Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Giovanni Michelucci, uno degli architetti italiani del funzionalismo, ha progettato la stazione ferroviaria di Firenze, Santa Maria Novella, costruita tra il 1933 e il 1935.
  • La stazione rappresenta un'opera innovativa, distinguendosi dal passato monumentale e dalle tendenze neogotiche o liberty, come evidenziato nel design funzionale e ambientale.
  • Michelucci ha enfatizzato la funzionalità e l'inserimento ambientale, utilizzando la pietra fiorentina per armonizzare con il complesso monumentale di Santa Maria Novella.
  • La stazione è un terminale a testa, con una planimetria composta da tre corpi principali, e presenta una facciata caratterizzata da una vetrata in thermolux.
  • Il progetto della nuova stazione "Firenze Belfiore" mira a sostenere il traffico moderno, integrando treni ad alta velocità, autobus, tram e auto, collegandosi con Santa Maria Novella tramite linee metropolitane di superficie.

Indice

  1. Giovanni Michelucci e il funzionalismo
  2. Innovazione nella stazione di Firenze
  3. Funzionalità e inserimento ambientale
  4. Materiali e design della stazione
  5. Progetto per la nuova stazione

Giovanni Michelucci e il funzionalismo

Tra i pochi architetti italiani da collocare all’interno del funzionalismo, dobbiamo ricordare Giovanni Michelucci che ha dato la prima prova del suo genio, progettando la stazione ferroviaria di Firenze, Santa Maria Novella, costruita dal 1933 al 1935.

Innovazione nella stazione di Firenze

Si tratta di un’opera assolutamente innovativa per almeno due motivi:

1) La vecchia stazione, denominata Maria Antonia, che risaliva alla metà del XIX secolo, aveva un aspetto monumentale, soprattutto nella facciata, come del resto era frequente allora in ogni edificio di interesse pubblico

2) Gli architetti precedenti avevano sempre seguito un’ispirazione neogotica o liberty a seconda delle varie epoche come dimostra la Stazione centrale di Milano, risalente al periodo 1924-1931

Funzionalità e inserimento ambientale

Invece, Michelucci dà un taglio al passato perché si preoccupa prima di tutto della funzione e dell’inserimento ambientale del nuovo edificio. Per quanto riguarda la funzionalità, i vari servizi (biglietteria, sale di attesa, punti di ristoro, testate dei binari, negozi vari, sono tutti collocati in modo razionale. Fra l’altro le testate dei binari si trovano proprio di fronte al viaggiatore che entra attraversando la biglietteria (ma esistono anche due ingressi laterali), perciò esse possono essere individuati con estrema facilità.

Il problema dell’inserimento ambientale era comune a tutte le città europee. In prossimità della stazione era preesistente il complesso monumentale di S. Maria Novella, cioè la chiesa, il campanile e il convento.

Materiali e design della stazione

L’architetto avrebbe potuto ispirarsi all’andamento slanciato del campanile. Invece, ha preferito rifarsi al carattere orizzontale della basilica che meglio si accorda con l’orizzontalità dei binari e con la stessa funzione dei convogli ferroviari. Il materiale usato per l’esterno è la pietra fiorentina, già utilizzata dai costruttori dell’ epoca rinascimentale per i grandi palazzi storici, quali Palazzo Vecchio, Palazzo Medici, Palazzo Strozzi, Palazzo Pitti e dello stesso complesso di Santa Maria Novella. Essa è sempre stato un segno distintivo della città e non esiste migliore ambientazione quando si ricorre a pietre che provengono dalla campagna circostante.

La stazione non è di passaggio, ma di testa, cioè un terminale e per questo motivo i numerosi binari vanno a costituire un fascio troncato in posizione ortogonale in corrispondenza della facciata. Per questo motivo, la planimetria, di fatto, è composta da tre corpi principali: i due laterali che fiancheggiano i binari che si uniscono ad angolo retto con il corpo della facciata. La parte superiore della facciata non ha apertura, ma viene eliminato il rischio di monotonia perché sulla sinistra alla pietra forte è unita una vetrata in thermolux che sovrasta l’atrio che sporge in avanti e che è destinato alla discesa dalle automobili dei viaggiatori. All’epoca la costruzione provocò diverse polemiche, sia per la forma che per la collocazione all’interno della città

Progetto per la nuova stazione

Oggi l’attuale stazione non è più sufficiente per rispondere alle moderne esigenze. Infatti è stato elaborato un progetto per una nuova stazione “Firenze Belfiore” il cui scopo è di alleggerire il traffico di Santa Maria Novella e intensificare i collegamenti rapidi con la città.

Essa ospiterà i treni a grande velocità che collegano Firenze con Roma e Milano e costituirà un hub integrato con treni, autobus di linea, autobus turistici, tram (già attivo) e auto. Il collegamento con la stazione di Santa Maria Novella sarà garantito da linee metropolitane di superfice (autobus e tramvia). Il progetto prevede una articolazione verticale: al piano terra ci saranno tutti i servizi e i marciapiedi dei treni regionali, agli piani sotterranei (25 metri), illuminati anche da luce naturale, si accederà tramite scale mobili e i treni saranno visibili fin dalla superfice.

Domande da interrogazione

  1. Chi è Giovanni Michelucci e quale contributo ha dato al funzionalismo?
  2. Giovanni Michelucci è uno dei pochi architetti italiani associati al funzionalismo, noto per il progetto innovativo della stazione ferroviaria di Firenze, Santa Maria Novella, costruita tra il 1933 e il 1935.

  3. Quali sono le caratteristiche innovative della stazione di Firenze progettata da Michelucci?
  4. La stazione di Firenze è innovativa per la sua funzionalità e l'inserimento ambientale, con servizi disposti razionalmente e un design che si integra con il complesso monumentale di S. Maria Novella.

  5. Quali materiali e design sono stati utilizzati per la stazione di Firenze?
  6. Michelucci ha utilizzato la pietra fiorentina per l'esterno, ispirandosi al carattere orizzontale della basilica di S. Maria Novella, in armonia con l'orizzontalità dei binari.

  7. Quali erano le critiche rivolte alla costruzione della stazione di Firenze?
  8. La costruzione della stazione suscitò polemiche per la sua forma e collocazione all'interno della città, nonostante il suo design innovativo.

  9. Qual è il progetto per la nuova stazione "Firenze Belfiore"?
  10. Il progetto per "Firenze Belfiore" mira a ridurre il traffico di Santa Maria Novella e migliorare i collegamenti rapidi, ospitando treni ad alta velocità e integrando vari mezzi di trasporto.

Domande e risposte

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