Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Lorenzo Valla, umanista del XV secolo, è noto principalmente per la sua analisi critica della Donazione di Costantino, dimostrando la falsità del documento attraverso uno studio filologico.
  • Nei "Sei libri delle eleganze della lingua latina", Valla partecipa al dibattito sulla superiorità del latino rispetto al volgare, elogiando il latino come strumento di civiltà.
  • Valla sostiene che la diffusione del latino sia un'impresa superiore all'espansione dell'Impero Romano, arricchendo i popoli più della conquista militare.
  • Nonostante la caduta dell'Impero, la lingua latina è rimasta influente e duratura, continuando a regnare in molte parti del mondo conosciuto.
  • Valla esprime preoccupazione per la decadenza del latino, sottolineando l'importanza degli studi di eloquenza per preservarne la purezza e l'importanza culturale.

Indice

  1. Lorenzo Valla e le sue opere
  2. La superiorità della lingua latina
  3. Diffusione e valore del latino
  4. Decadenza e similitudini del latino

Lorenzo Valla e le sue opere

Lorenzo Valla è un umanista, vissuto nella prima metà del XV secolo.

Il suo nome è legato soprattutto a due opere:

• L’opuscolo La donazione di Costantino falsamente creduta tale poi confutata, nel quale, a seguito di uno studio filologico del testo molto approfondito dimostra che il documento comprovante la donazione di terre al papa era falso.

• L’opera Elegantiarum latinae linguae libri sex (= I sei libri delle eleganze della lingue latina), composto tra il 1435 et il 1444, con cui egli prende parte al dibattito sulla preminenza del latino e del volgare. Di questa opera, ora esamineremo la prefazione in cui elogia la lingua latina, vista come strumento di civiltà.

La superiorità della lingua latina

Da questa affermazione ne derivano altre, altrettanto importanti:

• gli antichi Romani coltivavano in modo ammirabile ogni genere di studi, promuovendo così sia le lettere che l’uso del latino. Chi non eccelleva nelle lettere non poteva nemmeno distinguersi nelle armi e ciò costituiva una spinta non di poco conto, verso l’emulazione

• a causa della superiorità della civiltà latina, la lingua si poté diffondere sia nel tempo che nello spazio. Nessun popolo dell’antichità riuscì a diffondere così la propria lingua. I Medi, gli assiri, i Greci hanno costruito dei vasti imperi (non certo come quello romano) però nessuno è mai diffondere la propria lingua quanto i Romani. Essa era uno strumento per educare le popolazioni nelle arti liberali, per insegnare le leggi, per aprire la strada ad ogni forma di conoscenza e quindi a renderli liberi da ogni forma di barbaria.

Diffusione e valore del latino

• Le diffusione della lingua latina deve essere considerata impresa superiore alla diffusione dell’Impero; la creazione di un impero sempre più esteso, comportava la sottomissione dei popoli con le armi ed equivaleva a togliere la libertà alle nazioni conquistate. Invece la diffusione del latino portava dei benefici ed arricchiva i popoli che la utilizzavano. Per dimostrare questo concetto, lo scrittore scrive che l’invenzione del vino non significò l’abbandono dell’acqua e la seta non eliminò l’uso della lata. Il latino viene metaforicamente comparato ad una pietra preziosa, incastonata in un anello d’oro; quest’ultimo non viene diminuito di valore e quindi deprezzato, bensì ci guadagna e diventa più prezioso.

Nello stesso modo, il latino aggiungendosi alle lingue volgari dette a queste ultime valore.

• La diffusione del latino è più duratura dell’impero ed esso ha resistito per molti secoli dopo la sua caduta. A causa dei tempi e della situazione contingente, l’Impero romano cadde, ma il latino ha continuato a regnare in tante parti del mondo [allora conosciuto]

Decadenza e similitudini del latino

• Purtroppo, la lingua latina sta attraversando un periodo di decadenza ed è necessario rispondere a questo momento di crisi con gli studi di eloquenza

Nel corso del testo, lo scrittore ricorre a frequenti similitudini per qualificare i pregi del latino:

• “lingua latina, messe ottima e davver divina, cibo non del corpo ma dell’anima”

• ”gemma incastonata in un anello d’oro”

• “Più soave di ogni nettare, più splendida di ogni seta, più preziosa di ogni oro e d’ogni gemma”

Domande da interrogazione

  1. Chi era Lorenzo Valla e quali sono le sue opere principali?
  2. Lorenzo Valla era un umanista del XV secolo, noto per "La donazione di Costantino" e "Elegantiarum latinae linguae libri sex", opere che dimostrano la falsità di un documento storico e discutono la preminenza del latino.

  3. Quali sono le ragioni della superiorità della lingua latina secondo Valla?
  4. Valla sostiene che la lingua latina era superiore perché gli antichi Romani eccellevano nelle lettere e nelle armi, diffondendo il latino come strumento di civiltà e conoscenza.

  5. Come viene descritta la diffusione del latino rispetto all'Impero Romano?
  6. La diffusione del latino è considerata superiore a quella dell'Impero Romano, poiché arricchiva i popoli e durava più a lungo, mentre l'impero si basava sulla sottomissione con le armi.

  7. Quali similitudini usa Valla per descrivere il latino?
  8. Valla descrive il latino come "messe ottima e davver divina", "gemma incastonata in un anello d’oro", e "più soave di ogni nettare, più splendida di ogni seta".

  9. Qual è la situazione attuale del latino secondo il testo?
  10. Il latino sta attraversando un periodo di decadenza, e Valla sottolinea l'importanza di rispondere a questa crisi con studi di eloquenza.

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