emma2423
Ominide
5 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Petrarca, nato nel 1304 ad Arezzo, vive un'infanzia segnata dall'esilio del padre e viaggi in Europa, che lo rendono un intellettuale cosmopolita.
  • Appassionato del mondo antico, Petrarca si dedica alla riscoperta di opere classiche, scrivendo prevalentemente in latino classico e distaccandosi dalla tradizione religiosa medievale.
  • Nonostante studi di giurisprudenza a Montpellier, Petrarca abbandona tale percorso per dedicarsi alla letteratura, criticando spesso la corruzione della curia romana ad Avignone.
  • Nel 1341 viene incoronato poeta da Roberto d'Angiò, un riconoscimento che sancisce la sua fama come il più grande poeta vivente dell'epoca.
  • Petrarca affronta crisi personali e perdite significative, mantenendo sempre uno spirito cosmopolita che lo porta a non identificarsi con una singola città ma con l'Italia e il mondo intero.

Indice

  1. Le origini e la formazione di Petrarca
  2. La passione per la letteratura e la cultura antica
  3. Il trasferimento in Francia e gli studi
  4. Il rapporto conflittuale con Avignone
  5. L'incoronazione poetica e la crisi personale
  6. L'incontro con Boccaccio e la fine della vita

Le origini e la formazione di Petrarca

Petrarca nasce nel 1304 ad Arezzo da un padre fiorentino guelfo bianco, esiliato da Firenze nelle stesse circostanze di Dante. La sua vita è piuttosto movimentata, infatti ha soggiornato in vari luoghi durante la sua vita. Oltre alle città italiane, aveva viaggiato molto anche nel resto d’Europa e per questo può essere indicato come intellettuale cosmopolita.

La passione per la letteratura e la cultura antica

Diventa presto famoso e infatti viene spesso chiamato alle corti italiane e d’Europa. Ama viaggiare per un motivo particolare: può andare in giro nelle biblioteche dei palazzi e dei monasteri alla ricerca di antichi manoscritti. Petrarca ama moltissimo il mondo antico e si impegna per tutta la vita a ritrovare opere che nel medioevo erano state dimenticate (perché non avevano significati religiosi). Petrarca è felice di riportare queste opere alla luce, perché ama il mondo antico per quello che era e quindi non per com’era interpretato dal mondo religioso, come faceva Dante. Non considera la cultura pagana inferiore a quella cristiana ma capisce che va studiata e considerata in sé. Scrive moltissime opere, quasi tutte in latino classico (non quello medievale ma in quello degli autori che lui amava, a differenza di Dante).

Il trasferimento in Francia e gli studi

Nel 1312 la famiglia si trasferisce nella Francia meridionale, a Carpentras, e studia a Montpellier perché dal 1309 lì era presente la curia romana. La corte papale era dunque stabilita ad Avignone e quindi si trasferisce nella Provenza. Il padre di Petrarca va a lavorare ad Avignone presso la curia papale e avrebbe voluto che il figlio seguisse studi di giurisprudenza, quindi Petrarca per un po’ la studia ma senza nessun entusiasmo, dato che molto presto scopre di amare la letteratura.

Il rapporto conflittuale con Avignone

Nel 1326 il padre muore e Petrarca torna ad Avignone e si dedica esclusivamente alla letteratura, diventando subito molto conosciuto. Il suo rapporto con Avignone è principalmente conflittuale: a volte si sente profondamente a disagio perché nota e critica la corruzione della curia romana. Varie volte si allontana e poi ci ritorna ma risiede soprattutto a Valchiusa, una casetta in mezzo alla natura dove si rifugia per stare lontano dalla vita cittadina.

L'incoronazione poetica e la crisi personale

Il 1341 è un anno fondamentale nella vita di Petrarca perché in quell'anno lui viene esaminato da Roberto d’Angiò re di Napoli (re molto colto ed intellettuale) che, siccome Roma e Parigi avevano offerto la laurea poetica a Petrarca, decide di esaminarlo. Un paio di mesi dopo, Roberto d’Angiò lo incorona poeta, riconoscendolo come il più grande poeta vivente dell’epoca. La corona che veniva posta sulla testa del poeta era d’alloro, in quanto è il simbolo della gloria poetica ed intellettuale.

Petrarca in realtà era sempre molto insoddisfatto e nel 1343 va incontro a una profonda crisi, a causa della conversione a monaco del fratello minore Gherardo. Per tutta la vita Petrarca lo ammirerà perché era dotato di una fortissima volontà, al contrario di Petrarca che credeva di avere una volontà molto debole (avrebbe voluto essere cristiano ma non aveva la fede in quanto era molto attratto da tutto ciò che era bello nella vita).

Si ferma a Parma mentre stava andando a Roma per sostenere l’impresa di Cola di Rienzo che si era fatto nominare tribuno della plebe e voleva restaurare la repubblica romana. Si tratta di un’impresa destinata al fallimento, che appunto fallisce infine, non facendo arrivare Petrarca a Roma. La sosta è importante perché mentre è a Parma nel 1348 gli arriva la notizia della morte per peste della donna da lui amata e celebrata, Laura, e del cardinale Giovanni Colonna, caro amico che l’aveva sostenuto.

L'incontro con Boccaccio e la fine della vita

Nel 1350 passa da Firenze e conosce Boccaccio, che più e più volte gli chiederà di trasferirsi a Firenze ma Petrarca rifiuta sempre perché non si sente fiorentino. Si sente piuttosto appartenente all’Italia e si sente un cosmopolita, ossia un cittadino del mondo.

L’ultimo periodo della sua vita Petrarca lo trascorre in un luogo naturale, simile a Valchiusa, ad Arquà, vicino a Padova sui colli Euganei. Infine, muore nel 1374.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini e la formazione di Petrarca?
  2. Petrarca nasce nel 1304 ad Arezzo da un padre fiorentino guelfo bianco esiliato. La sua vita è movimentata e cosmopolita, avendo soggiornato in vari luoghi d'Europa.

  3. Qual è la passione principale di Petrarca e come la coltiva?
  4. Petrarca ha una grande passione per la letteratura e la cultura antica, che coltiva viaggiando per biblioteche alla ricerca di manoscritti antichi, scrivendo opere in latino classico.

  5. Come si sviluppa il rapporto di Petrarca con Avignone?
  6. Il rapporto di Petrarca con Avignone è conflittuale; critica la corruzione della curia romana e si rifugia spesso a Valchiusa per allontanarsi dalla vita cittadina.

  7. Qual è l'importanza dell'incoronazione poetica per Petrarca?
  8. L'incoronazione poetica nel 1341 da parte di Roberto d'Angiò è fondamentale, riconoscendolo come il più grande poeta vivente e simbolo di gloria poetica e intellettuale.

  9. Qual è il legame tra Petrarca e Boccaccio?
  10. Petrarca incontra Boccaccio nel 1350 a Firenze, ma rifiuta di trasferirsi lì, sentendosi più un cittadino del mondo che fiorentino.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community