Concetti Chiave
- Il Simbolismo europeo nasce in Francia e Inghilterra nell'Ottocento, influenzato dalle opere di Baudelaire e dalla vita nella metropoli di Parigi.
- I "Fiori del Male" di Baudelaire rappresentano una raccolta poetica con temi di antitesi tra spleen e idéal, e il titolo stesso è un ossimoro che combina bellezza e male.
- La poesia "L’Albatro" esprime l'inadeguatezza del poeta nel mondo quotidiano, utilizzando una similitudine con l'albatro, simbolo di maestosità e goffaggine.
- In "Corrispondenze", Baudelaire esplora la sacralità e unità del reale, proponendo il poeta come interprete dei misteri della natura, lontano dal vate romantico.
- "Al Lettore" apre il libro con una visione pessimistica dell'umanità, sottolineando l'ennui e l'ipocrisia come mali comuni tra poeta e lettore.
Indice
Origini del Movimento Simbolista
Movimento che si sviluppò in Europa, soprattutto in Francia e in Inghilterra, che affronta, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, temi e linguaggi innovativi, segnati da un profondo interesse per la capacità evocativa della poesia e per l’elaborazione di un nuovo e personale sistema simbolico. Furono le opere di C. Baudelaire a segnare l’inizio di tale movimento.
La Metropoli e il Poeta
Alla base di tali mutamenti nella letteratura vi è sicuramente la vita nella metropoli di Parigi. In essa, lo spazio e il tempo sono soggetti a una trasformazione radicale, all’insegna della velocità e della simultaneità. Il poeta che si muove nella metropoli è un vagabondo, un esule, non afflitto dalla febbrile volontà di guadagno che caratterizza la società borghese di massa. Ma la massa di persone non è nemmeno il lettore a cui è indirizzata la poesia, caratterizzata da scandalo e provocazione. Proprio nei confronti della metropoli, però, il poeta ha un doppio sentimento di attrazione e repulsione, lo spleen, la noia accidiosa, e l’Ideal, la tensione verso l’ideale.
Temi e Stile della Raccolta
Pubblicata in edizione definitiva nel 1861, questa raccolta di poesie non è un’opera frammentaria e diaristica, simile a quelle dei poeti romantici, ma ha una forma di canzoniere. La continuità è dettata secondo un ordine cronologico.
Temi:
- Antitesi fra Spleen (noia esistenziale) e Idéal (tensione verso l’Ideale);
- La mancanza di ruolo sociale del poeta;
- Ricerca di un modo per evadere dalla società (alcool, droga, paesi esotici, perversione, blasfemia, satanismo e morte);
Il titolo stesso della raccolta è ossimorico: da una parte i fiori, simbolo tradizionale di bellezza e purezza, dall’altra il male, rovesciando un’immagine positiva in una negativa.
Lo stile è raffinato, colto ma caratterizzato da espressioni che registrano il degrado, il brutto e il deforme. Molto utilizzate sono anche le analogie e le sinestesie, che collegano ambiti sensoriali, spesso lontani fra loro.
L'Albatro e il Poeta
Si basa sulla similitudine fra l’albatro e il poeta. Il primo è regale e maestoso finchè si libra nel cielo, ma diventa goffo e impacciato a terra, oggetto di scherno per i marinai che lo catturano. Così il poeta, signore dell’ideale nei suoi versi, è inadatto a vivere nel mondo quotidiano, incompreso in una società che lo deride.
Il tema della superiorità del poeta, incompreso nella società, era già utilizzato dagli scrittori romantici. Il paragone è costruito però in modo sbilanciato: tre strofe riservate all’albatro, mentre nell’ultima compare la similitudine esplicativa.
È la lirica fondamentale della raccolta. La prima quartina enuncia la qualità del rapporto che unisce l’uomo alla natura. La natura è una struttura vivente che funziona in modo simbolico, proponendo misteriose rivelazioni che l’uomo, nel suo cammino, può interpretare. Le strofe successive precisano alcuni particolari dell’immagine iniziale.
Il concetto cardine del testo è il nesso tra sacralità e unità del reale. Il poeta non è più il vate del romanticismo ma colui che si immerge nel reale, ne sfugge le angustie e intravede il mistero delle cose, librandosi in un’altra dimensione.
La Visione Pessimistica di Baudelaire
È la poesia che apre il libro di Baudelaire. Il poeta enuncia tutta la sua visione pessimistica della natura umana: l’essenza dell’uomo è insanabile e corrotta, preda di istinti abbietti, tutto ciò che appare onesto e positivo, subito si rivela frutto di ipocrisia. Solo la vita può distogliere dal crimine. Il dolore stesso è l’effetto della colpa.
Il vizio più grave di tutti è però l’ennui, la noia di vivere, l’incapacità di cambiare la propria esistenza. L’autore, attraverso i suoi mali, può avere una sensibilità particolarmente acuta, comunicando a chi legge gli aspetti più nascosti della realtà. La noia di vivere è però ciò che accomuna il lettore all’autore.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini del Movimento Simbolista?
- Come viene rappresentata la metropoli nella poesia simbolista?
- Quali sono i temi principali della raccolta di Baudelaire?
- Qual è il significato dell'albatro nella poesia di Baudelaire?
- Come si manifesta la visione pessimistica di Baudelaire?
Il Movimento Simbolista si sviluppò in Europa, principalmente in Francia e Inghilterra, nella seconda metà dell'Ottocento, con un focus sull'evocazione poetica e un sistema simbolico personale, iniziato dalle opere di C. Baudelaire.
La metropoli, in particolare Parigi, è vista come un luogo di trasformazione radicale, dove il poeta è un vagabondo esule, attratto e repulso dalla città, vivendo tra spleen e Idéal.
I temi principali includono l'antitesi tra Spleen e Idéal, la mancanza di ruolo sociale del poeta, e la ricerca di evasione dalla società attraverso vari mezzi come alcool e droga.
L'albatro simboleggia il poeta, regale nei suoi versi ma goffo nella vita quotidiana, incompreso e deriso dalla società, simile al trattamento riservato all'albatro dai marinai.
Baudelaire esprime una visione pessimistica della natura umana, vista come corrotta e ipocrita, con l'ennui come vizio principale, condiviso tra autore e lettore.