Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La scena si svolge durante i festeggiamenti della Pentecoste, con Carlo Magno che organizza un torneo in tempo di tregua tra cristiani e saraceni.
  • Angelica, accompagnata da giganti e un cavaliere, arriva per sfidare i baroni, offrendo se stessa come premio al vincitore del duello con suo fratello.
  • Angelica è una figura centrale nel poema, incarnando sia una bellezza fatale che sconvolge i paladini, sia una maga che influenza la narrazione.
  • La comparsa di Angelica trasforma il torneo in una competizione amorosa, introducendo l'elemento erotico in un contesto cavalleresco tradizionalmente privo di amore.
  • Orlando, simbolo della cavalleria carolingia, si innamora di Angelica, segnando l'inizio di una trasformazione verso una follia amorosa che culminerà nell'Orlando furioso di Ariosto.

Indice

  1. Festeggiamenti e tregua cavalleresca
  2. Angelica e la sfida del torneo
  3. Le condizioni del duello
  4. Angelica: bellezza e magia
  5. Orlando e la sua riflessione interiore
  6. La follia d'amore di Orlando
  7. Consapevolezza e citazioni letterarie

Festeggiamenti e tregua cavalleresca

La scena ha luogo nel mese di maggio durante i festeggiamenti della Pentecoste. Carlo Magno ha indetto una giostra e si sta godendo lo spettacolo insieme ai suoi baroni accompagnate dalle loro belle dame. Pur nel mezzo di una feroce guerra di religione, non vengono a mancare le consuete regole della cortesia cavalleresca, condivise dai cristiani e dai saraceni; infatti, è stata dichiarata una tregua generale per dar modo di organizzare un torneo al quale partecipano tutti, da buoni amici. Secondo le loro usanze, i pagani assistono e mangiano accovacciati per terra.

Angelica e la sfida del torneo

Ad un certo punto compare una bellissima fanciulla scortata da quattro giganti e seguita da un cavaliere. Essa rivolge a Carlo Magno le parole seguenti:

O magnanimo signore, le tue virtù

E le imprese valorose dei tuoi paladini,

che sono conosciute su tutte le terre note

fino dove si estende il mare

mi fanno sperare che non siano state vane

le fatiche dei due pellegrini,

che sono arrivati in tuo cospetto dalla parte più remota del mondo

per onorare il tuo felice stato.

Per questo di faccio sapere,

in poche parole, la causa

che ci ha condotti al tuo torneo;

questo con me è Umberto dal Leone [in realtà si chiama Argalia]

nato da nobile casata,

cacciato ingiustamente dal suo regno:

io, che fui cacciata con lui,

sono sua sorella e mi chiamo Angelica.

A duecento giornate di cammino di là dal Don,

dove si trova il nostro regno,

ci sono arrivate notizie di te

della giostra e della grandiosa assemblea di queste nobili persone

e abbiamo saputo che come premio del valore mostrato

al vincitore non viene donata

né città, né gemme, né tesoro

ma soltanto una corona di rose.

Per questo, mio fratello ha deciso

di mostrare il suo valore,

nel luogo in cui è radunato il fior del fiore dei baroni,

ed affrontarli in duello uno ad uno :

e che sia pagano o cristiano, poco importa,

che lo venga a incontrare fuori città (=Parigi),

nel verde prato della Fonte del Pino

nel luogo detto “al Petron di Merlino”.

Le condizioni del duello

Ma che ciò sia fatto a queste condizioni

(ascolti bene chi ha intenzione di provarsi con lui)

Chiunque sia abbattuto da cavallo,

non possa in nessun altro nodo riprendere il combattimento

e senza fare opposizione sia suo prigioniero;

ma chi riesce a disarcionare Uberto,

avrà in premio la mia persona:

a questo punto, egli se ne andrà via con i suoi giganti.

Angelica: bellezza e magia

La comparsa di Angelica è la scintilla che dà il via al poema. Essa riassume due funzioni:

1) La donna fatale che con la sua bellezza sconvolge la vita dei paladini

2) La maga che con le sue arti gestisce il corso del racconto

Durante il poema, le due funzioni si alternano, ma in genere è dominante il potere della bellezza e non è certo per magia che la ragazza provoca l’innamoramento del paladino. Prima della comparsa di Angelica, Orlando era il simbolo coerente e senza macchia della cavalleria carolingia, ora la bellezza e quindi l’eros lo sta trasformando dimostrando la superiorità della materia bretone su quella carolingia. L’arrivo della fanciulla sovverte anche le regole del torneo: il vincitore non avrà in premio una corona di rose, ma la persona stessa di Angelica; in questo modo la situazione si orienta verso una sfera amorosa se non esplicitamente sessuale. Infatti essa si presenta come la remunerazione, in carne ed ossa di una gara. Pertanto, in sintesi, si può affermare, a giusto titolo che l’irruzione un po’ violenta di Angelica, nonostante le apparenze cortesi, rappresenta la forza irresistibile dell’eros in un mondo in cui fino ad ora non c’era posto per l’amore.

Orlando e la sua riflessione interiore

Finito il discorso, Angelica aspetta una risposta inginocchiata, mentre tutti guardano la fanciulla, con grande ammirazione. Orlando è fra questi: si è già perdutamente innamorato di lei e dentro sé rimprovera duramente la passione amorosa che lo sta avvolgendo. Questa è la sua riflessione interiore:

“Ah pazzo Orlando!” diceva nel suo cuore

“come ti lasci trasportare dall’istinto!

Non vedi l’errore che ti fa deviare dalla retta via,

e che ti fa commettere una mancanza così grave contro Dio?

Dove mi sta conducendo il mio destino?

Mi vedo preso e non posso essermi di aiuto;

io, che stimavo tutto il mondo un nulla,

sono vinto, senza d’uso di armi, da una fanciulla.

La follia d'amore di Orlando

All’Orlando innamorato, lasciato interrotto da Boiardo, farà seguito l’Orlando furioso dell' Ariosto, in cui il protagonista, non solo ricompare come innamorato di Angelica, ma finisce pazzo, per amore della ragazza (= ruolo negativo della amore che porta alla perdita del senno). Comunque, non occorre attendere Ariosto affinché Orlando diventi folle. Già all’inizio del poema del Boiardo, appena veduta Angelica, Orlando si chiama “paccio” e dichiara di essere preda di una voglia che lo trasporta fin dove non vorrebbe. Questa esclamazione e l’uso del termine “paccio” significa che la metamorfosi è già in corso. Egli è pazzo rispetto all’identità che gli ha sempre assegnato il ciclo carolingio e pazzo, quindi, rispetto al vecchio mondo della cavalleria, consacrato soltanto alle guerre contro saraceni. Una volta superato questo critico momento di passaggio, Orlando entrerà di diritto nel modo cortese dei cavalieri del re Artù.

Poi, Orlando continua:

Consapevolezza e citazioni letterarie

“Io non mi posso strappare dal cuore

La dolce vista del suo bel viso,

perché senza di lei mi sento morire,

e sento lo spirito vitale venire meno a poco a poco.

Ora non mi valgono né la forza, né il coraggio

Per combattere contro Amore, che già mi ha domato [come un cavallo];

la mia saggezza non mi serve a nulla,

perché il meglio lo vedo, ma mi appiglio al peggio.”

L’origine della futura follia di Orlando sta tutta in questa lucida consapevolezza del fallimento dei propri principi e valori, intrappolati in un sentimento amoroso difficilmente gestibile. L’ultimo verso – “ch’io vedo il meglio ed al peggior m’appiglio” - non è altro che una citazione del Petrarca tratta dal Canzoniere: “cerco del viver mio novo consiglio/, et veggio ‘l meglio, et al peggior m’appiglio”, a sua volta, traduzione del verso di Ovidio delle Metamorfosi: “Video meliora proboque,/dereriora sequor”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto dei festeggiamenti e della tregua cavalleresca?
  2. I festeggiamenti avvengono durante la Pentecoste, indetti da Carlo Magno, con una tregua generale tra cristiani e saraceni per permettere un torneo cavalleresco.

  3. Chi è Angelica e qual è il suo ruolo nel torneo?
  4. Angelica è una bellissima fanciulla che arriva con suo fratello Argalia per partecipare al torneo, offrendo se stessa come premio al vincitore che riuscirà a disarcionare suo fratello.

  5. Come influisce Angelica su Orlando e sul torneo?
  6. Angelica sconvolge la vita dei paladini con la sua bellezza, trasformando il torneo in una competizione amorosa, e provoca in Orlando una riflessione interiore e una follia d'amore.

  7. Qual è la riflessione interiore di Orlando riguardo al suo innamoramento?
  8. Orlando si rimprovera per essersi lasciato trasportare dall'istinto amoroso, riconoscendo che la sua passione lo allontana dai suoi principi e valori cavallereschi.

  9. Qual è il significato della follia d'amore di Orlando?
  10. La follia d'amore di Orlando rappresenta la sua trasformazione e il fallimento dei suoi principi, anticipando il tema dell'Orlando furioso di Ariosto, dove l'amore per Angelica lo conduce alla pazzia.

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