Concetti Chiave
- Dopo la caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna (1814-1815) cercò di restaurare i vecchi regimi, ma la coscienza sociale era mutata.
- Nonostante la Restaurazione, l'Italia sviluppò un forte senso di patriottismo e desiderio di unificazione politica e culturale.
- Gli intellettuali, partecipanti attivi nella politica napoleonica, diventarono parte della classe dirigente post-napoleonica.
- I giornali e la pubblicistica furono essenziali per indirizzare l'opinione pubblica e diffondere idee in tutta Europa.
- Il teatro giacobino e patriottico influenzò direttamente il pubblico, mentre intellettuali neoclassici e romantici risposero diversamente al fallimento della ragione.
Indice
Cambiamenti post-Rivoluzione francese
Dopo lo scoppio della Rivoluzione francese (1789) alla caduta di Napoleone (1814) l’Europa fu sottoposta a grandi cambiamenti. Dopo la caduta di Napoleone ci fu tra il 1814 e il 1815 il Congresso di Vienna, il cui scopo era quello di attuare la Restaurazione: riportare i vecchi sovrani sui loro troni e far sì che i regimi riacquisissero il loro potere.
Tutto ciò accadde, ma nonostante i vecchi regimi fossero tornati al potere, la situazione sociale era parecchio mutata: il popolo aveva coscienza di sé e del suo potere.Influenza culturale e patriottismo in Italia
L’Italia con il suo frazionamento politico visse gli influssi francesi in maniera particolareggiata e ogni Stato li assorbiva a modo suo. L’elemento comune fra tutti era la stanchezza che si provava nei confronti della rivoluzione e della sua politica e soprattutto si andava contro quegli ideali razionalistici e illuministici. La una cosa importante che la Rivoluzione francese lasciò alle popolazioni italiane fu il forte senso di patriottismo, infatti la popolazione d’Italia era ormai stanca del frazionamento politico e desiderava essere un popolo unito dal punto di vista politico, ma anche sotto il profilo culturale ed economico. Questo fu l’inizio determinante per tutte quelle scelta che portarono all’unificazione (1861).
Ruolo degli intellettuali e media
Un ruolo fondamentale in questo periodo lo ebbero gli intellettuali. Nel periodo napoleonico essi parteciparono attivamente alla vita politica ed insieme ad alcuni rappresentanti del clero e giornalisti arrivarono addirittura a formare una parte di quella classe dirigente che dopo la caduta di Napoleone prese sempre più piede e crebbe di importanza. Furono importanti anche i giornali e la pubblicistica perché erano i mezzi più diretti per sapere ovunque ciò che accadeva e per indirizzare l’opinione pubblica o in un senso o in un altro. Importanti furono anche le opere storiche e il teatro giacobino o patriottico. Il teatro era molto importante per la diffusione di idee perché aveva un contatto diretto con il pubblico e permetteva quindi un’ influenza maggiore.
Reazioni intellettuali al fallimento della ragione
Al fallimento della ragione gli intellettuali avevano reagito in due modi: ci fu chi pensò di creare un futuro migliore guardando al passato come i Neoclassici e ci fu chi cercò di andare avanti trovando nuovi ideali come i Romantici con il culto del sentimento.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali cambiamenti in Europa dopo la Rivoluzione francese?
- Come influenzò la Rivoluzione francese il patriottismo in Italia?
- Quale fu il ruolo degli intellettuali e dei media nel periodo post-napoleonico?
- Come reagirono gli intellettuali al fallimento della ragione?
Dopo la Rivoluzione francese e la caduta di Napoleone, l'Europa subì grandi cambiamenti, culminati nel Congresso di Vienna (1814-1815) che mirava alla Restaurazione dei vecchi regimi. Tuttavia, la coscienza sociale del popolo era mutata, con una maggiore consapevolezza del proprio potere.
La Rivoluzione francese lasciò un forte senso di patriottismo in Italia, dove la popolazione, stanca del frazionamento politico, desiderava un'unità politica, culturale ed economica, ponendo le basi per l'unificazione del 1861.
Gli intellettuali, insieme a rappresentanti del clero e giornalisti, divennero parte della classe dirigente emergente. I giornali e la pubblicistica furono cruciali per informare e indirizzare l'opinione pubblica, mentre il teatro giacobino o patriottico contribuì alla diffusione delle idee.
Gli intellettuali reagirono in due modi: i Neoclassici cercarono di creare un futuro migliore guardando al passato, mentre i Romantici cercarono nuovi ideali, promuovendo il culto del sentimento.