Concetti Chiave
- Le novelle di Maupassant, ricche di storie tragiche e comiche, nascono dalla vita quotidiana di personaggi meschini e crudeli, con una critica sociale costante.
- La novella "La burla" presenta due episodi distinti, legati dalla comune presenza del protagonista-narratore e ambientati in castelli della Piccardia.
- Entrambi gli episodi ruotano attorno al tema dello scherzo, uno subito dal narratore e l'altro da lui orchestrato, evidenziando l'interazione tra beffatore e vittima.
- Maupassant utilizza ironia e critica per descrivere un mondo borghese e benestante, sottolineando debolezze umane e criticando la classe dirigente del suo tempo.
- Lo stile del racconto è accurato e vivace, con tecniche narrative che rendono efficacemente il clima psicologico e il ritmo delle situazioni descritte.
Indice
L'arte narrativa di Maupassant
Il mondo che Maupassant fa vivere nelle sue novelle è ricco di storie coinvolgenti, ora tragiche, ora comiche, spesso scaturite dalla piatta vita quotidiana di personaggi meschini, banali, talvolta crudeli. Il costante atteggiamento critico adottato dall'autore nei confronti dei costumi sociali del suo tempo, unitamente all'efficacissima abilità narrativa, riescono a fornire, anche della realtà più piatta e normale a,
un'immagine movimentatissima, quanto mai sfaccettata e interessante.
Le burle nella novella
Nonostante il titolo al singolare, due sono le burle rievocate dal compiaciuto narratore in questa novella : una da lui stesso subita, l'altra da lui stesso giocata ai danni di una vecchia arpia .
Il racconto di Maupassant si suddivide in due sezioni ben distinte, quasi due episodi a sé stanti, accomunate da tre elementi: il protagonista-narratore della vicenda, artefice in un episodio, vittima nell'altro, di una burla; il luogo dove si svolgono gli avvenimenti (due castelli della Piccardia); il tema della narrazione: lo scherzo, sia esso subito o perpetrato a danni di altri. Proprio tali elementi conferiscono coesione al testo e ne rendono le due parti inscindibili: ciascuna di esse completa l'altra, secondo un piano precedentemente stabilito dall'autore e chiaramente enunciato nel prologo, in cui si sottolineano le due direzioni fondamentali delle burle: 1) il prossimo, che viene impietosamente beffato; 2) se stessi, di cui si è costretti a ridere.
Critica sociale e ironia
I due episodi mettono in rilievo l'ambiente e la società che fanno da sfondo alla vicenda: un mondo benestante (l'azione si svolge in un castello e i personaggi sono in vacanza o si divertono nella caccia), borghese, in cui possedere denaro appare determinante per ottenere una buona accoglienza ovunque e il rispetto della gente. Maupassant ironizza sottilmente sui rappresentanti di questo tipo di società (pensa allo spassoso ritratto della signora Dufour), come non risparmia la sua critica alla classe dirigente del suo tempo (Siamo in un secolo in cui i burloni si comportano come beccamorti e si chiamano uomini politici), che giudica subdola e falsa. Non si trattiene, tuttavia, dal prendere in giro anche l'uomo in generale, con le sue debolezze, come il timore di apparire sciocco di fronte agli amici, la mancanza di autoironia, il terrore di oscure e misteriose malattie.
Stile e tecniche narrative
Lo stile del racconto risulta particolarmente accurato nel lessico ed efficace nel rendere il clima delle varie situazioni. Nel primo episodio l'accento posto sul tema della caccia e le riflessioni che si accumulano e si intensificano, con un ritmo ascendente, nella mente del protagonista sulla possibile burla dipingono bene lo stato psicologico della vittima, reso più immediato dall'uso di specifiche tecniche narrative, come il discorso indiretto libero. Nel secondo episodio il sapiente uso delle pause descrittive e della coordinazione per asindeto (... si apersero, si chiusero, si riapersero...) conferisce vivacità allo scherzo, creando un divertente clima di attesa che poi letteralmente esplode, come il fosfuro di calcio, all'apice della vicenda, con un pirotecnico accumulo di verbi e sostantivi, che riproducono perfettamente gli effetti della sostanza posta nel vaso da notte. Indimenticabile, poi, risulta il ritratto della vecchia arpia vestita «da giorno» e «da notte», in cui lo scrittore mescola a vocaboli che ne denotano l'aspetto esteriore, altri che riguardano la sua psicologia e il suo carattere, ottenendo un effetto molto comico.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio di Maupassant nei confronti dei costumi sociali del suo tempo?
- Quali sono gli elementi comuni nelle due burle raccontate nella novella?
- Come Maupassant utilizza l'ironia nella sua critica sociale?
- Quali tecniche narrative utilizza Maupassant per rendere vivaci le sue storie?
- In che modo Maupassant caratterizza i personaggi nelle sue novelle?
Maupassant adotta un atteggiamento critico verso i costumi sociali del suo tempo, utilizzando la sua abilità narrativa per fornire un'immagine movimentata e interessante della realtà quotidiana.
Gli elementi comuni sono il protagonista-narratore, il luogo degli avvenimenti (due castelli della Piccardia) e il tema dello scherzo, che conferiscono coesione al testo.
Maupassant ironizza sottilmente sui rappresentanti della società benestante e borghese, criticando anche la classe dirigente del suo tempo e prendendo in giro le debolezze umane.
Maupassant utilizza tecniche come il discorso indiretto libero, pause descrittive, coordinazione per asindeto e un accumulo pirotecnico di verbi e sostantivi per creare un clima vivace e comico.
Maupassant caratterizza i personaggi mescolando vocaboli che denotano l'aspetto esteriore con altri che riguardano la psicologia e il carattere, ottenendo effetti comici e vividi.