Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Agostino critica Francesco per essersi lasciato distrarre dall'amore e dalla gloria, considerandole "due catene" che allontanano dalla ricerca di Dio.
  • Petrarca nel III libro del Secretum rigetta le idee estetiche medievali, opponendosi al misticismo neoplatonico e alla nozione moralistico-pedagogica dell'arte.
  • Francesco difende l'amore per Laura, sostenendo che la sua bellezza rappresenta una scintilla della bellezza divina, avvicinandolo a Dio.
  • Agostino contesta la concezione di Francesco, affermando che l'amore per le cose terrene, come Laura e la poesia, distoglie dal perseguire la virtù.
  • Petrarca riconosce l'incompatibilità tra poesia profana ed etica cristiana, suggerendo che la bellezza non può conciliarsi con il bene.

Indice

  1. Contesto
  2. Sintesi del brano
  3. Analisi dettagliata
  4. La soluzione possibile

Contesto

Dopo aver accusato Francesco di non aver desiderato abbastanza intensamente la propria salvezza e di aver passato in rassegna le colpe di cui egli si è macchiato nella corso della sua vita, nel III libro Agostino concentra la sua requisitoria e le sue argomentazioni sulle “due catene” che ancora gravano sull’animo del poeta: l’amore e la gloria. Entrambe queste passioni, che Francesco definisce i due ideali più luminosi, che rischiarano la sua anima, secondo Agostino, invece distolgono l’uomo dalla ricerca di Dio. Dopo averlo rimproverato di aver amato il corpo e non l’anima di Laura e dopo aver argomentato contro la tesi, per altro stilnovistica, secondo cui l’amore per Laura sarebbe un mezzo per amare Dio, Agostino cerca di dimostrare a Francesco che il suo traviamento morale è tutt’uno con l’amore per la donna da lui celebrata, che questo amore fu ed è colpevole ed è causa per lui di infiniti affanni. Ma Francesco, alla fine, pur ammettendo le ragioni di Agostino, riguardo alla colpevolezza e alla vanità dell’amore per la gloria terrena, dichiara apertamente di non poterne fare a meno.

Sintesi del brano

Nel brano, Petrarca rifiuta le principali idee estetica del Medioevo.; infatti il III libro del Secretum può essere letto come una dichiarazione poetica e nel contempo una riflessione estetica. Il Petrarca mostra, implicitamente, di rifiutare sia il concetto di poesia e di arte che si ispira al misticismo neoplatonico, sia la nozione moralistico-pedagogica su cui si fondano le principali idee estetiche del Medioevo.

Analisi dettagliata

Petrarca rifiuta anche il concetto di amore come “scala” per salire fino a Dio. Parlando dell’amore che lo ha legato e ancora lo lega a Laura, il Petrarca fa ripetutamente dire a Francesco il principio secondo cui Laura sarebbe stata per lui un tramite per raggiungere Dio, poiché essa era depositaria, in virtù della propria bellezza, di una sorta di scintilla della bellezza di Dio. Ad esempio, all’inizio del libro III, Agostino si lamenta che Francesco abbia comunque consumato una gran parte dei suoi anni nell’ammirazione e nella celebrazione di Laura, vista come donna mortale. A questa riflessione Francesco risponde affermando che nella bellezza di Laura era presente una traccia della bellezza di Dio, che i suoi costumi sono modello di una perfetta onestà e che la voce, lo sguardo e il modo di camminare hanno ben poco di una sembianza umana. E più avanti afferma testualmente: “ Non dare, ti prego, una sentenza precipitosa: l’amore di lei giovò, te l’accerto, a farmi amare Iddio.”
In queste affermazioni si riconosce la presenza di tematiche stilnoviste e soprattutto un riflesso di quella concezione dell’arte secondo la quale la bellezza sensibile è una scintilla della bellezza divina e proprio in questo l’arte trova la sua più profonda ragione di essere. Agostino fa una critica di questa teoria, che, ovviamente, Francesco non può contestare perché provengono da un padre della Chiesa.
Se l’amore inteso come “scala” tesa verso Dio, è improponibile, il Petrarca non accetta nemmeno l’idea della poesia, intesa come attività che abbia fini etico-pedagogici. Agostino ammonisce che non c’è nulla come l’amore perle cose terrene che produca la dimenticanza di Dio, ma Francesco non può riconoscere che il suo amore per Laura e la sua poesia oltre al suo desiderio di gloria siano di natura strettamente profana e quindi legate alle cose terrene. Agostino gli ricorda che la vita è breve e lo esorta a dedicarsi alla virtù ma Francesco ribadisce che il suo obiettivo è di scrivere un’opera illustre che gli dia la fama e il suo desiderio si esaurisce nella ricerca di cose mortali, come mortale è egli.

La soluzione possibile

È molto evidente che Petrarca è pienamente consapevole del fatto che la sua poesia, in volgare o in latino, è incompatibile con un obiettivo etico-pedagogico. La possibilità di conciliazione tra poesia come la intende Francesco e l’etica cristiana è inesistente. L’unica soluzione consiste nell’abbandonare la poesia profana perché deviante. Francesco procrastina tale decisione, ma Agostino interviene sottolineando che non si tratta di impossibilità, ma di cattiva volontà. Pertanto, il Petrarca rifiuta le due principali idee estetiche del Medioevo per accettare quella rigoristica di derivazione platonica, cioè che l’arte è inconciliabile con l’etica per cui il bello è inconciliabile con il bene. Questa, però, è la soluzione della metà della coscienza del Petrarca che coincide con quella di Agostino. L’altra metà, che coincide con la coscienza di Francesco abbraccia un tipo di arte che si fonda sulla nozione di arte elaborata dagli antichi

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le "due catene" che gravano sull'animo di Francesco secondo Agostino?
  2. Le "due catene" sono l'amore e la gloria, che secondo Agostino distolgono Francesco dalla ricerca di Dio.

  3. Come si differenzia la visione di Petrarca rispetto alle idee estetiche del Medioevo?
  4. Petrarca rifiuta il concetto di poesia e arte ispirato al misticismo neoplatonico e la nozione moralistico-pedagogica delle idee estetiche medievali.

  5. Qual è la posizione di Francesco riguardo all'amore per Laura?
  6. Francesco sostiene che l'amore per Laura, grazie alla sua bellezza, lo avvicina a Dio, vedendo in essa una scintilla della bellezza divina.

  7. Qual è la critica di Agostino alla concezione dell'arte di Francesco?
  8. Agostino critica l'idea che l'amore per le cose terrene, come l'amore per Laura e la poesia, possa avvicinare a Dio, sostenendo che distoglie dalla virtù.

  9. Qual è la soluzione proposta da Agostino per conciliare poesia ed etica cristiana?
  10. Agostino suggerisce di abbandonare la poesia profana, poiché è incompatibile con l'etica cristiana, sottolineando che la bellezza è inconciliabile con il bene.

Domande e risposte

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