alan29
di alan29
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Concetti Chiave

  • Il Morgante di Luigi Pulci è un poema eroicomico composto da 28 canti, con un tono inizialmente comico che evolve in serio ed eroico.
  • L'opera mescola vari registri linguistici e tematici, includendo battute gergali e giochi di parole, rompendo con le convenzioni letterarie tradizionali.
  • Temi prevalenti includono l'assenza di una guida divina, il caos del fato, e il ribaltamento degli ideali eroici tradizionali, riflettendo una visione del mondo laica e antieroica.
  • La trama coinvolge personaggi come Orlando e Morgante in avventure che criticano i valori epici, evidenziando la frammentarietà della narrazione.
  • Gli eventi culminano nella battaglia di Roncisvalle, con il tradimento di Gano e la morte di Orlando, segnando un cambiamento nei temi del poema.

Indice

  1. Origini e pubblicazione del Morgante
  2. Stile e linguaggio del poema
  3. Temi e visione del mondo
  4. Trama e personaggi principali
  5. Episodi e conclusione del Morgante

Origini e pubblicazione del Morgante

Il Morgante di Luigi Pulci è un poema eroicomico in 28 canti che ha per protagonista il gigante Morgante. Il poema viene composto da Luigi Pulci su sollecitazione di Lucrezia Tornabuoni, la religiosissima madre di Lorenzo il Magnifico. I primi 23 cantari (o canti), in ottave, vengono pubblicati nel 1478 mentre il tono di questa parte è comico e parodico ed altri cinque cantari ancora verranno aggiunti da lì a poco e hanno un tono più serio ed eroico. La prima edizione completa di 28 cantari viene pubblicata a Firenze nel febbraio del 1483.

Stile e linguaggio del poema

Il poema di Pulci, legato alla tradizione toscana di poesia popolare, si ricollega alla tradizione dei cantari e della materia carolingia per realizzare una operazione fondamentalmente nuova, sia dal punto di vista tematico che da quello formale e linguistico. Il linguaggio impiegato nel poema è intriso di battute gergali, giochi di parole, mescolanze di registri (termini latini, scientifici, letterari, filosofici, tecnicismi, voci dialettali). All'interno dell'opera, circola una straordinaria varietà di temi e motivi. Ciò perché Pulci riteneva che la realtà fosse un grande guazzabuglio “mescolato di dolce e d'amaro e mille sapori vari”. Rappresentando questa componente multiforme del reale, il poeta intreccia realismo, gusto fiabesco, comicità e tragicità, in nome del trionfo senza freni e limitazioni di una fantasia creativa che ripudia ogni regola o convenzione letteraria, staccandosi nettamente dagli esempi tradizionali.

Temi e visione del mondo

Se nella tradizione epica ad essere celebrati sono temi ben definiti (l'eroismo nel ciclo carolingio, l'amore in quello bretone), nel poema pulciano l'unità tematica viene consapevolmente ripudiata anche all'interno del singolo episodio. Perciò accade spesso che si passi repentinamente dal tono comico a quello tragico nel giro di poche ottave. O, ancora, che un personaggio connotato in una certa maniera poi riveli all'improvviso aspetti inattesi della sua personalità. Tutto ciò scaturisce sostanzialmente dalla visione del mondo del poeta. La visione del mondo da parte del poeta possiamo dire che è laica (Dio non guida la storia e non interviene); caotica, poiché le vicende umane sono dominate dal capriccio del fato; e antieroica, come dimostra il processo di degradazione a cui sono regolarmente sottoposti quei paladini che erano stati virtuosi protagonisti di tanta letteratura epica. Nell'universo fantastico pulciano non esistono infatti gerarchie o contrapposizioni preconcette tra bene e male: tutto viene sfumato, travestito, e poi sottoposto ad un processo di smascheramento. In questo modo cadono tutti gli ideali del passato e a sopravvivere è la concezione, ormai rinascimentale, dell'uomo che tenta di costruire il proprio destino opponendosi ai capricci della fortuna.

Trama e personaggi principali

La trama dell'opera, a causa della sua frammentarietà, è difficilmente riassumibile. Essa ruota attorno alla fuga dei paladini dalla corte di un Carlomagno raggirato dagli intrighi orditi dal traditore Gano. Orlando, nipote di Carlo, parte alla ricerca di avventure dirigendosi verso la "Pagania", ossia le terre abitate dai Musulmani. Durante il viaggio si imbatte in tre giganti che tormentano un'abbazia retta da un suo cugino. Orlando uccide due dei tre giganti (Alabastro e Passamonte) e risparmia il terzo: Morgante. Questi, dopo essersi convertito al cristianesimo, diventa suo fedele scudiero e compagno in avventure straordinarie. Morgante è accompagnato dal mezzo gigante Margutte, che successivamente muore a causa delle risa provocate da una scimmia che indossa i suoi stivali. Nel frattempo anche altri paladini lasciano la corte di Carlo. Costoro, guidati da Rinaldo di Montalbano e Ulivieri, si mettono alla ricerca di Orlando. Dopo molte peripezie i cavalieri si riuniscono e, grazie all'aiuto decisivo di Morgante e del mago Malagigi, fanno grandi stragi di infedeli.

Episodi e conclusione del Morgante

In seguito apprendono che Gano è stato catturato dai giganti figli di Creonta e decidono di accorrere in suo soccorso, imbarcandosi su una nave. Prima di sbarcare Morgante viene però morso da un granchio e muore. I paladini, dopo averlo a lungo compianto, riescono a conquistare grazie al mago Malagigi la città in cui era tenuto prigioniero Gano e lo liberano. Alla fine tornano tutti a Parigi, ad esclusione di Rinaldo, il quale preferisce continuare la sua esistenza di cavaliere errante. A questo punto finisce il primo Morgante. Nei cinque cantari aggiunti nella seconda redazione l'attenzione si sposta sul conflitto tra Franchi e Arabi ed ha il suo punto culminante nella celebre battaglia di Roncisvalle e nella conseguente morte di Orlando a causa del tradimento di Gano che ordisce una trappola ai cavalieri di Carlomagno.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini e la pubblicazione del poema "Morgante"?
  2. Il "Morgante" di Luigi Pulci è un poema eroicomico composto su sollecitazione di Lucrezia Tornabuoni. I primi 23 canti furono pubblicati nel 1478, con un tono comico e parodico, mentre altri cinque canti, più seri ed eroici, furono aggiunti successivamente. La prima edizione completa fu pubblicata a Firenze nel febbraio del 1483.

  3. Come si caratterizza lo stile e il linguaggio del "Morgante"?
  4. Il poema di Pulci si distingue per il suo linguaggio ricco di battute gergali, giochi di parole e mescolanze di registri, tra cui termini latini, scientifici e dialettali. Pulci intreccia realismo, comicità e tragicità, rifiutando le convenzioni letterarie tradizionali.

  5. Qual è la visione del mondo espressa nel "Morgante"?
  6. La visione del mondo nel "Morgante" è laica, caotica e antieroica. Pulci rappresenta un universo senza gerarchie preconcette tra bene e male, dove gli ideali del passato cadono e l'uomo rinascimentale cerca di costruire il proprio destino contro i capricci della fortuna.

  7. Quali sono i personaggi principali e la trama del "Morgante"?
  8. La trama ruota attorno alla fuga dei paladini dalla corte di Carlomagno, con Orlando che parte per avventure e incontra il gigante Morgante. Morgante diventa suo fedele compagno, e insieme affrontano varie avventure. Altri paladini, guidati da Rinaldo e Ulivieri, si uniscono a loro dopo molte peripezie.

  9. Come si conclude il "Morgante"?
  10. Il poema si conclude con la morte di Morgante, morso da un granchio, e la liberazione di Gano dai giganti. I paladini tornano a Parigi, tranne Rinaldo che continua come cavaliere errante. Nei cinque canti aggiunti, il focus si sposta sul conflitto tra Franchi e Arabi, culminando nella battaglia di Roncisvalle e la morte di Orlando.

Domande e risposte

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