Concetti Chiave
- Iginio Ugo Tarchetti, nato nel 1839, abbandonò la carriera militare nel 1865 per scritti contro l'autorità, unendosi al gruppo degli scapigliati milanesi.
- Il romanzo "Fosca", pubblicato nel 1869, rimase incompiuto a causa della morte di Tarchetti, con l'ultimo capitolo scritto da Salvatore Farina.
- Fosca, ispirata da un'esperienza autobiografica, tratta il tema dell'attrazione-repulsione per il patologico e il deforme, unendo interesse scientifico e simbolismo.
- Il protagonista Giorgio è tormentato dai sentimenti contrastanti per Fosca, attratto e respinto dalla sua malattia e dal fascino morboso della relazione.
- Fosca, nonostante la malattia e la bruttezza, possiede una forte presenza intellettuale, capace di ribaltare i ruoli di seduzione nell'epoca.
Indice
La Vita di Iginio Ugo Tarchetti
Iginio Ugo Tarchetti nacque nel 1839 a San Salvatore Monferrato, in provincia di Alessandria. Intrapresa la carriera militare , la abbandonò nel 1865 dopo aver composto alcuni scritti contro l’autorità militare.
Fu uno spirito ribelle e, infatti, si avvicinò ben presto al gruppo degli scapigliati milanesi.Il Romanzo Incompiuto Fosca
Nel 1869 uscì il romanzo Fosca a puntate, ma a causa della morte improvvisa di Tarchetti, l’opera rimase incompiuta e l’ultimo capitolo fu scritto da Salvatore Farina. L’opera si ispira a un episodio autobiografico avvenuto nel 1865 a Parma, quando Tarchetti, ancora in servizio, conobbe la giovane epilettica Carolina C., parente di un suo superiore, che gli ispirò la figura di Fosca, tant’è che scriverà “Quell’infelice mi ama perdutamente.. il medico mi disse che morrà tra sei o sette mesi, ciò mi lacera l’anima, vorrei consolarla e non ho il coraggio, vorrei abbellire d’una misera e fuggevole felicità i suoi ultimi giorni e v’ha la natura che mi respinge da lei”.
Temi di Attrazione e Repulsione
Anche Fosca è malata di un morbo che si manifesta con attacchi epilettici e sintomi isterici; la donna si innamora perdutamente di Giorgio, che per lei prova sentimenti contrastanti, in bilico tra la pietà e la repulsione. Coinvolto, però, dal fascino morboso di questa relazione, vive una notte d’amore con Fosca, la quale, muore tre giorni dopo; l’uomo a quel punto, comincia a percepire su di sé i sintomi della malattia nervosa, come se la donna venisse contagiata.
Simbolismo e Fascino del Patologico
Il romanzo è incentrato sul tormento psicologico dal protagonista, sui suoi sentimenti di attrazione-repulsione per Fosca e sul fascino del patologico e del deforme; presenta, inoltre, l’interesse scientifico per il “caso clinico”, unito a una dimensione simbolica: la protagonista, con il suo disfacimento psicofisico, diviene simbolo della morte di cui Giorgio, nonostante tutto, subisce il fascino.
Nel primo incontro del protagonista con Fosca sono già presenti i temi dell’attrazione-repulsione nei confronti della bruttezza fuori dal comune della donna, il fascino della malattia e dei sentimenti morbosi; infatti, fin dall’inizio avverte nei suoi confronti un’attrazione oscura, mista a ribrezzo e pietà.
La Consapevolezza di Fosca
Fosca è consapevole del suo aspetto fisico e del suo stato di salute, per il quale non può sperare in alcuna guarigione e, di conseguenza, vive la sua normalità nella malattia. I disturbi che manifesta sono psicosomatici, causati da una sensibilità eccessiva ed esaltata: il meditare sui libri la turba, il profumo di certi fiori le procura l’emicrania, la vista del carro funebre le provoca gli attacchi. Nonostante questo, Giorgio è proprio attratto da questi aspetti negativi della donna.
Fosca: Intellettualmente e Psicologicamente Notevole
Fosca è una donna che non passa inosservata neanche intellettualmente o psicologicamente, in quanto è in grado di sostenere una conversazione in un’epoca in cui non era affatto scontato che le donne coltivassero una cultura personale; infine, compie un gesto assolutamente inaudito offrendo a un uomo dei fiori. Di fatto è evidente il ribaltamento dei ruoli che si intuisce dal fatto che, nonostante la sua debolezza, gestisce il gioco della seduzione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la carriera di Iginio Ugo Tarchetti?
- Qual è la trama principale del romanzo "Fosca"?
- Quali sono i temi principali trattati nel romanzo "Fosca"?
- Come viene descritta la consapevolezza di Fosca riguardo alla sua condizione?
- In che modo Fosca si distingue intellettualmente e psicologicamente?
Iginio Ugo Tarchetti nacque nel 1839 a San Salvatore Monferrato e intraprese la carriera militare, che abbandonò nel 1865 dopo aver scritto contro l'autorità militare, avvicinandosi al gruppo degli scapigliati milanesi.
"Fosca" è un romanzo incompiuto, pubblicato a puntate nel 1869, che narra la storia di Giorgio e il suo rapporto complesso con Fosca, una donna malata di epilessia, esplorando temi di attrazione e repulsione.
Il romanzo tratta temi di attrazione-repulsione, il fascino del patologico e del deforme, e l'interesse scientifico per il "caso clinico", con Fosca che diventa simbolo della morte.
Fosca è consapevole del suo aspetto fisico e del suo stato di salute senza speranza di guarigione, vivendo la sua normalità nella malattia, con disturbi psicosomatici causati da una sensibilità eccessiva.
Fosca si distingue per la sua capacità di sostenere conversazioni in un'epoca in cui non era comune per le donne coltivare una cultura personale, e per il suo gesto audace di offrire fiori a un uomo, ribaltando i ruoli tradizionali.