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Concetti Chiave

  • Il trattato "De principe" di Giovanni Pontano promuove le humanae litterae nella formazione politica, scritto per il duca Alfonso di Calabria.
  • La prosa precettistica del testo offre consigli al giovane principe sulle virtù del buon governo, rientrando nel genere degli specula principis.
  • Pontano utilizza una struttura argomentativa, chiarendo il tema con metafore e confutando obiezioni sull'importanza delle lettere.
  • Le humanae litterae sono considerate essenziali per distinguere tra ciò che è utile e dannoso, sia moralmente che per la salute.
  • Gli umanisti, grazie alla loro conoscenza, sono spesso coinvolti nelle decisioni di governo, dimostrando l'utilità degli studi.

Il brano proviene del trattato di Giovanni Pontano De principe, dedicato al duca Alfonso di Calabria, figlio del re Ferrante, e pubblicato nel 1490 (ma scritto nel 1468). Il testo è un esempio della promozione delle humanae litterae anche nell’ambito socio-politico: esse diventano indispensabili negli studi, nella formazione e perfino nell’attività del sovrano.

Indice

  1. Carattere Precettistico della Prosa
  2. Struttura Argomentativa del Testo
  3. Importanza delle Humanae Litterae

Carattere Precettistico della Prosa

La prosa ha carattere precettistico: è mirata, cioè, a rivolgere al giovane principe consigli e indicazioni sulle virtù atte al buon governo. Il libro di Pontano appartiene, infatti, a pieno titolo al genere degli specula principis (letteralmente “specchi del principe”), di tradizione antica e largamente diffuso nel Medioevo. È lo stesso genere cui guarderà anche Il Principe di Machiavelli, sovvertendone tuttavia alcuni dei criteri fondanti.

Struttura Argomentativa del Testo

Il brano è dunque costruito per ammaestrare in modo efficace e persuasivo, per questo adotta la struttura tipica di un testo argomentativo. Dapprima si chiarisce il tema attraverso una metafora (l’esempio dei grandi è, per il giovane principe in formazione, come il sostegno fornito a un giovane albero) e il ricorso a un esempio illustre (il diletto e il profitto con cui Alfonso il Magnanimo ascoltava gli insegnamenti del Panormita). Quindi si passa a sgomberare il campo dalle possibili obiezioni: e cioè che non sia necessario imparare le lettere (rr. 14-16) o che esse non siano degne di un uomo (rr. 24-25). A ciascuna obiezione Pontano risponde attraverso il ricorso a domande retoriche (rr. 16-19 e 25-26) e all’esplicitazione delle prove e delle considerazioni che confutano le obiezioni.

Importanza delle Humanae Litterae

Le lettere e gli studi, osserva Pontano, sono quanto di più utile esista, perché essi ci insegnano che cosa sia per noi dannoso o che cosa giovevole, sia sul piano morale sia su quello pratico della salute. Lo studio e la conoscenza, inoltre, permettono di eccellere sugli altri uomini (fatto massimamente degno dell’uomo). A riprova di ciò l’autore evoca la figura e il ruolo degli umanisti: proprio loro («gli uomini forniti di dottrina», r. 26), in virtù del loro sapere, sono le persone più spesso coinvolte nelle gravi e importanti decisioni di governo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il carattere principale della prosa nel trattato di Giovanni Pontano?
  2. La prosa ha un carattere precettistico, mirato a fornire consigli e indicazioni al giovane principe sulle virtù necessarie per un buon governo, appartenendo al genere degli specula principis.

  3. Come è strutturato il testo per risultare efficace e persuasivo?
  4. Il testo adotta una struttura argomentativa, chiarendo il tema con metafore ed esempi illustri, e rispondendo alle obiezioni con domande retoriche e prove che le confutano.

  5. Perché le humanae litterae sono considerate importanti secondo Pontano?
  6. Le humanae litterae sono considerate utili perché insegnano cosa sia dannoso o giovevole, sia moralmente che praticamente, e permettono di eccellere sugli altri uomini, coinvolgendo gli umanisti nelle decisioni di governo.

Domande e risposte

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