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Concetti Chiave

  • Il Morgante di Luigi Pulci si distingue per il suo spirito burlesco e giocoso, riprendendo la tradizione fiorentina dei cantari e la poesia comico-parodica, con un tocco di irriverenza verso il nobile e il sublime.
  • Luigi Pulci, amico di Lorenzo il Magnifico, influenzò la corte medicea con il suo umorismo, ma si allontanò a causa dei cambiamenti culturali promossi dall'Accademia platonica.
  • Il poema "Il Morgante" narra le avventure dei paladini di Carlo Magno, introducendo nuovi personaggi come il gigante Morgante e il mezzo gigante Margutte, mescolando episodi seri con vicende comiche.
  • L'opera presenta una narrazione frammentata e non unitaria, tipica dei cantastorie, con i paladini trattati in modo familiare e spesso buffonesco, arricchita da toni ironici e riferimenti a proverbi celebri.
  • La lingua del Morgante sfrutta il toscano parlato, integrato con latinismi e termini scientifici, caratterizzato da un'espressività deformante e vivace, tipica della poesia comico-parodica.

Indice

  1. L'influenza di Pulci e il Morgante
  2. Pulci e la corte medicea
  3. Struttura e temi del Morgante
  4. Caratteristiche stilistiche del Morgante
  5. Varietà di toni e linguaggio

L'influenza di Pulci e il Morgante

Rispetto alle opere di Boiardo e Ariosto, più vicino allo spirito dei cantari è il Morgante di Luigi Pulci che riprende gli intenti giocosi e burleschi della tradizione fiorentina. Oltre a riprendere la materia dei cantastorie, Pulci richiama le esperienze della poesia comico-parodica, con la deformazione caricaturale, le realtà più materiali.

Il racconto delle avventure cavalleresche include così anche un senso di irriverenza e di dissacrazione di ciò che è considerato nobile e sublime.

Pulci e la corte medicea

Amico di Lorenzo il Magnifico, il fiorentino Luigi Pulci fu legato per un lungo periodo alla corte medicea, sulla quale esercitò una notevole influenza culturale, con il suo umorismo bizzarro e giocoso e la sua deformazione burlesca. Tuttavia, fu poi costretto ad allontanarsene per il prevalere dei diversi orientamenti promossi dall’Accademia platonica.

La sua opera principale è il Morgante, un poema cavalleresco, e trae il titolo dal nome dell’omonimo gigante. Pulci dà una forma letteraria più degna al cantare popolaresco de l’Orlando, inserendo nelle precedenti leggende dei paladini di Carlo Magno degli episodi e dei personaggi nuovi.

Struttura e temi del Morgante

Il poema narra le avventure e gli amori di Orlando, Rinaldo e degli altri paladini. Questi episodi sono accompagnati dalle comiche vicende dell’ingenuo gigante Morgante e dell’astuto mezzo gigante Margutte. Il poema si conclude con la sconfitta di Roncisvalle e la morte di Orlando, causata dal tradimento di Gano, assieme alla punizione del traditore e alla morte di Carlo Magno.

Caratteristiche stilistiche del Morgante

L’opera, letta alla corte medicea, conserva i caratteri di una poesia destinata all’ascolto. Infatti, la narrazione non ha un disegno unitario: gli episodi scaturiscono in modo apparentemente casuale, e spesso si intrecciano gli uni con gli altri senza evidenti legami. Basandosi sulla narrazione dei cantastorie di piazza, Pulci propone la materia plebea ai nobili ascoltatori. I paladini qui vengono trattati con familiarità e spesso perdono la loro eroica dignità, degradandosi a livelli buffoneschi e furfanteschi. Inoltre, vi sono numerosi interventi dal tono ironico della voce narrante e riferimenti a novelle e proverbi celebri. Dunque, il Morgante si collega alla tradizionale poesia comico-parodica e fiorentina.

Varietà di toni e linguaggio

La materia cavalleresca dei giullari conferisce all’opera una grande varietà di toni, ora seri ed eroici, ora buffoneschi, ora patetici, ora fiabeschi. Nonostante ciò, questi elementi, tutti molto vari e discordanti, hanno un fondo serio e pensoso, che emerge a tratti nel poema.

Il piacere per la ricerca, per la varietà e per l’eccesso è presenta anche nella lingua utilizzata. Questa ha come base il toscano parlato, che è ricco di modi di dire vivaci ed espressivi, ma che include anche latinismi, vocaboli letterari, termini scientifico-filosofici.

Su tutto prevale il senso di deformazione. Infatti, la parola è assaporata in quanto strana, violentemente espressiva.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'influenza di Luigi Pulci e del suo poema "Morgante" rispetto ad altre opere cavalleresche?
  2. Il "Morgante" di Luigi Pulci si distingue per il suo spirito giocoso e burlesco, riprendendo la tradizione fiorentina e la poesia comico-parodica, con un senso di irriverenza verso ciò che è nobile e sublime, a differenza delle opere di Boiardo e Ariosto.

  3. Qual era il rapporto di Pulci con la corte medicea?
  4. Luigi Pulci era amico di Lorenzo il Magnifico e influenzò la corte medicea con il suo umorismo bizzarro, ma fu costretto ad allontanarsene a causa dei diversi orientamenti dell'Accademia platonica.

  5. Quali sono le caratteristiche stilistiche del "Morgante"?
  6. Il "Morgante" è caratterizzato da una narrazione destinata all'ascolto, con episodi apparentemente casuali e intrecciati, trattando i paladini con familiarità e toni ironici, collegandosi alla poesia comico-parodica fiorentina.

  7. Come si manifesta la varietà di toni e linguaggio nel "Morgante"?
  8. Il "Morgante" presenta una varietà di toni, da seri a buffoneschi, con un linguaggio basato sul toscano parlato, arricchito da latinismi e termini scientifico-filosofici, prevalendo un senso di deformazione e espressività.

Domande e risposte

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