Concetti Chiave
- Francesco Petrarca nacque nel 1304 e divenne famoso principalmente per le sue opere in volgare, come il Canzoniere e i Trionfi, nonostante avesse curato maggiormente quelle in latino.
- Il Canzoniere è una raccolta di liriche che esplora l'amore per Laura, divise tra componimenti scritti durante la sua vita e dopo la sua morte, riflettendo un'attenta selezione della nobile realtà rinascimentale.
- Petrarca concepisce l'amore come una vana illusione e riflette su questa visione pessimistica attraverso l'esperienza amorosa giovanile vissuta con Laura.
- Nel Canzoniere si distinguono due figure del poeta: il Petrarca protagonista, che vive l'amore, e il Petrarca narratore, che analizza con introspezione l'esperienza postuma.
- L'amore di Petrarca contrasta con quello cortese, in quanto lo degrada e provoca un profondo dissidio interiore e solitudine, culminando in una vita infelice e incerta tra mentalità medievale e mercantile.
Indice
Le Opere di Petrarca
Nacque nel 1304, una sua opera importante è il Canzoniere, e un poema epico allegorico rimasto incompleto ovvero i Trionfi. Queste due sono le sue uniche opere in volgare; le altre vennero scritte in latino e proprio queste avrebbero dovuto costituire la sua fama. Ma invece egli divenne famoso maggiormente grazie a quelle in volgare, per le quali ebbe una grande cura al fine di far acquisire a questi versi in volgare la stessa perfezione del latino: Petrarca infatti considerava quest’ultima come la lingua perfetta. Riguardo al Canzoniere, in esso l’autore canta l’amore nei confronti di una donna, Laura, sulla quale sono state fatte diverse interpretazioni; l’opera è una raccolta di liriche distinte in liriche di quando Laura è in vita e di quelle successive alla sua morte. Il Petrarca, come gli altri intellettuali del Rinascimento, seleziona la realtà nobile, sublime tralasciando gli elementi della quotidianità; egli scrive in modo molto attento le opere letterarie, il suo stile non è né sublime ma nemmeno rozzo, è piatto, musicale, per mantenere il proprio equilibrio.
L'Amore nel Canzoniere
Di seguito vengono analizzati gli elementi, caratteristiche e motivazioni, che costituirono l’idea pessimista dell’amore concepito come una cosa vana da Francesco Petrarca, che la espone nell’opera del Canzoniere.
La Concezione dell'Amore
La mentalità dell’autore del Canzoniere riguardo all’amore va ricondotta alla sua adolescenza. L’idea, la concezione petrarchesca dell’amore si formò grazie ad un’esperienza amorosa che l’autore durante la gioventù, visse insieme con Laura, sulla quale vennero formulate varie ipotesi dagli studiosi. Era negativa la sua opinione sull’amore, perché il periodo con la ragazza fu deludente, risultò una follia, un’esperienza legata solo alle cose terrene dalle quali Francesco Petrarca si sarebbe allontanato, le avrebbe abbandonate, ma egli non ci riusciva malgrado impegnasse tutte le sue forze: il Petrarca non a caso cita che quanto piace al mondo è di breve sogno, ossia che le cose tanto desiderate dal mondo sono in realtà delle semplici vanità, illusioni.
Il Doppio Ruolo di Petrarca
Si possono individuare due tipi di autore nel Canzoniere: il Petrarca protagonista e quello narratore. Il primo fu quello che visse il periodo con l’amata, senza badare molto al proprio comportamento. In un tempo successivo, dopo la morte di Laura, il Petrarca poeta, narratore ripensò accanitamente all’esperienza d’amore per poter analizzare, riflettere minuziosamente su se stesso, sul proprio atteggiamento nell’adolescenza.
Il Ricordo Ossessivo di Laura
Dopo la morte della donna, il ricordo amoroso persistette nella mente dell’intellettuale. Il ricordo dell’esperienza fu così forte da ritornare in maniera assidua alla sua mente, fino al punto da diventare ossessivo: di conseguenza esso rese Petrarca continuamente turbato, ferito nel profondo del suo cuore.
Confronto con l'Amore Cortese
Nel suo amore si possono individuare alcuni aspetti analoghi, e altri diversi, rispetto a quello cortese. Entrambi infatti devono essere tenuti in segreto; sotto altri aspetti differisce dall’amore di corte: difatti quest’ultimo eleva spiritualmente colui che ama, mentre l’altro non migliora il poeta: al contrario lo degrada rendendolo insoddisfatto, creando in lui una sofferenza, dissidio interiore, caratterizzato da un grave senso di vergogna, che lo portò al pentimento come si può constatare dal verso dodici “e del mio vaneggiar vergogna è ‘l frutto” della lirica posta come introduzione all’opera del Canzoniere. Inoltre questo amore crea solitudine nel poeta, come si spiega nella lirica “Solo e pensoso i più deserti campi”.
Conclusioni sulla Vita di Petrarca
In conclusione è possibile comprendere che il Petrarca non fu in grado di condurre una vita felice, per causa del ricordo giovanile che lo aveva rovinato, degradato fino a farlo cadere in depressione; inoltre il poeta, avendo vissuto durante un periodo di passaggio tra la mentalità medievale e quella mercantile, era insicuro quindi indeciso se accettare l’una oppure l’altra concezione del mondo, dell’uomo e della natura.
Domande da interrogazione
- Quali sono le opere principali di Petrarca e in quale lingua sono state scritte?
- Come viene concepito l'amore nel "Canzoniere" di Petrarca?
- Qual è il doppio ruolo di Petrarca nel "Canzoniere"?
- In che modo il ricordo di Laura influisce su Petrarca?
- Come si confronta l'amore di Petrarca con l'amore cortese?
Le opere principali di Petrarca sono il "Canzoniere" e i "Trionfi", entrambe scritte in volgare. Tuttavia, Petrarca scrisse anche molte opere in latino, che riteneva la lingua perfetta.
Nel "Canzoniere", l'amore è visto da Petrarca come una cosa vana e illusoria, un'esperienza terrena che non riesce a superare nonostante i suoi sforzi, riflettendo una visione pessimista.
Petrarca assume un doppio ruolo nel "Canzoniere": quello del protagonista che vive l'amore per Laura e quello del narratore che riflette criticamente su quell'esperienza dopo la morte di Laura.
Il ricordo di Laura diventa ossessivo per Petrarca, causando un turbamento continuo e una ferita profonda nel suo cuore, che lo porta a una condizione di sofferenza e solitudine.
L'amore di Petrarca condivide con l'amore cortese la necessità di segretezza, ma differisce in quanto non eleva spiritualmente il poeta, bensì lo degrada, causando insoddisfazione e vergogna.