grado di offrirgli. Questo non significa che l’uomo antico non avesse valori morali: egli era convinto che ognuno fosse artefice del proprio destino, indipendentemente dalla presenza di un fatto religioso.
Il Cristianesimo ha operato un grande cambiamento: le potenzialità umane hanno dei limiti, la vita terrena perde importanza poiché viene esaltata la vita spirituale, la vita eterna. Per questo motivo, la morte non è considerata la fine della vita, ma l’inizio di una vita vera, quella eterna.
Sintesi Umanista
Gli umanisti operano una sintesi fra il pensiero dell’Antichità e quello del Cristianesimo, fra la concezione cristiana de mondo e della vita e la tradizione classica. L’uomo è artefice del proprio destino, ma ha anche una naturale aspirazione per tutto ciò che è spirituale. La sua grandezza non consiste solo nel fatto che egli abbia un’origine divina, ma soprattutto nelle sue doti di intelligenza, di creatività e di padronanza delle proprie facoltà. Pertanto per gli umanisti, le opere classiche diventano una grande fonte di ispirazione, per cui se con la cultura medievale le Sacre Scritture costituivano l’unica base della cultura, la cultura umanistica si basa invece su tutte quelle opere di origine classica che venivano considerate indispensabili per la formazione sia civile che morale dell’uomo. Gli umanisti allora allo studio delle opere classiche con un interesse di tipo filologico, cioè facendo attenzione,in modo critico nei confronti del testo scritto, questo con lo scopo di riportare le opere antiche al loro significato originale che nel tempo era stato abbandonato se non modificato dagli amanuensi.
L'Uomo Vitruviano e Pico
L’uomo vitruviano e il pensiero di Pico della Mirandola costituiscono due esempi utili per capire la nuova visione del mondo.
L’uomo vitruviano, un disegno di Leonardo da Vinci, è una rappresentazione geometrica del corpo dell’uomo inscritto in una circonferenza e in un quadrato. Esso vuole simboleggiare l’idea dell’uomo che si trova al centro del mondo.
Nelle sue opere, Pico della Mirandola sostiene che l’uomo è l’unico essere vivente ad avere la possibilità di scegliere il proprio destino, cioè a poter essere artefice di se stesso. Pertanto, all’interno del Cosmo, esso occupa una posizione privilegiata: Dio gli ha dato il libero arbitrio con il quale l’uomo potrà operare le proprie scelte: egli può contare sulle proprie capacità intellettive, può assumersi le proprie responsabilità, plasmare, creare e scegliere la forma da dare alla propria vita. Pertanto il pensiero umanista non rifiuta la presenza della religione, bensì il rapporto con Dio è più libero ed acquista un taglio più laico.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della riscoperta dei classici nel Quattrocento?
- Come viene descritta la visione del mondo antico?
- In che modo gli umanisti hanno sintetizzato il pensiero antico e cristiano?
- Cosa rappresenta l'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci?
- Qual è il contributo di Pico della Mirandola al pensiero umanista?
La riscoperta dei classici greci e latini nel Quattrocento ha portato alla formazione e diffusione di nuove idee umaniste che hanno cambiato la visione dell'uomo.
Nell'antichità, l'esistenza umana era legata alla vita terrena, con la morte vista come un male inevitabile e l'oltretomba come un luogo di dolore, mentre l'uomo era attaccato ai beni materiali.
Gli umanisti hanno unito il pensiero dell'antichità con quello cristiano, valorizzando l'uomo come artefice del proprio destino e aspirante a ciò che è spirituale, basandosi su opere classiche per la formazione morale e civile.
L'Uomo Vitruviano rappresenta l'idea dell'uomo al centro del mondo, simboleggiando l'armonia tra le proporzioni umane e l'universo.
Pico della Mirandola sostiene che l'uomo ha il libero arbitrio e può scegliere il proprio destino, occupando una posizione privilegiata nel cosmo grazie alle sue capacità intellettive e alla libertà di plasmare la propria vita.