Concetti Chiave
- L'Umanesimo si caratterizza per il recupero della letteratura latina e greca, con principi di armonia, chiarezza, ed eleganza stilistica.
- Nel Quattrocento, le corti signorili, specialmente quella dei Medici a Firenze, furono centri culturali e politici di rilievo.
- Le Accademie, sostenute da principi o privati, diventarono importanti luoghi di incontro per gli intellettuali, evolvendosi in strutture più organizzate.
- Intellettuali e artisti divennero funzionari grazie ai mecenati, contribuendo al prestigio delle corti; tuttavia, molti cercarono di evitare l'influenza politica diretta.
- Emerse la figura dell'intellettuale cittadino, attivo negli apparati amministrativi, come gli umanisti nella cancelleria.
Indice
Recupero della letteratura classica
Gli antichi: modelli di vita, di valori, di cultura:
- La nuova concezione culturale era legata al recupero della letteratura latina e greca
- Principi costitutivi: armonia, senso della misura, chiarezza, eleganza dello stile, verità di valore universale
Firenze e Lorenzo il Magnifico
La Firenze di Lorenzo il Magnifico:
- Nell’Italia del Quattrocento le corti signorili furono centro per la vita politica e culturale, soprattutto a Firenze con i Medici, grazie a Cosimo il Vecchio
- Il principale esponente fu Lorenzo il Magnifico che dimostrò interesse per la letteratura in volgare, contribuendo allo sviluppo culturale
Sviluppo delle Accademie culturali
Le Accademie:
- Oltre alle corti signorili, si svilupparono i centri di cultura chiamate Accademie, luogo di incontro tra intellettuali
- Con tempo ebbero un’organizzazione più definita grazie al sostegno economico di principi o privati, nate all’interno di residenze nobiliari
Ruolo degli intellettuali nel Quattrocento
L’intellettuale cortigiano e l’intellettuale cittadino:
- Intellettuali, artisti e architetti diventarono funzionari amministrativi, di diplomatici grazie ai principi mecenati contribuendo al prestigio delle corti
- Ci fu una stretta collaborazione tra cultura e potere nella prima metà del Quattrocento, ma verso la metà del secolo l’intellettuale voleva allontanarsi dalla vita politica, per evitare diretto coinvolgimento
- Un’altra figura era l’intellettuale impegnato in apparati politico-amministrativi della città, quindi alla cancelleria salirono umanisti come Salutati