Fabrizio Del Dongo
Genius
6 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Petrarca introduce una dimensione introspettiva nella lirica, analizzando il suo intimo e le sue contraddizioni amorose.
  • Il sonetto celebra il ricordo del primo incontro con Laura, un evento che trasforma profondamente il poeta.
  • Laura viene rappresentata come una guida spirituale, nonostante non venga mai esplicitamente nominata nel testo.
  • Il componimento gioca su antitesi e ossimori, evidenziando le contraddizioni interne del poeta tra amore e sofferenza.
  • Il sonetto utilizza un linguaggio bellico per descrivere l'assalto emotivo che l'amore e i ricordi causano al poeta.

Io amai sempre et amo forte ancora

e son per amar più di giorno in giorno

quel dolce loco ove piangendo torno

spesse fiate quando Amor m ‘ accora,

e son fermo d’amare il tempo e l ‘ora

ch ‘ogni vil cura mi levar dintorno,

e più colei lo cui bel viso adorno

di ben far co ‘ suoi esempli m’ innamora.

Ma chi pensò veder mai tutti insieme,

per assalirmi il core or quindi or quinci,

questi dolci nemici ch ‘ i ‘ tant ‘ amo?

Amor, con quanto sforzo oggi mi vinci!

E se non ci ‘al desio cresce la speme,

i ‘ cadrei morto, ove più viver bramo.

Indice

  1. L'amore eterno e il dolce luogo
  2. Il sonetto e l'introspezione petrarchesca
  3. L'incontro con Laura e il ricordo
  4. Il concetto centrale del sonetto
  5. Antitesi e ossimori nel testo
  6. Il linguaggio bellico e la speranza

L'amore eterno e il dolce luogo

Ho sempre amato e tuttora amo assai profondamente

e ogni giorno amo sempre di più quel dolce luogo

dove spesso sono costretto a tornare per piangere,

ogni volta che l'Amore mi opprime il cuore;

E sono profondamente innamorato di quel giorno e quell'ora

in cui tutte le preoccupazioni più volgari

sono state spazzate via da me:

e amo di più colei che è adornata da un bel viso,

e sono invogliato a fare del bene seguendo l'esempio di lei.

Ma chi avrebbe mai pensato di vedere raccolti tutti insieme

quei dolci nemici che amo così tanto,

alleati per attaccare il mio cuore,

da tutte le parti?

Amore, con quanta forza mi conquisti!

E se la speranza non fosse aumentata

insieme al mio desiderio,

cadrei morto, là dove più di ogni altro luogo desiderei vivere.

Il sonetto e l'introspezione petrarchesca

Dal punto di vista metrico, ci troviamo di fronte ad un sonetto le cui rime seguono lo schema seguente: abba, abba, cde, dce.

Il testo è un esempio molto significativo di una grande novità introdotta da Petrarca nella storia letteraria italiana: l’introduzione nella produzione lirica la dimensione introspettiva che lo porta ad analizzare il suo intimo e le sue contraddizioni.

L'incontro con Laura e il ricordo

Il 6 aprile 1327, un venerdì santo, Petrarca la incontrò nella chiesa di Santa Chiara ad Avignone. egli se ne innamorò all'istante a tal punto da continuare a celebrarla in ogni sua poesia. La donna aveva 17 anni e morirà di peste undici anni dopo. Il sonetto trae ispirazione dal ricordo del giorno e del luogo in cui è avvenuto il primo incontro

Il concetto centrale del sonetto

Il concetto intorno a cui ruota il componimento è che il poeta, per trasposizione ama e amerà sempre il luogo, il tempo e l’ora in cui, vedendola per la prima volta, egli si innamorò di Laura. In quel momento, tutte le sue preoccupazioni terrene scomparvero. Questi tre elementi sono assimilati a dei nemici che, alleati, insieme all’ Amore (personificato) assalgono il poeta da ogni lato che, però, riesce a uscire vittorioso da tale situazione, grazie alla speranza e al desiderio di rivedere Laura. Egli è attratto dalla bellezza del viso e la forza morale della donna lo incita ad operare del bene per cui essa acquista il valore e la funzione di guida spirituale. Il nome di Laura non viene mai citato, tuttavia essa è ben presente, quanto il poeta ne richiama il bel viso e il comportamento esemplare che causano il suo innamoramento. Essa è da un lato la donna stilnovista, ma anche colei che sa suscitare passioni terrene.

Antitesi e ossimori nel testo

Nel testo sono presenti delle antitesi cioè un accostamento di due concetti opposti:

• il dolce loco dopo il poeta ritorna piangendo

• i dolci nemici qu’ tant’amo, cioè il poeta si compiace quasi e trova gioia nel ricordare il tempo e l’ora; sono nemici perché gli causano sofferenza, ma anche amici perché lo rimandano al ricordo della donna amata. L’espressione “dolci amici, più che un’antitesi è un ossimoro perché avvicina due termini che esprimono immagini opposte e inconciliabili. Qui esse sono conciliabili perché rappresentano le contraddizioni insite nell’animo del poeta.

• i ‘ cadrei morto, ove più viver bramo: il luogo dove il poeta potrebbe morire è lo stesso dove egli, più che mai desidera vivere; qui si ha l’antitesi vita/morte

Il linguaggio bellico e la speranza

Da notare che il poeta ricorre a molti termini che si riferiscono alla guerra: assalire, nemici, forza, attaccare conquistare. Quando, molto spesso, il poeta rivive la dolce presenza di Laura, l’Amore prende d’assalto il suo cuore, alleandosi con il ricordo del tempo, del luogo e dell’ora. Se il poeta non soccombe ad un sentimento così forte è perché mantiene ancora forte il desiderio e la speranza di rivedere la donna amata

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale del sonetto di Petrarca?
  2. Il tema centrale del sonetto è l'amore eterno del poeta per il luogo, il tempo e l'ora in cui si innamorò di Laura, e come questo amore lo spinge a superare le sue preoccupazioni terrene grazie alla speranza e al desiderio di rivederla.

  3. Come viene descritta l'introspezione nel sonetto?
  4. L'introspezione nel sonetto è un elemento introdotto da Petrarca nella lirica italiana, che porta il poeta ad analizzare il suo intimo e le sue contraddizioni, esprimendo i suoi sentimenti e riflessioni personali.

  5. Qual è l'importanza dell'incontro con Laura nel sonetto?
  6. L'incontro con Laura è fondamentale nel sonetto, poiché rappresenta il momento in cui il poeta si innamora perdutamente, e questo ricordo diventa una fonte continua di ispirazione e riflessione nelle sue poesie.

  7. Quali figure retoriche sono presenti nel testo?
  8. Nel testo sono presenti antitesi e ossimori, come "dolci nemici" e "cadrei morto, ove più viver bramo", che esprimono le contraddizioni e i sentimenti complessi del poeta.

  9. Qual è il ruolo del linguaggio bellico nel sonetto?
  10. Il linguaggio bellico nel sonetto sottolinea la lotta interiore del poeta, con termini come "assalire", "nemici" e "conquistare", che descrivono l'intensità del suo amore e la forza con cui l'Amore e il ricordo di Laura assalgono il suo cuore.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community