Concetti Chiave
- La poesia "Estiva" di Vincenzo Cardarelli celebra la stagione estiva come un momento di tranquillità e bellezza.
- L'estate è descritta come una stagione di albe silenziose e giorni immensi, simile a un acquario in cui ci si risveglia.
- Cardarelli evidenzia l'estate come la stagione meno afflitta da oscurità e crisi, offrendo una pace che nessuna promessa terrena può eguagliare.
- L'estate è vista come una stagione estrema che porta riposi enormi e sogni vasti, prolungando la luce oltre i confini del giorno.
- La poesia suggerisce che l'estate a volte sembra introdurre un ritmo di indugio eterno nell'ordine del tempo.
Indice
La bellezza dell'estate
Distesa estate,
stagione dei densi climi
La quiete dell'alba
dei grandi mattini
dell’albe senza rumore –
ci si risveglia come in un acquario –
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d’oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi,
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell’ordine che procede
qualche cadenza dell’indugio eterno.

Distesa estate,
la stagione dal clima intenso
delle estese mattine
delle albe che non fanno rumore -
ci si risveglia come fossimo in un acquario -
dei giorni uguali, immensi,
la stagione meno afflitta
dall'oscurità e dalle crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa fatta sulla terra
può concedere tranquillità al mio cuore
quanto la sicurezza che dà il sole
che dal cielo fuoriesce,
stagione finale (intesa come ultima)
che cali affranta in grandi riposi,
garantisci dei sogni immensi,
stagione che garantisci giornate più lunghe e luminose,
e talvolta sembri dare qualche cadenza al ritardo infinito.
per approfondimenti vedi anche:
Vincenzo Cardrelli - Biografia