Concetti Chiave
- Leonardo Bruni, noto come l'Aretino, fu cancelliere della Repubblica di Firenze e ammiratore delle "tre corone" fiorentine.
- Bruni si distinse per la sua produzione letteraria sia in volgare che in latino, grazie alla sua conoscenza del greco acquisita da Manuele Crisolora.
- Tradusse importanti opere di Platone e Aristotele in latino, contribuendo alla diffusione del pensiero classico.
- Scrisse Historiarum florentini populi libri XII, un'opera storica in linea con i canoni storiografici latini, e le Vite in volgare di Dante e Petrarca.
- Fu promotore degli studi delle lettere classiche, sottolineandone il ruolo nella formazione dell'uomo completo.
Indice
Leonardo Bruni: Vita e Carriera
Noto come l'Aretino, Leonardo Bruni nasce nel 1374 e muore nel 1444; fu cancelliere della Repubblica di Firenze, nel solco della tradizione di Coluccio Salutati. Suo grande ammiratore, coltivò la passione per le "tre corone" fiorentine.
Produzione Letteraria e Traduzioni
Il suo amore per la cultura lo fa avvicinare al mondo classico e, contemporaneamente, a quello volgare; la sua produzione, infatti, è sia in volgare che in latino. profondo conoscitore del greco, grazie all'insegnamento del maestro Manuele Crisolora, tradusse Platone e Aristotele in latino.
Opere Principali e Contributi
Per la sua città adottiva scrisse Historiarum florentini populi libri XII, secondo il canone storiografico latino; in volgare compose le Vite (1436) di Dante e Petrarca; dello stesso tema sono i Dialogi ad Petrum Paulum Histrum.
A lui si deve l'esaltazione degli studi delle lettere classiche, "studi di umanità perché formano l'uomo completo".