Concetti Chiave
- Carlo Emilio Gadda, segnato da un rapporto complesso con la madre, riflette nelle sue opere una visione critica delle figure femminili.
- Ingegnere e militare, la sua esperienza nella Prima Guerra Mondiale influenzò profondamente la sua vita e le sue opere.
- Gadda esplora temi ossessivi come il rapporto madre-figlio e il disordine, spesso rappresentati nella sua narrativa.
- Con uno stile variegato e un lessico ricco, utilizza dialetti, tecnicismi e neologismi, creando un eclettismo linguistico unico.
- Critico verso le norme linguistiche, si oppone alla standardizzazione, ispirandosi a Dante e Manzoni per creare una lingua ricca e sfumata.
Indice
L'infanzia e il rapporto con la madre
Carlo Emilio Gadda è stato uno scrittore collegato strettamente al discorso della lingua.
Presto orfano di padre dovette vivere sotto le veci della madre ungherese, fredda e anaffettiva, che mantenne, al costo del rapporto con i figli, la villa di famiglia in Brienza.
Questo rapporto di amore-odio con la madre lo segnò profondamente: le donne nelle sue opere sono viste con occhio critico.
Carriera e ossessioni personali
Gadda si laureò come ingegnere e lavorò come militare nella Prima Guerra Mondiale, dove fu anche prigioniero.
Egli era ossessionato da alcuni temi, quali il rapporto madre-figlio e lo sporco e il disordine (trasloco, disordine per eccellenza, ma anche il concerto e i bambini).
Quando muore suo fratello in guerra si complica la sua situazione psicologica, già deviata per i problemi con la madre: subisce la sindrome del figlio sopravvissuto, sentendosi in colpa per essere rimasto vivo in seguito alla guerra.
Opere letterarie e collaborazioni
Dagli anni 30 inizia a dedicarsi alla letteratura e al giornalismo, collaborando persino con la RAI negli anni 60
Scrisse “Giornale di Guerra e di Prigionia”; “Cognizione del Dolore” (romanzo incompiuto che tratta il tema della madre); “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” (giallo, in cui utilizza il romanesco); e “Adalgisa, Racconti Milanesi” (raccolta di racconti, legato al tema della lingua in cui utilizza il milanese).
Gadda venne definito Coatto Epistemologo: dedicò la sua vita allo studio e amava elencare le cose (l’elenco è un qualcosa di rafforzativo), fa addirittura una lista in cui elenca tutto ciò che vuol studiare (c’è quasi tutto lo scibile).
Stile e influenze linguistiche
Il lessico di Gadda è impressionante per la varietà, e può essere ricondotto all’eclettismo e al pastiche francese: utilizza dialetti, latino, tecnicismi di tutti i tipi, neologismi, parole volgari e parolacce.
Amava Dante e Manzoni (si dice che sul letto di morte si faceva leggere i Promessi Sposi) che hanno contribuito a creare un’identità della lingua italiana. Manzoni voleva creare una norma (Risciacquare i panni in Arno); mentre lui la voleva distruggere, per lui, parafrasando Dante, non esisteva il troppo e il vano.
Critica sociale e ironia
Quando può, prende in giro i nobili e i ricchi, ma anche le donne: un racconto in Adalgisa descrive l’atteggiamento di una donna che vorrebbe farsi rubare gi orecchini mentre dorme per provare un brivido che nella sua vita è sempre mancato.
L’architettura, simbolo della regola e dell’ordine può diventare simbolo del sommo disordine.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto del rapporto di Gadda con la madre sulla sua vita e opere?
- Quali sono stati i temi principali delle ossessioni personali di Gadda?
- In che modo Gadda ha contribuito alla letteratura e quali sono alcune delle sue opere principali?
- Come si manifesta la critica sociale e l'ironia nelle opere di Gadda?
Il rapporto di amore-odio con la madre, fredda e anaffettiva, ha segnato profondamente Gadda, influenzando la sua visione critica delle donne nelle sue opere.
Gadda era ossessionato dal rapporto madre-figlio e dal disordine, temi che si riflettono nelle sue opere e nella sua vita personale, complicata ulteriormente dalla morte del fratello in guerra.
Gadda ha contribuito alla letteratura con opere come "Giornale di Guerra e di Prigionia", "Cognizione del Dolore", "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" e "Adalgisa, Racconti Milanesi", caratterizzate da un uso innovativo della lingua e dei dialetti.
Gadda utilizza la critica sociale e l'ironia per prendere in giro i nobili, i ricchi e le donne, come nel racconto di "Adalgisa" dove una donna desidera farsi rubare gli orecchini per provare un brivido mancante nella sua vita.