Concetti Chiave
- Lorenzo de' Medici, nato nel 1449, riceve una formazione universitaria ricca e diversificata, influenzata da studiosi come Giovanni Argiròpulo e Marsilio Ficino.
- Le opere giovanili di Lorenzo mostrano un intento parodico e comico-giocoso, utilizzando metri della tradizione volgare come l'ottava boccacciana e la terzina dantesca.
- Nel decennio successivo alla sua ascesa al potere, Lorenzo si ispira alla filosofia platonica e al classicismo volgare, passando da rime petrarcheggianti alla "teologia poetica".
- Lorenzo privilegia il sonetto per esprimere concetti filosofici neoplatonici, come visto nel suo Canzoniere e nel Comento sopra alcuni sonetti d’Amore.
- Pur concentrandosi sui sonetti, Lorenzo si dedica anche a esperimenti poetici come i Canti carnascialeschi, legati al carnevale fiorentino, e poemetti mitologico-narrativi.
Indice
Lorenzo de' Medici: Formazione e Prime Opere
Lorenzo de’ Medici, nato nel 1449, figlio di Piero di Cosimo de’ Medici e di Lucrezia Tornabuoni, assume il potere, di fatto, nel 1469 e lo tiene fino alla morte (1492). Riceve una ricca formazione universitaria, seguendo le lezioni del grecista Giovanni Argiròpulo, di Cristoforo Landino e di Marsilio Ficino; ma la prima fase della sua formazione, indirizzata dalla madre, è legata principalmente alla cultura in volgare. Le sue opere giovanili appartengono ai modi tipici della prima produzione della “brigata laurenziana”: mostrano un dichiarato intento parodico e comico-giocoso e utilizzano i metri della tradizione volgare, come l’ottava boccacciana e la terzina dantesca. Spicca, in questa produzione, un poemetto in ottave intitolato La Nencia da Barberino, che avrà una rapida e vasta fortuna .
Evoluzione Culturale e Filosofia Neoplatonica
Gli orientamenti della scrittura di Lorenzo mutano radicalmente nel corso del decennio successivo alla sua ascesa al governo della Signoria. Egli segue allora le linee totalmente alternative di un indirizzo culturale ispirato alla filosofia platonica e a un dotto classicismo volgare, fondato sui modelli di Dante e Cavalcanti. Alle rime giovanili, d’ispirazione petrarcheggiante, succede l’influsso della «teologia poetica», secondo i nuovi indirizzi critici e storico-letterari progressivamente assunti dalla “brigata laurenziana”. In questa seconda fase Lorenzo privilegia la forma-sonetto, in cui, nel giro di pochi versi, concentra i concetti filosofici della nuova prospettiva neoplatonica. Accanto alla raccolta del Canzoniere (elaborato tra il 1464 e il 1483), egli concepisce anche un Comento sopra alcuni sonetti d’Amore (1486): una selezione di sonetti dotata di un dettagliato commento in prosa, che delinea un itinerario allegorico dell’anima dalla bellezza sensibile al sommo bene.
Varietà Poetica e Fama del Magnifico
Pur privilegiando il sonetto, anche in questa seconda fase della sua produzione Lorenzo continua a praticare diverse esperienze poetiche. Influenzati dal modello di Poliziano e delle sue Stanze sono i poemetti in ottave di impianto mitologico-narrativo: le due Selve e soprattutto l’Ambra. La fama del Magnif ico resta però legata soprattutto ai Canti carnascialeschi, composizioni poeticomusicali in forma di ballata (da cui l’indicazione anche di Canzoni a ballo) legate alle circostanze festive del carnevale fiorentino. Celebre tra questi il Trionfo di Bacco e Arianna.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la formazione iniziale di Lorenzo de' Medici e come ha influenzato le sue prime opere?
- Come si è evoluta la scrittura di Lorenzo de' Medici nel corso del tempo?
- Quali sono le opere più celebri di Lorenzo de' Medici e come hanno contribuito alla sua fama?
Lorenzo de' Medici ha ricevuto una formazione universitaria ricca, influenzata da sua madre e da studiosi come Giovanni Argiròpulo, Cristoforo Landino e Marsilio Ficino. Le sue prime opere, caratterizzate da un intento parodico e comico-giocoso, utilizzano i metri della tradizione volgare, come l’ottava boccacciana e la terzina dantesca, con "La Nencia da Barberino" come esempio notevole.
Nel decennio successivo alla sua ascesa al potere, Lorenzo de' Medici ha adottato un indirizzo culturale ispirato alla filosofia platonica e al classicismo volgare, influenzato da Dante e Cavalcanti. Ha privilegiato la forma-sonetto per esprimere concetti filosofici neoplatonici, come dimostrato nel suo "Canzoniere" e nel "Comento sopra alcuni sonetti d’Amore".
La fama di Lorenzo de' Medici è legata soprattutto ai Canti carnascialeschi, composizioni poetico-musicali in forma di ballata, celebri per le festività del carnevale fiorentino, come il "Trionfo di Bacco e Arianna". Inoltre, ha continuato a esplorare diverse esperienze poetiche, influenzato da Poliziano, con poemetti mitologico-narrativi come le "Selve" e "l’Ambra".