Concetti Chiave
- Le rime nelle lingue romanze derivano da "ritmus" e rappresentano un'alternanza regolare del tempo nelle composizioni.
- Le opere di Dante non dedicate a Beatrice sono raccolte nelle rime, che includono componimenti di carattere dottrinale e sperimentazioni poetiche.
- Dante esplora forme di poesia comica e burlesca, esprimendo un amore sensuale e linguaggio sofisticato, diverso dalla Vita Nova.
- Le rime di Dante sono caratterizzate da una natura composita ed eterogenea, evidenziando una varietà di stili e temi.
- Dante si rivolge a un pubblico aristocratico nei sentimenti, capace di comprendere l'esperienza d'amore descritta nelle sue opere.
Le Rime e il Canzoniere di Petrarca
Le rime rappresentano delle identità di suoni e insieme al canzoniere vengono utilizzate per indicare le opere di Petrarca. Le rime le troviamo nelle lingue romanze e deriva da “ritmus”= ritmo che rappresenta una alternazione regolare del tempo. Quindi il ritmo nelle composizioni è dato dall’ictus che si basa sull’isosillabismo. Quindi per metonimia indichiamo i componimenti che si basano su questo senso di ritmo delle lingue volgari
Dante e le Rime Comiche
Le rime includono componimenti di carattere dottrinale, legati allo studio della teologia e della filosofia cui Dante si dedicò dopo la morte di Beatrice, saranno raccolti nel Convivio.
Accanto a questi componimenti Dante sperimenta altre forme di poesia: come quella comica e burlesca, testimoniata dalla “tenzone” con l’amico Forese Donati. Da questi versi emerge una concezione dell’amore completamente diversa da quella espressa nella Vita Nova: è un amore sensuale che si esprime in un linguaggio sofisticato e artificioso. Quindi tutte le opere di Dante non dedicate a Beatrice vengono raccolte nelle rime. Le rime appunto hanno una natura “composita” e “eterogenea”.Il miracolo avviene grazie alla sua semplice apparizione (Epifania) che è indicata dalla parola chiave: “pare”che assume il significato di apparire. L’unica reazione possibile di fronte a questa apparizione è la contemplazione di chi è in grado per virtù morali di comprendere la dolcezza dato che il pubblico a cui si rivolge Dante è fatto da una cerchia di persone elette per aristocrazia di sentimenti capaci di comprendere l’esperienza d’amore che il poeta descrive.