Concetti Chiave
- La poesia esplora il tema della maschera come simbolo di nascondimento del dolore personale dietro un'apparente allegria.
- Il protagonista riflette su come la maschera di cartone, usata per nascondere i veri sentimenti, sia rimasta invariata nel tempo.
- La maschera consiglia al protagonista di nascondere i propri dolori per evitare l'indifferenza della gente verso la sofferenza altrui.
- La maschera suggerisce che la società non si interessa realmente delle sofferenze degli altri, e che mostrarsi sempre felici è più accettato.
- La conclusione riflette sulla contraddizione di apparire allegri e spensierati, rischiando di essere percepiti come egoisti e insensibili.
Vent''anni fa m''ammascherai pur''io!
E ancora tengo er grugno de cartone
che servì p''annisconne quello mio.
Sta da vent''anni sopra un credenzone
quela maschera buffa, ch''è restata
sempre co'' la medesima espressione,
sempre co'' la medesima risata.
Una vorta je chiesi: - E come fai
a conservà lo stesso bonumore
puro ne li momenti der dolore,
puro quanno me trovo fra li guai?
Felice te, che nun te cambi mai!
Felice te, che vivi senza core!La Maschera rispose: E tu che piagni
che ce guadagni? Gnente! Ce guadagni
che la gente dirà: Povero diavolo,
te compatisco...me dispiace assai...
Ma, in fonno, credi, nun j''importa un cavolo!
Fa'' invece come me, ch''ho sempre riso:
e se te pija la malinconia
coprete er viso co'' la faccia mia
così la gente nun se scoccerà...D''allora in poi nasconno li dolori
de dietro a un''allegria de cartapista
e passo per un celebre egoista
che se ne frega de l''umanità.
Riflessioni sulla Maschera
Venti anni fa mi sono mascherato pure io
e ancora tengo la testa di cartone
che servi per nascondere l amia
Sta da 20 anni sopra una dredenza
come una maschera buffa che è restata sempre
con la solita espressione
sempre con la stessa risata
una volta le chiesi: Come fai
a rimanere sempre allegra
pure nei momenti di dolore,
pure quando mi trovo nei guai?
Beata te, che non cambi mai!
beata te che vivi senza cuore!
Dialogo con la Maschera
E la maschera risponde: E tu che piangi
cosa ci guadagni? Niente, ci guadagni che la gente
ti dirà: Povero diavolo,
ti compatisco...mi dispiace molto...
Ma, in fondo, credimi non gli importa niente!
Fai come me, che sorrido sempre
e quando prende la tristezza
copriti il viso con la faccia mia
così la gente non si scoccerà...Da quel giorno in poi nascondo i dolori
dietro ad un'allegria di cartapesta
e sembro un grande egoista
a cui non importa dell'umanità.
In questa poesia è molto bello il paragone che fa tra l'uomo, che ha una vita anche triste e l'idea della maschera, immobile nel suo riso. La maschera incoraggia l'autore a non rattristarsi perchè le persone essenzialmente snobbano il dolore degli altri, e coloro che si lamentano, che si disperano rischiano di essere scambiati per noiosi, agli altri dei mali che ci affliggono non importa, ma anche usare la maschera, un maschera che ci rende sempre felici agli altri, non ci rende pienamente accettati infatti dietro "all'allegria di cartapesta", l'uomo sembra un egoista, una persona che non ha interesse per l'umanità
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia?
- Cosa rappresenta la maschera nella poesia?
- Qual è il consiglio della maschera all'autore?
- Come viene percepito l'autore dopo aver seguito il consiglio della maschera?
La poesia esplora il tema dell'uso di una maschera per nascondere i propri dolori e apparire sempre allegri, suggerendo che le persone spesso ignorano il dolore altrui.
La maschera rappresenta un mezzo per nascondere i propri sentimenti e dolori, mantenendo un'apparenza di felicità e indifferenza verso le sofferenze umane.
La maschera consiglia all'autore di sorridere sempre e di coprire il viso con la sua espressione per evitare che la gente si annoi dei suoi dolori.
Dopo aver seguito il consiglio della maschera, l'autore viene percepito come un egoista, una persona che sembra non preoccuparsi dell'umanità.