Concetti Chiave
- Il romanzo "Una nobile follia" di Tarchetti critica radicalmente la guerra, evidenziando dolore e orrori.
- Il protagonista, Vincenzo, è un ufficiale che, traumatizzato dalla guerra in Crimea, diventa folle.
- La battaglia di Cernaia è descritta con crudo realismo, senza idealizzazioni, mostrando l'orrore della guerra.
- Il comando di usare cadaveri come trincee mostra la disumanizzazione e il mancato rispetto della pietà umana.
- Lo stile del racconto è diretto e coinvolgente, con verbi d'azione e presente storico per un'immediata immersione.
Empatia e Guerra
Nel romanzo antimilitarista “Una nobile follia”, pubblicato nel 1866 da Igino Ugo Tarchetti, si nota una requisitoria radicale nei confronti del dolore e degli orrori che la guerra causa, al tempo i soldati italiani erano stati sconfitti diverse volte nella ormai terza guerra d’indipendenza ma l’atteggiamento del poeta non è di condanna o di delusione nei loro confronti, bensì di empatia.
Lui stesso infatti aveva indossato la divisa da ufficiale e aveva anche partecipato alla repressione del brigantaggio meridionale, non a caso il protagonista del suo libro è Vincenzo, un ufficiale che rimane tanto sconvolto dalla partecipazione alla violenta guerra in Crimea, che rimane vittima di un terribile gioco psicologico che lo porta a diventare un folle.La Battaglia di Cernaia
La battaglia di Cernaia venne in particolare combattuta il 16 agosto del 1855 dalle truppe franco-piemontesi contro quelle russe, l’autore non lascia spazio a descrizioni idilliache o idealizzate della guerra, mostra infatti un’epica negativa, volta all’orrore e al dolore provocato, come se il suo racconto fosse una sorta di contro storia, che si oppone al racconto tradizionale che vedeva questa battaglia già ufficialmente decantata e celebrata, senza contare però tutte le morti e le sofferenze che ha causato. Lo stile è cruento e diretto, è impressionante ad esempio l’ordine di “innalzare una trincea di cadaveri” che viene imposto al verso diciassette, questi corpi erano una volta uomini ed ora sono più che mai spogliati della loro umanità per essere utilizzati come scudo. Questa imposizione da parte del comandante si palesa infatti come un mancato riconoscimento dei più elementari principi della pietà umana, che porterebbe in contesto normale a soccorrere i feriti e a dare una degne sepoltura a coloro che non ce l’hanno fatta, in questo caso però quei corpi non sono altro che carne da macello. Il tutto viene ulteriormente estremizzato quando si comprende la promiscuità di questi corpi, non si fanno infatti differenze tra animali e umani, russi o piemontesi o francesi, vivi o morti, dato che nell’ammasso finiscono anche coloro che sono gravemente feriti e che forse una possibilità per salvarsi l’avrebbero avuta. L’atmosfera macabra viene enfatizzata anche dal ritmo incalzante del componimento, recata dall’utilizzo evidente di verbi d’azione e dall’introduzione del racconto al presente storico, che permette al lettore di immedesimarsi il prima possibile al centro della scena.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del romanzo "Una nobile follia" di Igino Ugo Tarchetti?
- Come viene descritta la Battaglia di Cernaia nel testo?
- Qual è l'effetto dell'uso del presente storico nel racconto della battaglia?
Il tema principale del romanzo è una critica radicale alla guerra e ai suoi orrori, espressa attraverso l'empatia verso i soldati e la rappresentazione del dolore causato dai conflitti.
La Battaglia di Cernaia è descritta in modo cruento e diretto, evidenziando l'orrore e il dolore della guerra, con un'epica negativa che si oppone alla narrazione tradizionale e idealizzata.
L'uso del presente storico nel racconto della battaglia permette al lettore di immedesimarsi rapidamente nella scena, enfatizzando l'atmosfera macabra e il ritmo incalzante del componimento.