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Concetti Chiave

  • Tristan Tzara, originario della Romania, è stato un fondatore del movimento Dada a Zurigo nel 1915.
  • Il movimento Dada esprimeva una rivolta contro la civiltà moderna e la sua logica, culminata nel Manifesto del 1918.
  • Tzara ha pubblicato opere significative come "La prima avventura celeste del signor Antipyrine" (1916) e "Venticinque poesie" (1918).
  • Dopo la fine del Dadaismo nel 1924, Tzara ha collaborato con i surrealisti pur mantenendo una propria visione artistica.
  • La sua produzione successiva ha riflettuto una tensione civile e morale, con opere come "Mezzogiorni guadagnati" (1939).

Indice

  1. Le origini e l'influenza simbolista
  2. La nascita del movimento Dada
  3. La transizione verso il Surrealismo

Le origini e l'influenza simbolista

Di origine rumena (era nato a Moinesti, in Moldavia, nel 1896), fonda giovanissimo con due amici la rivista "Le Symbole" e scrive le sue prime poesie (pubblicate postume nel 1965) sotto l'influenza del Simbolismo.

La nascita del movimento Dada

Nel 1915 è a Zurigo per studio. Qui, insieme con Hans Arp (1887-1966) e con altri (il pittore Marcel Janco, lo scrittore, filosofo e regista teatrale Hugo Ball), dà vita al movimento Dada (parola con cui si intendeva esaltare la giocosa e anarchica gratuità dell'arte), che esprimerà la sua "rivolta" totale contro la "civilizzazione cosiddetta moderna ", il suo ordine, la sua logica e il suo linguaggio, nel Manifesto del 1918. In questo periodo Tzara, oltre a dirigere la rivista omonima del movimento, pubblica un lavoro teatrale intitolato La prima avventura celeste del signor Antipyrine (1916) è una raccolta di Venticinque poesie (1918).

La transizione verso il Surrealismo

Ma il Dadaismo ha vita breve e quando, nel 1924, Brenton, Eluard, Soupault, Peret e altri lasciano il movimento per dare vita al Surrealismo, l'esperienza dadaista può dirsi conclusa. A questo punto Tzara - che ancora nei Sette manifesti dada del 1924 insiste nel suo atteggiamento nichilista e su un'idea di poesia che esplode come forza viva, utilizzando le più diverse forme di linguaggio - continua la sua avventura da solo, a Parigi, pur mantenendo fecondi e interessanti contatti con i surrealisti. Escono intanto diversi suoi lavori, fra cui Fazzoletto di nuvole (1936 è in Spagna a dirigere il Comitato degli intellettuali) orientano la produzione successiva verso esiti più equilibrati, dove trova posto un'energica tensione civile e morale (Mezzogiorni guadagnati, 1939; La fuga, 1947). Muore a Parigi nel 1963.

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