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Concetti Chiave

  • La produzione in versi durante il Quattrocento comprende opere in volgare e in latino, con il modello petrarchesco come riferimento.
  • I "canti carnascialeschi" erano componimenti metrici eseguiti durante il carnevale a Firenze, animando le strade con carri musicali.
  • Lorenzo il Magnifico rivitalizzò il genere dei canti carnascialeschi per ottenere il favore del popolo e abbellire la città.
  • Il "Trionfo di Bacco e Arianna" di Lorenzo è un esempio di canto carnascialesco, con riferimenti a figure mitologiche e riflessioni sul tempo.
  • Lorenzo promosse il mecenatismo, circondandosi di artisti e intellettuali come Leonardo, Michelangelo e Pico della Mirandola.

Indice

  1. Produzione poetica nel Quattrocento
  2. Canti carnascialeschi e Lorenzo il Magnifico
  3. Il Trionfo di Bacco e Arianna
  4. Lorenzo e il mecenatismo fiorentino

Produzione poetica nel Quattrocento

Naturalmente resta viva la produzione in versi per tutto il Quattrocento sia in volgare, secondo il modello petrarchesco, che in latino.

Canti carnascialeschi e Lorenzo il Magnifico

Al tempo dei Medici, nel periodo del carnevale, le strade di Firenze si animavano di carri che intonavano con accompagnamento musicale, componimenti caratterizzati dalla struttura metrica della ballata, detti “canti carnascialeschi” il quale fu praticato anche dalle più grandi personalità politiche. In realtà fu proprio il Magnifico che amava organizzare spettacoli e feste per guadagnarsi le simpatie del popolo e conferire splendore alla sua città, a favorire e rivitalizzare il genere, che aveva ormai assunto caratteri sempre più stereotipati e stantii.

Il Trionfo di Bacco e Arianna

Tra i canti carnascialeschi composti da Lorenzo ricordiamo il Trionfo di Bacco e Arianna. L’opera accompagnava e illustrava uno dei carri destinati a sfilare per le vie di Firenze, ispirato a figure mitologiche: il corteo si apriva con Bacco, il dio del piacere accompagnato dalla sua sposa Arianna. Dietro a questo impulso edonistico si cela la malinconia per l’inesorabile trascorrere del tempo, che consuma la bellezza e la giovinezza.

Lorenzo e il mecenatismo fiorentino

Lorenzo arriva al trono quando Firenze era ancora una repubblica e si sarebbe trasformata in una signoria solo nel 500. Anche lui esercita il mecenatismo circondandosi di persone famose come Leonardo, Michelangelo o filosofi come Pico della Mirandola e letterati.

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